Autore Topic: Lazio, turnover a prova di giallo  (Letto 301 volte)

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Lazio, turnover a prova di giallo
« : Sabato 6 Aprile 2019, 08:12:18 »
www.ilmessaggero.it


di Alberto Abbate

Non ha mai fatto calcoli, ma adesso è impossibile non farli. Inzaghi deve fare i conti con le diffide e le condizioni precarie di alcuni giocatori. A Ferrara ha sbagliato a insistere sulla stessa squadra, a San Siro era uscita troppo acciaccata. Così domani cercherà di schierare la miglior formazione, ma anche di fare un po’ di turnover. Ovviamente studiato, ragionato sull’avversario. E’ ostico il Sassuolo e sarebbe dunque una follia pensare solo al Milan e al successivo scontro diretto. Se all’Olimpico non dovesse arrivare il giusto risultato, poi non avrebbe più senso andarsela a giocare per la Champions a San Siro. Insomma, non è ammesso un altro errore o passo falso, per questo anche Luiz Felipe è pronto a tornare (al posto di Patric) con Acerbi al centro. Ieri a Formello Inzaghi ha fatto delle prove, ma in realtà ha mischiato molto le carte. Alcune soluzioni sono indicative, altre solo esplorative. Innanzitutto il tecnico vuole capire come sta Radu, non vede l’ora di rimetterlo al suo posto perché non ha seguito i suoi dettami con la Spal Bastos. Eppure il rumeno è uno di quelli a cui un altro giallo il 13 aprile potrebbe costar caro. Così come a Strakosha, Leiva, Badelj, Lulic, Durmisi e Luis Alberto. Da ieri sono ufficialmente sette i giocatori biancocelesti in diffida, dopo la decisione del giudice Mastrandrea, che commina pure a Tare un’ammenda di 5mila euro «per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, contestato l’operato del Var in maniera irriguardosa».

FORMAZIONE
Ratificata la settima sanzione ai danni di Milinkovic e la sesta a Parolo. Che, dopo essere entrato soltanto nella ripresa al Mazza, è in rampa di lancio per il Sassuolo. Dovrebbe riposare uno fra Sergej e Luis Alberto infatti a centrocampo, ieri Inzaghi ha messo fra i titolari lo spagnolo. E c’è pure un dubbio in mezzo. Perché anche se il tecnico non vorrebbe mai rinunciare a Leiva, ora non si può far finta di non vedere la sua stanchezza. Insomma, mai come stavolta Badelj scalpita in regia. Avvicendamento alternato invece sulla fascia destra dove Romulo è pronto a scalzare Marusic di nuovo. In attacco c’è il solito ballottaggio: Caicedo sembra favorito dall’inizio al fianco d’Immobile, Correa stavolta è indietro nelle gerarchie. Tutti i nodi comunque verranno sciolti oggi, quando Inzaghi guiderà l’ultima rifinitura e alle 14 prenderà parola in conferenza stampa.
 
FUTURO
Negli spogliatoi ha già suonato la carica. I suoi 43 anni ieri li ha festeggiati in famiglia, Inzaghi magari farà più avanti una cena con la squadra. Piuttosto a Ferrara per i suoi 3 anni di panchina è arrivato un ko, domani Simone pretende dai suoi giocatori un regalo. Anzi, a fine stagione con loro vuole prendersi una volta per tutte la Champions. Anche per il suo futuro è fondamentale l’obiettivo, che si giocherà domani e soprattutto nel prossimo turno. Contro un Milan che, ironia del destino, ha messo anche Simone nella lista per il dopo-Gattuso. Chissà come la prenderebbe il fratello Pippo, ma in ogni caso Leonardo dovrà prima fare i conti con la priorità data al padrino Lotito.

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