Autore Topic: Lazio ed Udinese, le prime della classe a confronto  (Letto 742 volte)

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Lazio ed Udinese, le prime della classe a confronto
« : Martedì 8 Novembre 2011, 10:27:05 »
www.lalaziosiamonoi.it



Una provinciale che ambisce a diventare grande,una grande spesso confusa con una provinciale. Udinese e Lazio prime in classifica sono soprattutto uno spunto per parlare di un calcio italiano stufo delle solite in testa, una Serie A nostalgica di miracoli che accadono ogni trentennio: «Il primo posto? Vorremo ripercorre le gesta di Cagliari e Verona degli anni passati, era un calcio diverso, ma il sogno nel cassetto è questo. Ne parliamo il meno possibile», dice il presidente bianconero, Mario Soldati. Qualche centinaio di chilometri più giù, il patron della Lazio, Claudio Lotito ammicca: «Siamo contenti della posizione raggiunta in classifica,manonci facciamo illusioni. Viviamo alla giornata, consapevoli d’aver allestito una squadra che può giocarsela con tutti». Ma è giusto chiamarli ancora miracoli? È quello che si domandava Guidolin, che il primato lo aveva già assaporato quest’anno prima di cadere a Napoli. Allora disse: «Scudetto? Io sonoun attento osservatore, nessuno nomina l’Udinese tra le papabili e io che ho molta stima dei miei colleghi penso che abbiano ragione… ». Passano due settimane, arrivano 6 punti, la Juve viene fermata ( ma dall’alluvione) al San Paolo, e i friulani tornano al vertice. Stavolta Guidolin, senza nominare la parola “scudetto” si sbilancia: «Finché dura noi proveremo a restare lassù in alto, senza nasconderci». Sulla stessa lunghezza d’onda il collega laziale: «Bello stare lassù, non ci nascondiamo, spero solo che, se daremo fastidio, non ci tirino giù…». Sognare non costa e oggi sono loro lassù. Francesco Guidolin, 56 anni, Edy Reja, 66 che sembra un ragazzino. Due storie umane, due progetti per il bene del calcio italiano: «La Società è molto attenta alla salvaguardia del Ranking Uefa e dunque del futuro del calcio italiano», ha notato l’occhio vigile del tecnico bianconero, che quest’anno ha totalizzato 6.157 punti, dice «per contribuire alla causa nazionale». Dall’altra parte il Lotito moralizzatore: «Abbiamo chiuso con un attivo di 10 milioni, in Italia pochi come noi». Due società agli antipodi però. Quella di Pozzo attenta a vendere, ma bene. Persi Sanchez e Inler, sono arrivati i vari Torje, Basta, Abdi, Neuton, mentre il tesoretto è rappresentato da Isla e Armero. La Lazio ha invece puntato in blocco sul centrocampo scorso: Hernanes, Ledesma, Brocchi, Matuzalem. E sull’usato sicuro: Klose su tutti. Lui e Di Natale sono i veri arceri di Reja e Guidolin. Anche se al loro fianco faticano a brillare i numeri dei compagni di reparto. La coppia Di Natale-Floro Flores vanta 8 reti in campionato, tutte messe a segnoda Totò. Sette reti complessive per Klose-Cisse, sei del tedesco e una del francese, l’altro colpo di Lotito finora riuscito a metà. Udinese squadra da casa (15 punti su 21 al Friuli), Lazio da trasferta (4 vittorie su 5 incontri lontano dall’Olimpico, 11 reti realizzate e miglior attacco fuori casa). Due difese a confronto, a tre quella di Guidolin, a quattro quella di Reja (anche se il goriziano una volta ha ammesso: «Il mio desiderio sarebbe quello di fare la difesa a tre»). L’Udinese prima difesa del campionato con il terzetto Benatia, Danilo, Domizzi, la gioventù e l’esperienza a servizio. Quella di Reja era la migliore la scorsa stagione, quest’anno ha traballato all’inizio ma per paradosso da tre gare non prende più gol senza il titolare Biava e con Diakité al fianco di Dias. Entrambe vantano due tra i migliori portieri d’Italia: Handanovic il (non solo) para-rigori e Marchetti che aspira a tornare vice- Buffon. Lazio più matura (e non vecchia), Udinese più giovane nella media età. Panchine corte però, tanto che quando Guidolin fa turn-over massicciocome in Europa League, arriva i 4 gol di Madrid, troppi, ma ci può stare. Meno squilibrata la Lazio, perché nonostante gli impegni europei, Reja difficilmente rinuncia a tutti i titolari, se riposa Klose giocano Hernanes e Cisse, a rotazione. E pensare che la stanchezza finora ha premiato. A causa dei preliminari europei, Udinese e Lazio sono le due squadre che hanno giocato di più. Lecito dunque attendersi una flessione, ma fintanto che dura il periodo di forma, e che Totò e Miro-gol fanno gli straordinari, perché non sognare?

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