Autore Topic: Bibliografia S.S. Lazio  (Letto 1586 volte)

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malacarne

Bibliografia S.S. Lazio
« : Sabato 1 Ottobre 2011, 19:01:34 »
Ecco l'elenco dei libri che ho letto e che sono presenti nella mia camera su vicende sportive e non che hanno riguardato la nostra Lazio, con tanto di prefazioni che ho copiato dalle copertine (ho iniziato a scrivere questo 3d su word 4-5 gg fa, altrimeni avrei dovuto passare almeno un'ora e mezza buona di fila al pc a copiare ;D )

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Calcio Romanus Sum di Pietro Strabioni (con prefazione di Bob Lovati)
Calcio Romanus sum è un gioco di parole con il quale l'autore del libro vuol trasmettere un preciso messaggio: la S.S.LAZIO è la Società che rappresenta la tradizione del Calcio nella città di Roma. L'opera risulta essere una ricerca approfondita sulla storia della più gloriosa società della Capitale, dai momenti della fondazione fino agli anni Trenta, che portarono il calcio moderno in sostituzione di quello dei Pionieri. Una storia di connotati romantici, rivisitati e posti in un rigoroso ordine cronologico. Un lavoro frutto di oltre sei anni di documentazione, eseguito da un innamorato dell'Ideale Lazio. Uno dei legami che più stringevano i Romani tra loro era il culto degli Antenati. Con le parole Civis Romanus Sum un cittadino romano all'estero si sottraeva alla giustizia locale. Non per dichiarata superiorità di fronte agli stranieri, come Etruschi, Greci e Babilonesi, dei quali si riconosceva il valore civile e storico. Si dichiarava l'appartenenza ad un popolo geloso delle sue istituzioni...

Dove osano le Aquile di Stefano Greco
Le 18:04 del 14 maggio del 2000 resteranno stampate per sempre nel cuore della memoria di qualunque tifoso Laziale. Questa data infatti, rappresenta il coronamento di una speranza coltivata a lungo: testimonianza tangibile di come, a volte, anche i sogni più arditi possano trasformarsi in realtà. Dove osano le Aquile, a dieci anni dal secondo tricolore biancoceleste, rende un appassionato tributo allo scudetto più incredibile della storia del calcio italiano. E' il racconto di una squadra costruita da un presidente spregiudicato e geniale come Sergio Cragnotti, guidata da un allenatore saggio come Sven Goran Ericksson e composta da campioni come Roberto Mancini, Sinisa Mihajlovic, Juan Sebastian Veron, Matias Almeyda, Dejan Stankovic, Diego Pablo Simeone, Pavel Nedved, Alen Boksic, Marcelo Salas e Alessandro Nesta. Un libro di emozioni forti e grandi gioie (ma anche di inediti retroscena) scritto e vissuto in prima persona da un cronista tifoso. Testimone diretto di una stagione intensa e vincente, glorioso emblema di una Lazio stellare.


Uno più undici di Franco Recanatesi

Incredibile, ma vero: alla fine del primo tempo dell'ultima giornata del campionato di calcio 1972/73 la Lazio di Maestrelli, neopromossa in Serie A, potrebbe diventare Campione d'Italia... ma un intricato (e strano) epilogo di risultati porta sul petto della solita Juventus anche quello scudetto. A capo della banda di uomini scapestrati, rissosi e ribelli che in quegli anni compongono la squadra laziale c'è Tommaso Maestrelli, un gentiluomo pacato, un uomo d'altri tempi (si direbbe oggi) un padre in grado di tenere unito uno spogliatoio velenosissimo perchè diviso da due gruppi distinti che negli allenamenti settimanali se le danno di santa ragione, anche se tutti ugualmente e idealmente sono figli suoi. Da allenatore impone uno stile familiare. Manovra a tutto campo e dialogo costante tra i giocatori. Nel '74 si avvera il sogno e la Lazio conquista il suo primo scudetto. Maestrelli ne è il vero artefice. Questa non è la solita biografia di un personaggio del passato. E' il romanzo di un uomo di calcio e delle sue passioni, delle sue avventure e dei suoi amori, dei suoi trionfi e delle sue delusioni; un uomo per bene, leale, fuori dal coro del calcio duro (a tratti sporco). E' anche il romanzo di un gioco che non c'è più, fatto di maglie di lana, nessuno sponsor, nessun procuratore, di Nicolò Carosio alla radio, degli anni di piombo, della malattia devastante che porterà Tommaso a una morte lenta e drammatica.

