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La squadra biancoceleste è stata autrice ieri a Siena di una prestazione largamente insufficiente. Reja attende una risposta immediata, altrimenti...E' una Lazio con le ossa rotte e col morale a terra quella che ha fatto ritorno a Roma dopo la batosta subita in casa del Siena. La squadra di Reja ha mostrato di avere subito la sosta, non mettendo in campo nessuna energia nè dal punto di vista fisico nè dal punto di vista mentale.
Ledesma, capitano biancoceleste, cerca di spiegare cosa è successo in Toscana: "Abbiamo sbagliato tutto, non abbiamo scuse. Per questo motivo chiediamo scusa ai tifosi, è stato giusto a fine partita andare sotto la curva a prenderci i fischi. Il problema non è stata la sconfitta, ma il modo nel quale abbiamo perso. In questo caso non ti puoi sottrarre alle critiche, ma devi metterci la faccia. Molti ci danno per spacciati, ma non è affatto così".
Chiaramente infiuriato anche il tecnico Edy Reja: "E' stata una figura del c...., erano vent'anni che non mi succedeva una cosa del genere. Adesso vedremo come i giocatori reagiranno contro il Verona e contro l'Atalanta. Nel momento in cui anche in questo caso le cose dovessero andare male avremo tutti molto da meditare". E c'è chi dice che in caso di risultati negativi possano arrivare alla fine della prossima settimana le dimissioni del tecnico goriziano.
Ieri dopo la partita c'è stato un faccia a faccia di un'ora tra Tare, Reja, Ledesma, Hernanes e Rocchi. In un primo momento era stato deciso un ritiro anticipato, poi la decisione è rientrata.
C'è inoltre per Reja da fare i conti con il caso Sculli: il giocatore è apparso palesemente infastidito quando è stato sostituito ieri, mandando a quel paese il tecnico. Il quale ha comunque sminuito il caso: "Lui voleva restare in campo altri cinque minuti, ma era stato ammonito ed era molto nervoso: la partita era ormai persa e non volevo ritrovarmi con un altro giocatore espulso".
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