Autore Topic: Marione, Renga, il servizio delle Iene e tanto altro  (Letto 1025 volte)

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Offline Russotto

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Marione, Renga, il servizio delle Iene e tanto altro
« : Sabato 17 Marzo 2012, 11:55:32 »
Qualcuno ne sapeva qualcosa di questa storia o come al solito tutto messo a tacere?

Le Iene e quei massoni dei romanisti

 DARIO FERRI
                  
           
  17 marzo 2012
Incredibile storia di dossieraggio calcistico. Protagonisti Roberto Renga e Mario Corsi

Roberto Renga, ex prima firma del Messaggero, e Mario Corsi detto Marione, speaker radiofonico alla “Rush Limbaugh” che a Roma è considerato una delle voci più influenti del tifo calcistico romanista, sono indagati per diffamazione nei confronti di Franco Baldini e Mauro Baldissoni, avvocato e componente del consiglio di amministrazione dell’A.S. Roma.

LE ACCUSE – Le accuse sono state anticipate ieri sera da un lancio dell’agenzia di stampa Ansa, e riportate da Carlo Bonini nelle pagine dello sport di Repubblica. E la storia ha dell’incredibile:

Storia delle ultime due settimane. Roba stracciona da «soliti ignoti», risolta da un’indagine della Digos coordinata dal Procuratore capo reggente Giancarlo Capaldo. Alla vigilia dell’ultimo derby, la “Iena” Paolo Calabresi viene avvicinato da un giornalista ormai in pensione, Roberto Renga, già “firma” di Paese Sera e Messaggero, portata in palmo di mano dalla vecchia proprietà. L’uomo dice di avere documenti in grado di devastare l’immagine pubblica e privata di Franco Baldini, direttore generale del club, e di Mauro Baldissoni, avvocato membro del cda. Si tratta di “trascrizioni di sms” – farfuglia, mostrando due fogliacci compilati a mano libera da chi sa chi – che dimostrerebbero (pensate…) che i due sono massoni (come indicherebbe un umoristico anagramma, “tfa”, triplice fraterno abbraccio) e che, naturalmente, il nuovo gruppo dirigente fa “la cresta” sul calciomercato.RICATTI, BUGIE E VIDEOTAPES - Calabresi si porta una telecamera nascosta al successivo incontro con Renga, registra tutto e va alla Digos, dove aprono un’indagine e ascoltano gli interessati, oltre che Walter Sabatini. I due sporgono denuncia e allora la polizia bussa alla porta di Renga, dove recupera le prove del dossieraggio. Scrive ancora Bonini:

Nella stangata “stracciona” – accerta rapidamente l’indagine con pedinamenti e testimonianze – Renga ha dei compagni di merende. Suo figlio Francesco e un paio di voci delle radio libere. Giuseppe Lo Monaco e Mario Corsi, detto “Marione”. Un tipo con un passato neofascista che, da anni, usa il microfono come un randello. Ora sono tutti indagati per diffamazione. Mentre la Digos, pochi giorni fa, ha bussato a casa Renga, dove ha recuperato le prove del falso da “soliti ignoti”.


IL CONTESTO - Il contesto in cui nasce questo tentativo di diffamazione all’amatriciana è triste da raccontare. Renga e Corsi sono personaggi – soprattutto il secondo – con una grande influenza nelle radio romane. Odiatissimo, Marione, è stato anche sotto processo per omicidio – e assolto – e molto chiacchierato per il suo passato neofascista che l’ha portato a frequentare i Nuclei Armati Rivoluzionari [NAR]. I due sono legati alla gestione Sensi, grazie alla quale hanno ricevuto notizie di prima mano su quanto succedeva in società e nel calcio mercato, e Marione ha ripagato con un appoggio incondizionato a Franco prima e Rosella poi. Una posizione che l’ha portato a scontrarsi con altri personaggi dell’etere. Non che questi siano stati gli unici motivi di attrito: memorabili le “battaglie” con i concorrenti senza esclusione di colpi e spesso con insulti reciproci tra speaker. Quando non è finita peggio.

LA FACCENDA DEL ROMANISTA - Una delle vicende più sintomatiche del comportamento di Marione è la storia che l’ha legato a Riccardo Luna, e al Romanista, piccolo quotidiano che si occupa delle vicende dei giallorossi:

Ormai non è più una questione fra un giornale e una radio. E’ una questione di democrazia. E’ in gioco la possibilità di continuare a fare il proprio lavoro, il mestiere di giornalista, senza essere diffamatisistematicamente“, esordisce un po’ drammaticamente. Poi va al succo: “E’ una questione di democrazia se, per esempio, Mario Corsi a giugno può sostenere che il direttore di questo giornale è ‘un pedofilaccio‘ e la pagina della posta, la vostra pagina, uno ‘spazio pedofili‘, e nessuno reagisce. Ma è soprattutto una questione di democrazia il fatto che da quattro anni viene portato un attacco al cuore stesso del giornale: la sua moralità, la sua indipendenza, la sua libertà“.

LA GIORNATA DI OGGI – Oggi in radio, come tutti i sabati, Marione non c’è. Su Centro Suono Sport ci sono Riccardo Galopeira Angelini e Jonathan Calò, che usualmente conducono la trasmissione trattando da pazzo Bonini e parlando di inesattezze di Repubblica e di querele in arrivo da parte di Corsi. “E’ la macchina del fango”, scappa loro di dire mentre – non – spiegano nulla riguardo com’è andata la storia. Probabile che però prima o poi anche le Iene ne parleranno in un servizio. E stavolta sarà difficile, per cavarsela, far passare tutti per pedofili.


