www.LaLazioSiamoNoi.it Frasi becere, attacchi insensati ad offendere la memoria di un uomo morto ingiustamente
quasi 39 anni fa. Sembra essere diventata una consuetudine, un modo per far male gratuitamente e aprire una ferita mai rimarginata. Dopo la sconfitta in Champions League della
Roma contro il Liverpool, molti tifosi giallorossi hanno inveito contro gli sfottò dei laziali con insulti atti ad offendere la memoria di
Vincenzo Paparelli. Circostanze che ormai da troppi anni si ripetono, e che non sono andate giù al figlio
Gabriele, che si è sfogato su Facebook scrivendo:
"Visto che ogni volta che perdete, cioè sempre, ve la prendete con il mio povero papà, volevo avvertirvi che una querela non verrà negata a nessuno! Sia chiaro". I tifosi laziali si sono subito riversati sotto il post di Paparelli, confortando e esprimendo la propria vicinanza a Gabriele. La speranza è sempre la stessa, che
la memoria di Vincenzo possa essere rispettata, ma al peggio sembra non esserci proprio mai fine.
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