Autore Topic: Cisse si racconta: "Il giorno del debutto con l'Auxerre, ero al ristorante...  (Letto 748 volte)

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Offline chemist

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"Incassable", cioè indistruttibile. La lingua è il francese, ma il concetto è universale quando si parla di Djibril Cisse. Un attaccante con potenzialità straordinarie e numeri da capogiro. Roma è una città particolare e le critiche sono spesso piccate, ma è impossibile dubitare di un giocatore come Cisse. Un calciatore, un uomo, che non si è mai arreso alle avversità incontrare in 10 anni di carriera ad alti livelli. Entrambe le gambe rotte, un rischio (serio) d'amputazione della gamba destra dopo il primo infortunio nel 2004. I medici erano scettici, lui è tornato in campo dopo 150 giorni da quel dramma e ha vinto un Champions da protagonista. Se questo non è uomo. Si è confessato al programma "Interieur Sport"  andato in onda sull'emittente francese Canal Plus. Immagini inedite, un'intervista sincera che ripercorre gli anni degli esordi e la sua carriera nella Ligue 1. L'exploit con l'Auxerre e i gol con il Marsiglia. Il titolo di capocannoniere, nel 2001/2002 e nel 2003/2004, con 26 gol e la rinascita nel 2006 all'OM.  "Ero un ragazzino, era domenica e stavo mangiando al ristorante. Mi arriva una chiamata, era l'allenatore Guy Roux, mi disse che dovevo correre allo stadio, avevano bisogno di me. Andai e debuttai contro il PSG", ha raccontato il Leone Nero. Ha rivissuto gli infortuni subiti con la maglia del Liverpool e con quella della Nazionale. La riabilitazione e la kinesiterapia. "Ho sempre affrontato questi infortuni con uno spirito propositivo. Ho sempre avuto voglia di rientrare e ho avuto la determinazione per tornare più forte". Uno spirito guerriero, una volontà d'acciaio quella di Cisse. E' andato in Grecia e lì molti credevano fosse finita la sua carriera, macchè. Anche con il Panathinaikos ha fatto quello che sa fare meglio: gol. 47 in due anni, sempre capocannoniere. Poi la Lazio e la nuova vita in Italia. Ha conquistato la fiducia, l'affetto e la stima di ex allenatori e compagni. Guy Roux, suo tecnico all'Auxerre e Samir Nasri compagno al Marsiglia e in Nazionale. "Djibril è un perfezionista, ha sempre cercato di dare tutto ed è un uomo squadra. E' un leader e lo ha sempre dimostrato. In carriera ha vissuto momenti duri, ma ha saputo reagire. E' indistruttbile". La Lazio è la sua nuova sfida, non fallirà. Le critiche non lo scalfiscono, non lo ha fatto il destino. Figurarsi. Si sbloccherà, Djibril, dimostrerà a che a Roma di essere "Incassable".

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