Cuore Tifoso di Maurizo Martucci
Roma, Stadio Olimpico, domenica 28 ottobre 1979, incontro Roma-Lazio. I coniugi Paparelli, giovani romani sostenitori biancocelesti, entrarono in Curva Nord per assistere al derby. L'attesa spasmodica dell'ingresso in campo delle squadre, il clima bollente delle tifoserie organizzate, i cori dei primi gruppi ultras, il rullio dei tamburi, gli striscioni al fulmicotone per gli avversari. A circa un'ora dal fischio d'inizio, dalla Curva Sud giallorossa vennero sparati in sequenza due razzi nautici ad alto potenziale. Volteggiarono in aria per oltre 200 metri, attraversando tutto il rettangolo di gioco. Il secondo razzo colpi' mortalmente al volto Vincenzo Paparelli, 33 anni, padre di due bambini. A trent'anni di distanza dalla tragedia, per la primo volta suo figlio Gabriele racconta insieme alla mamma Vanda come la loro vita sia stata spezzata per sempre da quel gesto sconsiderato. Una domenica di follia, una morte assurda, una storia incredibile. Ripercorsa tutta d'un fiato. Per non dimenticare.

11 novembre 2007 di Maurizio Martucci
L'11 novembre 2007 l'Italia vive una delle pagine più nere della sua recente storia. Poco dopo le 9 del mattino, lungo l'Autostrada del Sole, il ventiseienne romano Gabriele Sandri viene ucciso da un colpo d'arma da fuoco esploso da Luigi Spaccarotella, agente della Polizia Stradale. Il reato è omicidio. Dopo un paio d'ore, si diffonde la notizia della morte di un tifoso di calcio in seguito a scontri tra ultras di opposte fazioni. Seguono rettifiche: si parla anche di colpi sparati in aria da un poliziotto. In poco tempo si genera il caos. I mass media si scatenano per coprire mediaticamente l'evento ed è un susseguirsi di dirette TV, dibattiti, edizioni speciali di TG e tavole rotonde. Il mondo del calcio va nel pallone insieme a quello della politica e delle istituzioni. Partite sospese, rinviate. E' ben presto emergenza sociale. Ovunque scoppiano focolai di rivolta: scontri, violenze d'ogni genere, arresti, feriti, assalti alle caserme terminati solo nella notte. Per una giornata intera, l'Italia è una polveriera. Un giovane è stato ucciso, ma i media non chiariscono nè come, nè per mano di chi. In appendice, intervista a Cristiano Sandri, fratello della vittima".

Sogni perduti di Luigi Martini
"Uomini soli che con l'avversario davanti diventavano undici. Quando il pallone era al centro e noi eravamo schierati, bastava il fischio d'iniio e partiva la magia. Tutti insieme, uniti per la Vittoria". Calciatore, pilota, politico e navigatore: sono le quattro vite che Luigi Martini, classe 1949, può dire di aver vissuto. Prima l'amore per il pallone iniziato un giorno per strada e i suoi trascorsi da terzino nella grande Lazio dell'allenatore Maestrelli, di Chinaglia, di D'Amico, di Wilson. Fatti inediti dentro lo spogliatoio e sul campo si alternarono alla dimensione privata di dialogo con se stesso. Dopo la decisione di lasciare definitivamente il calcio, il volo e l'esperienza come pilota in tratte transcontinentali. In seguito la politica che lo vede eletto in Parlamanto e infine il decisivo incontro con il mare che sarà un'altra forte passione e un amato compagno di vita. La storia di un uomo che ha conquistato la gloria su un campo di calcio, è stato sotto i riflettori della politica, ha solcato i cieli e i mari che, in modi diversi, mettono l'uomo di fronte a se stesso e al proprio coraggio. Ha vissuto, come tutti, vittorie e sconfitte perchè non ha mai smesso d'inseguire i propri sogni e, ancora oggi, allunga la mano verso nuovi orizzonti.