Offline Russotto

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Re:Marione, Renga, il servizio delle Iene e tanto altro
« Risposta #2 : Sabato 17 Marzo 2012, 12:05:42 »
sorry  ;D

zorba

Re:Marione, Renga, il servizio delle Iene e tanto altro
« Risposta #3 : Sabato 17 Marzo 2012, 12:10:11 »
Qualcuno ne sapeva qualcosa di questa storia o come al solito tutto messo a tacere?

Le Iene e quei massoni dei romanisti

 DARIO FERRI
                  
           
  17 marzo 2012
Incredibile storia di dossieraggio calcistico. Protagonisti Roberto Renga e Mario Corsi

Roberto Renga, ex prima firma del Messaggero, e Mario Corsi detto Marione, speaker radiofonico alla “Rush Limbaugh” che a Roma è considerato una delle voci più influenti del tifo calcistico romanista, sono indagati per diffamazione nei confronti di Franco Baldini e Mauro Baldissoni, avvocato e componente del consiglio di amministrazione dell’A.S. Roma.

LE ACCUSE – Le accuse sono state anticipate ieri sera da un lancio dell’agenzia di stampa Ansa, e riportate da Carlo Bonini nelle pagine dello sport di Repubblica. E la storia ha dell’incredibile:

Storia delle ultime due settimane. Roba stracciona da «soliti ignoti», risolta da un’indagine della Digos coordinata dal Procuratore capo reggente Giancarlo Capaldo. Alla vigilia dell’ultimo derby, la “Iena” Paolo Calabresi viene avvicinato da un giornalista ormai in pensione, Roberto Renga, già “firma” di Paese Sera e Messaggero, portata in palmo di mano dalla vecchia proprietà. L’uomo dice di avere documenti in grado di devastare l’immagine pubblica e privata di Franco Baldini, direttore generale del club, e di Mauro Baldissoni, avvocato membro del cda. Si tratta di “trascrizioni di sms” – farfuglia, mostrando due fogliacci compilati a mano libera da chi sa chi – che dimostrerebbero (pensate…) che i due sono massoni (come indicherebbe un umoristico anagramma, “tfa”, triplice fraterno abbraccio) e che, naturalmente, il nuovo gruppo dirigente fa “la cresta” sul calciomercato.RICATTI, BUGIE E VIDEOTAPES - Calabresi si porta una telecamera nascosta al successivo incontro con Renga, registra tutto e va alla Digos, dove aprono un’indagine e ascoltano gli interessati, oltre che Walter Sabatini. I due sporgono denuncia e allora la polizia bussa alla porta di Renga, dove recupera le prove del dossieraggio. Scrive ancora Bonini:

Nella stangata “stracciona” – accerta rapidamente l’indagine con pedinamenti e testimonianze – Renga ha dei compagni di merende. Suo figlio Francesco e un paio di voci delle radio libere. Giuseppe Lo Monaco e Mario Corsi, detto “Marione”. Un tipo con un passato neofascista che, da anni, usa il microfono come un randello. Ora sono tutti indagati per diffamazione. Mentre la Digos, pochi giorni fa, ha bussato a casa Renga, dove ha recuperato le prove del falso da “soliti ignoti”.


IL CONTESTO - Il contesto in cui nasce questo tentativo di diffamazione all’amatriciana è triste da raccontare. Renga e Corsi sono personaggi – soprattutto il secondo – con una grande influenza nelle radio romane. Odiatissimo, Marione, è stato anche sotto processo per omicidio – e assolto – e molto chiacchierato per il suo passato neofascista che l’ha portato a frequentare i Nuclei Armati Rivoluzionari [NAR]. I due sono legati alla gestione Sensi, grazie alla quale hanno ricevuto notizie di prima mano su quanto succedeva in società e nel calcio mercato, e Marione ha ripagato con un appoggio incondizionato a Franco prima e Rosella poi. Una posizione che l’ha portato a scontrarsi con altri personaggi dell’etere. Non che questi siano stati gli unici motivi di attrito: memorabili le “battaglie” con i concorrenti senza esclusione di colpi e spesso con insulti reciproci tra speaker. Quando non è finita peggio.

LA FACCENDA DEL ROMANISTA - Una delle vicende più sintomatiche del comportamento di Marione è la storia che l’ha legato a Riccardo Luna, e al Romanista, piccolo quotidiano che si occupa delle vicende dei giallorossi:

Ormai non è più una questione fra un giornale e una radio. E’ una questione di democrazia. E’ in gioco la possibilità di continuare a fare il proprio lavoro, il mestiere di giornalista, senza essere diffamatisistematicamente“, esordisce un po’ drammaticamente. Poi va al succo: “E’ una questione di democrazia se, per esempio, Mario Corsi a giugno può sostenere che il direttore di questo giornale è ‘un pedofilaccio‘ e la pagina della posta, la vostra pagina, uno ‘spazio pedofili‘, e nessuno reagisce. Ma è soprattutto una questione di democrazia il fatto che da quattro anni viene portato un attacco al cuore stesso del giornale: la sua moralità, la sua indipendenza, la sua libertà“.

LA GIORNATA DI OGGI – Oggi in radio, come tutti i sabati, Marione non c’è. Su Centro Suono Sport ci sono Riccardo Galopeira Angelini e Jonathan Calò, che usualmente conducono la trasmissione trattando da pazzo Bonini e parlando di inesattezze di Repubblica e di querele in arrivo da parte di Corsi. “E’ la macchina del fango”, scappa loro di dire mentre – non – spiegano nulla riguardo com’è andata la storia. Probabile che però prima o poi anche le Iene ne parleranno in un servizio. E stavolta sarà difficile, per cavarsela, far passare tutti per pedofili.

Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/214239/le-iene-e-quei-massoni-dei-romanisti/