Autore Topic: Boa viagem, Antonio!  (Letto 626 volte)

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Offline Breizh

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Boa viagem, Antonio!
« : Domenica 25 Marzo 2012, 19:10:18 »
Uno dei migliori narratori italiani della fine del XX secolo.
Obrigado, Antonio Tabucchi.

Giglic

Boa viagem, Antonio!
« Risposta #1 : Domenica 25 Marzo 2012, 19:11:23 »
Rip.

Offline benvolio

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Re:Boa viagem, Antonio!
« Risposta #2 : Domenica 25 Marzo 2012, 19:51:15 »
Mi associo in ritardo.
Tabucchi aveva uno stile particolare, un modo originale a metà fra il registro esistenziale e quello narrativo filmico. Peccato peccato davvero. Riposi in pace

Offline BobLovati

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Re:Boa viagem, Antonio!
« Risposta #3 : Domenica 25 Marzo 2012, 21:16:20 »
R.I.P.
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline NoSurrender

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Re:Boa viagem, Antonio!
« Risposta #4 : Domenica 25 Marzo 2012, 22:49:02 »
Per lui, parlano le sue pagine:

"Il dio del Rimpianto e della Nostalgia è un bambino dal volto di vecchio. Il suo tempio sorge nell'isola più lontana, in una valle difesa da monti impervi, vicino a un lago, in una zona desolata e selvaggia. La valle è sempre coperta da una bruma lieve come un velo, ci sono alti faggi che il vento fa mormorare ed è un luogo di una grande malinconia. Per arrivare al tempio è necessario percorrere un sentiero scavato nella roccia che assomiglia al letto di un torrente scomparso : e cammin facendo si incontrano strani scheletri di enormi e ignoti animali, forse pesci o forse uccelli ; e conchiglie ; e pietre rosate come la madreperla.

Ho chiamato tempio una costruzione che dovrei piuttosto chiamare tugurio : perché il dio del Rimpianto e della Nostalgia non può abitare in un palazzo o in una casa sfarzosa, ma in una dimora povera come un singhiozzo che sta fra le cose di questo mondo con la stessa vergogna con cui una pena segreta sta nel nostro animo. Perché questo dio non concerne solo il Rimpianto e la Nostalgia, ma la sua deità si estende a una zona dell'animo che ospita il rimorso, la pena per ciò che fu e che non dà più pena ma solo la memoria della pena, e la pena per ciò che non fu e che avrebbe potuto essere, che è la pena più struggente. Gli uomini vanno da lui vestiti di miseri sacchi e le donne coperte da scuri mantelli ; e tutti sono in silenzio e a volte si sente piangere, nella notte, quando la luna illumina d'argento la valle e i pellegrini distesi sull'erba che cullano il rimpianto della loro vita."

Ho amato molto "Donna di porto Pym" e non solo.


Grazie, Antonio.
Riposa in pace tra oceani, balene, relitti, nostalgie.
"No retreat, baby, no surrender"