Autore Topic: Dias: «A Formello ci sono macchinari molto vecchi»  (Letto 1028 volte)

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Offline Ataru

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Dias: «A Formello ci sono macchinari molto vecchi»
« : Giovedì 13 Maggio 2010, 12:58:13 »


(La Gazzetta dello Sport)

Il serbo rischia la contestazione, il regista spera ancora nel miracolo della conferma. il francese tornerà in patria.

LA POLEMICA
Dias: «A Formello ci sono macchinari molto vecchi»

FORMELLO Certo che un po' faranno discutere, le parole pronunciate da Andre Dias In un'intervista rilasciata in Brasile a Terra. Gli chiedono delle differenze tra la struttura di allenamento del San Paolo, suo ex club, e la Lazio. E lui risponde: «Non credo che la Lazio sia migliore del San Paolo per II fatto di a vere un campo In più, tre rispetto a quattro. In verità, in quanto a fisioterapia e a palestra, il San Paolo si fa preferire. Qui la Lazio è carente. alcuni apparecchi sono molto vecchi mentre in Brasile sono all'avanguardia». A proposito di Formello: ieri la Lazio ha ripreso ad allenarsi con una doppia seduta. Recuperato Lichtsteiner, si sono fermati Radu e Mauri: solita tallonite per II primo, affaticamento al polpaccio per II secondo. Probabile che nessuno del due scenda in campo sabato.

ROMA Dovidenja, Aleksandar. Adieu, Ousmane. Adiòs, Julio. Addio, Sebastiano e Roberto. Si, Lazio-Udinese è la partita dei saluti. Fazzoletti bianchi, qualche lacrimuccia. Sarà un sabato sera triste, all'Olimpico. Da Kolarov a Dabo, da Baronio a Siviglia: se ne vanno quattro giocatori che hanno segnato la storia della Lazio degli ultimi anni. E un quinto, Cruz, che ha riempito diverse pagine dei campionati scorsi. E' il motivo, forse l'unico tecnico, che segna l'ultima uscita scagionale. Ecco perché Edy Reja — In mezzo agli Incontri con Lotito per programmare il futuro — sta pensando di regalare loro la passerella finale.

Kolarov Passerella chissà quanto piacevole per Kolarov. Forse solo per lui la serata di sabato non sarà rilassante. Da tempo ha rotto con i tifosi, colpevole di aver abbassato sensibilmente il SUO rendimento dopo le lusinghe dell'Inter di gennaio. E poi ci si è messa l'intervista della settimana scorsa: «Questa è malattia, non passione» ha detto il serbo a proposito delle pressioni ricevute per la gara con l' Inter. La sua passione, invece, si chiama Inter. Stankovic e Pandev lo chiamano a Milano e Mourinho lo vuole con se. Già, ma dove? All' Inter o al Real Madrid? Perche — casualità — l'altra pretendente al cartellino di Kolarov è proprio II Real. In ogni caso, sarà LUI il sacrificio di Lotito, che frutterà 10-12 milioni.

Dabo Milioni non porterà Invece l'addio di Dabo, Ma un po' di malinconia, quella si. Il centrocampista se ne va da svincolato, terminerà la carriera in Francia, tra LE squadre pronte ad accoglierlo c'è anche il PSG. Poteva andare via un anno fa, ma non lo fece, sull'onda emotiva del momento più bello vissuto a Roma: il rigore decisivo nella finale di Coppa Italia. Quest'anno gli infortuni l'hanno tormentato: l'Infiammazione al tendine d'Achille non gli ha mai consentito di trovare forma e continuità.

Siviglia Continuità che non ha trovato neppure Siviglia. È stato il perno della difesa dal 2004 fino al campionato scorso. Quest'anno Ballardini prima e Reja poi l'hanno messo In seconda fila. Eppure, di lui ricorderemo un piccolo mattoncino di questa salvezza, il gol di tacco alla Fiorentina.

Baronio Mattoncini, anzi qualcosa In più, li ha messi pure Baronio. Ha retto la baracca fino a febbraio, l'ha retta alla grande. Poi Reja ha ripescato Ledesma e LUI è finito fuori, senza fare mai polemica. Ha ancora il sogno di finire la carriera a Roma. Difficile che si avveri.

Cruz La carriera a Roma, invece, l'ha davvero chiusa Cruz. «Julio sta pensando di ritirarsi», ha confermato il suo agente Cysterpiller. La schiena e l'anca non gli hanno dato tregua. Eppure i numeri dicono: quattro gol e un paio di rigori conquistati. La salvezza è anche cosa sua.

DAVIDE STOPPINI

IN CAMPIDOGLIO ECCO IL LIBRO «DOVE OSANO LE AQUILE». 10 ANNI DOPO LO SCUDETTO
Quanti ricordi, Ieri In Campidoglio. Alla presentazione del libro “Dove osano le aquile». con l'autore Stefano Greco, e Intervenuto anche Pino Capua. oltre a Massimo CragnottI, figlio dell'ex presidente laziale. che ha sottolineato: «Noi non c'entriamo niente con Ia situazione In cui si Trova Ia Lazio adesso. Quella di mio padre, soprattutto, era una Lazio che faceva sognare, e appassionava i tifosi, ed è arrivata allo scudetto grazie ad una gestione mirata per questo», Scudetto da ricordare: domani saranno trascorsi 10 anni esatti.

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osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti