Autore Topic: Che spettacolo all'Olimpico Lazio-Udinese è 2-2 da urlo  (Letto 806 volte)

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Che spettacolo all'Olimpico Lazio-Udinese è 2-2 da urlo
« : Lunedì 19 Dicembre 2011, 02:44:06 »
www.gazzetta.it



Partita apertissima fino alla fine: prima Floro Flores, poi Lulic e Klose per il 2-1, ma l'ex Pinzi lanciato da Di Natale (entrato solo al 20' s.t.) chiude la pratica per un pari che lascia la Juve sola in testa a tre giorni dalla sfida coi friulani

Finisce 2-2 Lazio-Udinese, con uno show andato in onda allo stadio Olimpico, che consegna la vetta della classifica solitaria alla Juventus: meglio la Lazio dell'Udinese, ma friulani spietati nello sfruttare ogni pallone giocabile. In vantaggio i bianconeri con Floro Flores, i biancocelesti ribaltano il risultato con Lulic e Klose, ma vengono poi ripresi dall'ex Pinzi.

PRIMO TEMPO — Reja conferma la coppia d'attacco Rocchi-Klose, recupera al centro della difesa Dias e piazza Hernanes in panchina con una linea di centrocampo a 5, tornando dunque al 3-5-2 piazzando Cavanda e Sculli esterni, per contrastare il dinamismo e la grande concretezza dei friulani, che ritrovano Pinzi dalla squalifica. Guidolin risolve a favore di Ferronetti e Pasquale i ballottaggi con Domizzi e Armero, in panchina. Ma soprattutto la grande sorpresa è in attacco: niente Di Natale, è il romeno Torje a far coppia con Floro Flores e il bomber, 10 gol fatti alla Lazio in carriera, si accomoda in panchina. Questione di turnover: mercoledì c'è da affrontare la Juventus. La Lazio parte pressando con grinta, raddoppiando la marcatura sui portatori di palla dell'Udinese e spingendo in forze, ma il primo pericolo, grossissimo, è per i biancocelesti, con Cavanda che manca clamorosamente l'impatto col pallone in area permettendo a Pasquale di calciare a botta sicura: lo stesso Cavanda col corpo evita il patatrac. E' l'unico pericolo per i padroni di casa per quasi mezz'ora. Poi è tanta Lazio, che con Sculli spinge molto, bloccando di fatto le folate di Basta. Centrocampo ingolfato e biancocelesti predominanti sui bianconeri, con azioni in velocità a ripetizione. Bene Lulic e Sculli, in crisi l'Udinese che deve usare le cattive e paga con i gialli a Danilo e Benatia (sarà squalificato con la Juve), ma non ha problemi a mantenere lo 0-0, grazie a una difesa attenta e agli errori sottoporta della Lazio. E così alla seconda vera azione dell'Udinese arriva il gol: Pinzi pesca sulla sinistra Pasquale, che scappa a Cavanda e mette in mezzo, dove Floro Flores non ha problemi a insaccare di testa da due passi. Un'azione fulminea che premia la grinta dei friulani in difesa, implacabili a sfruttare la prima vera palla-gol, come si conviene alla prima della classe. Evidentemente gli uomini di Guidolin non sono lì in alto in classifica per caso. La Lazio accusa il colpo e il baricentro del gioco si sposta a centrocampo, dove Gonzalez e Cavanda non tengono Torje e Pasquale, che a più riprese bucano la linea dei padroni di casa e sfondano, sfornando palloni in area che fanno tremare la retroguardia biancoceleste. Dall'altra parte è Isla che si libera al tiro e in un'occasione Radu deve metterci una pezza deviando in angolo. L'Udinese prova a rallentare il gioco e a ragionare approfittando dei tanti errori che la Lazio commette al momento dell'ultimo passaggio. Ma nel peggior momento della Lazio arriva l'1-1. Gonzalez a destra serve Lulic, la difesa dell'Udinese dorme e il bosniaco ha tutto il tempo di portarsi la palla dal sinistro al destro e calciare dal limite bucando la porta di Handanovic. Siamo al 42' e il pareggio al riposo sembra il risultato più giusto.

LA RIPRESA — Troppo leggero Cavanda a destra: Reja lo toglie e inserisce Scaloni. Il ritmo all'inizio è assai più blando rispetto al primo tempo e Asamoah e Pinzi giganteggiano rubando palloni a ripetizione e garantendo il possesso palla dei friulani. La Lazio ci prova, ma non usa la testa facendo il gioco dei bianconeri, affidandosi alle iniziative dei singoli. Ma proprio i singoli costruiscono il vantaggio. Un Lulic in serata di grazia ruba palla a sinistra, dà a Ledesma: cross in area, testa di Rocchi e la palla sbuca a destra, dove è in agguato Klose: tiro angolato deviato da Ferronetti e Handanovic si deve arrendere. Siamo al 5' e la Lazio a questo punto moltiplica le energie a centrocampo, dove è praticamente impossibile per entambe le squadre impostare un'azione. In tutto questo la vena agonistica di Lulic fa la differenza, con sgroppate a sinistra che mettono in difficoltà Benatia a più riprese. E l'Udinese non è sicura e comincia a commettere errori in fase difensiva. La partita è bellissima e si continua con ripetuti cambiamenti di fronte. Reja ci mette la testa per gestire il vantaggio: fuori Rocchi, dentro Hernanes. E Guidolin risponde inserendo Di Natale per un Torje inconcludente oltre ad Abdi per Basta per dare nuova linfa in mezzo. Siamo al 20' e l'Udinese prova a spingere con più insistenza, offrendo però il fianco alle ripartenze della Lazio, con Hernanes che lancia prima Klose a destra (bravo Handanovic in uscita sul tedesco) e poi Sculli a sinistra (pasticciano Gonzalez e Lulic al centro). L'Udinese passa dal 3-5-1-1 al 4-4-2 e cerca di conquistare metri preziosi. E arriva al 2-2, però lo fa nel suo momento peggiore grazie a una magia di Di Natale, che pesca Pinzi lanciandolo solo verso la porta: Bizzarri non può nulla in uscita contro il bianconero cresciuto nella Lazio e grande tifoso biancoceleste. Siamo al 28' di un secondo tempo che a questo punto è giocato a mille all'ora, con Di Natale protagonista e capace da solo di mettere in continua apprensione la retroguardia avversaria. La partita resta apertissima e le squadre allungate: Reja toglie così un dolorante Sculli e inserisce Kozak per sfruttare le palle alte che piovono nell'area friulana. E la Lazio chiude la partita in attacco, ma quanti errori al momento cruciale, frutto di inevitabile stanchezza dopo aver speso tanto. Ma che Udinese: ordinata, attenta e pronta a colpire in contropiede su ogni pallone giocabile. Finisce così: vinti dalla stanchezza al termine di una partita bellissima.

Nicola Melillo

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