Autore Topic: Il senso della vita  (Letto 582 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Giglic

Il senso della vita
« : Mercoledì 23 Novembre 2011, 07:10:24 »


Un'amica mi ha segnalato questo intervento sul blog del fasciocomico. Conoscevo Moni Ovadia e lo stimavo, oggi ho scoperto che non tutto quello che dice è condivisibile e che ogni tanto si contraddice, ma che vale la pena starlo a sentire attentamente. Il blog di Grillo (un fascio populista alla Pennacchi, ma con meno cultura, secondo me) non lo seguo mai, e me lo conferma anche questo video, dove nei sittotitoli Racine è stato scritto RASSIN. Io detesto con tutte le mie forze questo piccolo essere che fa soldi con la politica...
Alcuni commenti su quello che Ovadia ha detto e su come questo si possa applicare alle nostre vite. Bella la distinzione tra propaganda e programma, tanto per cominciare. Peccato che in tutte le competizioni politiche quello che si cerca di fare è comunicare quel "minimo comune multiplo" con il quale vincere le elezioni (come è giusto che sia). Il dovere poi della politica (quella vera, non del populismo alla Berlusconi e... Grillo) è far si che il livello culturale, e quindi sociale, della maggior parte delle persone si elevi. Solo capendo cosa è una spiaggia il tuo essere granello di sabbia acquista importanza e puoi così pensare meglio a te. Se sei un granello di sabbia ma pensi di essere un sasso in mezzo ad entità sconosciute, commetti due errori:di prospettiva egocentrica, e di investimento sul futuro, fatto su presupposti sbagliati. Solo avendo coscienza di te e del tuo ruolo nella società puoi influire meglio sia sul tuo individuale sia sul sociale... Il paragone è ovviamente (come gran parte dei paragoni) semplificativo al massimo (ogni persona è infinitamente più complessa di un granello di sabbia) ma secondo me la prospettiva è quella: il granello e la spiaggia sono la stessa cosa: in un caso vedi il "mondo" da vicino, nel secondo lo vedi da lontano, in questo caso spazialmente. Così la vita di una persona è il mondo da vicino, per comprendere meglio sensazioni, emozioni, paure e speranze di una vita, però, questa persona va vista in un contesto di "gruppo", e per far questo ti devi "allontanare" per vedere meglio (finora tale esercizio ci riesce solo temporalmente, però).
Passa poi allo svuotamento della democrazia come concetto perchè si fa propoaganda ed i mercati determinano il futuro. Bella scoperta! Peccato che qualsiasi società abbia una sovrastruttura impersonale che sembra determinare il futuro dei cittadini. Quando sono depresso lo penso anche io (ho fallito perchè ho provato ad alzarmi troppo rispetto alla mia casella e sono stato affondato, che puttanate che penso ogni tanto) In realtà la sovrastruttura si crea, a mio modo di vedere, perchè molte decisioni vengono prese "di pancia" dalla maggior parte delle persone, con quel concetto di differenza "granello-spiaggia" che dicevo. I signori dei mercati sono persone sole, che non hanno la cultura dello stare insieme, ed una serata come la mia della domenica sera, a stare bene insieme alla mia famiglia, non l'avranno mai. Perchè, secondo voi, gli imperi industriali e finanziari non durano mai più di una generazione, massimo due? Perchè senza formazione culturale e sociale, si costruisce sull'argilla. Ho lavorato dal 2008 al 2010 in Schindler a Lucerna, in Svizzera. L'azienda è stata fondata nel 1874 e rimasta ai signori Schindler per 6 generazioni, ogni figlio crescendo rispetto al padre (è una storia bellissima quella degli ascensori Schindler a Lucerna) fino all'ultimo che ha deciso di mettere in borsa l'azienda. Per la prima volta in 135 anni ci furono licenziamenti (tra cui io, ma è un altro discorso). Il signor Schindler ultimo - che aveva visto meno Svizzera e più USA dei suoi avi - non aveva la visione culturale dei suoi avi, tutto qui. Con un'azienda da 10 miliardi di euro di fatturato non si accontantava, e voleva di più, anche proebendo ai figli di partecipare alla vita aziendale. Insomma. Il moloch che ti controlla esiste solo, per me, perchè non si hanno i mezzi culturali e mantali per non farsi controllare, ma non dal grande fratello, ma da tutte quelle cose che con un minimo di preparazione sono controllabilissime.
Continua infine, il buon Ovadia, parlando di Mazzini (ha ragione! ma attenzione, Mazzini presupponeva proprio quella crescita sociale che lui ritiene impossibile in Italia. In realtà è quella di Mazzini una sinsitra non marxista che non riesce quasi mai a fare presa tra le masse, in pratica Mazzini, come Bach, va capito dopo essere cresciuti con altro.) Confonde (anche lui! diomio, le parole usiamole bene per favore) flessibilità (cosa buona, perchè spinge verso quella crescita sociale di cui sopra, a me è servita a conoscere altri mondi ed altri modi di pensare...) con precarietà (cosa ben diversa, ed indice di povertà sociale: si scaricano tutti i rischi di impresa sul lavoratore. Ah, questi granelli di sabbia :-))
In seguito, parla di monoteismo come di evoluzione culturale: COL CAZZO, scusate il francesismo. Il concetto "gerarchico" con cui il monoteismo è stato applicato (ed il fatto che esista un solo capo è già abbastanza gerarchico di per se) è proprio la negazione della crescita culturale, secondo me, tanto è vero che laddove la religione monoteistica è diventata regime la cultura è scaduta irreparabilmente. Lui forse persa al giudaismo, che non implica anche la dannazione terna per chi non crede (ma lo stato che è stato creato, Israele, è profondamente teocratico) La crescita culturale perfetta si ha con un richiamo a valori etici che possono anche essere identificati con gli dei, ma che devono essre comunque legati ai comportamenti verso il porssimo, non verso un'entità spirituale (e Gesù si starà rivoltando nella tomba - ops :-) - a vedere quale scempio hanno fatto delle sue parole) vedi la Grecia di Pericle o la Roma dei re e del primo periodo repubblicano, gli USA dei padri pellegrini, etc. Non a caso, torna a parlare di cultura mancante, dopo. Qui contraddicendosi: chide più democrazia, ma se ha detto dieci minuti prima, che non c'è democrazia per mancanza di cultura, cosa stai chiedendo? Chiedi la crescita culturale del popolo! Questo è il ruolo non solo dello statista nel senso di Degasperi, Nenni, etc., in realtà, ma di chiunque voglia operare per il bene della società: solo lavorando sul futuro ci si garantisce un ottimo presente. QUindi il richiamo finale alla cultura non è giusto è SACROSANTO: ma attenzione alle sue due chiose finali: innanzitutto il tondino di Brescia è FIGLIO della cultura italiana, di Dante dei tesori naturali e turistici e della nostra storia esattamente come tutto il resto, quindi se levo Dante all'Italia levi anche il tondino di Brescia... e poi dopo aver esalatato il monoteismo parlare di badiera rossa in vaticano con il papa.. suvvia: battuta completamente fuori contesto.
Insomma, mi è piaciuto cos' tanto da meritarsi tutto questo pilotto, se non altro perchè ha sviluppato alcune riflessioni.