Un calcio al cuore di Sergio Cragnotti
11 febbraio 2004. Dal carcere di Regina Coeli, dov'è stato appena rinchiuso per l'ordinanza di custodia cautelare in seguito al crack Cirio, Sergio Cragnotti inizia a parlae. Il patron della Lazio Campione d'Italia che solo quattro anni prima aveva portato in trionfo da giocatori e tifosi non esiste più. Al suo posto c'è un uomo sconfitto, che ora ripercorre a ritroso la sua vita. Dal primo impiego come contabile alla Bombrini Parodi Delfino all'avventura in Brasile negli anni Settanta, fino all'incontro con Serafino Ferruzzi e Raul Gardini. Cragnotti arriverà ad avere un ruolo centrale nella stagione del grande polo chimico italiano e a controllare, con Cirio e Del Monte, un impero agroalimentare. Un calcio al cuore racconta un'avventura professionale e umana che trapassa i decenni con la forza di un romanzo. Il romanzo del ragazzo che ha venduto la Standa a Berlusconi, si è guardato in cagnesco con Cuccia per la Montedison, ha ceduto Nedved alla Juventus dopo una telefonata di Agnelli, è stato seduto di fronte a Di Pietro che gli urlava in faccia, ha comprato e rivenduto Vieri guadagnandoci e ha stretto amicizia con Geronzi, perdendoci.

Il ritorno di Paolo Di Canio
Lo cito solo per "dovere di cronaca", ma neanche mi ci spreco a scriverci la prefazione, visto che parla di cose che poi ha ampiamente smentito con i suoi atteggiamenti. Purtroppo i soldi per questo libro li ho spesi quando ancora non aveva deciso che la sua guerra personale con Lotito valesse abbastanza per gettare fango sulla Lazio.


Una vita da Lazio di Arcadio Spinozzi

Un favoloso dietro le quinte del calcio degli anni Settanta e Ottanta, scritto forse già negli spogliatoi. Commovente, spiritoso e pieno di umanità, Una vita da Lazio racconta la giovinezza del difensore Arcadio Spinozzi e la sua grande storia d'amore con i colori biancocelesti; gli scherzi tra i calciatori, i presidenti che non pagavano gli stipendi, gli allenatori che non avevano carattere, i giovani emergenti e le vecchie glorie. Pezzi di vita che s'incastrano con i momenti più caldi della cronaca di quegli anni, vissuti e raccontati in prima persona, come il drammatico incidente ferroviario sulla tratta Bologna-Firenze del 1978 o il rapimento di Emanuela Orlandi, in cui Arcadio è stato incredibilmente coinvolto. Sei anni di vita da calciatore, tra allenatori grotteschi (Lorenzo: irripetibile) compagni di squadra innamorati delle donne e del pallone (D'Amico) presidenti cialtroni (Chinaglia) manager rudi (Moggi detto "Barabba") calciatori-macchietta (Garlaschelli) autogollisti implacabili (Miele).

Cosi parlò Zarate di Gabriella Greison
Il buio viene lentamente, è una notte dolcissima. Che molti tifosi laziali trascorrono ancora in festa, sostenendo di voler aspettare l'alba, e il ritorno del loro cielo, biancoceleste. Cantando e urlando, ancora. Anche se è solo una Coppa. Anche se è solo estate. Perchè c'è Zarate che fa venire voglia di stare in strada, perchè di gol cosi, qui a Roma, se ne era perso il ricordo: pare che dia del tu al cielo, questo ragazzino venuto da Haedo. Ogni volta che tocca il pallone. Ad ogni dribbling. Ad ogni contrasto. Chi non ha una bandiera, ha una sciarpa con il suo nome, un pezzo di stoffa azzurro chiaro. Non è semplice immaginare cosa resterà maggiormente impresso nei ricordi di Mauro Zarate, in questa notte calda, stropiacciata, afosa. Ma di sicuro c'è una coa, che ripetono tutti: chi va a dormire è romanista. Questa è la storia di Mauro Zarate, il piccolo lord, Zaradona, Zarate Kid, il folletto biancoceleste, che ha fatto battere di passione, dopo tanti anni, i cuori dei tifosi laziali. Una storia affascinante, profonda, segreta; che parte da quella notte, la notte che ha alzato in cielo il suo primo trofeo italiano. E con lui migliaia di tifosi, romani e non-romanisti. Perchè i giallorossi, avrebbero potuto vederlo indossare la loro maglia, ma successa una cosa spiazzante...

Storie di Uomini Veri una sere di articoli di vari personaggi a cura di Guido De Angelis
"La squadra di Fascetti è riuscita, con la forza del cuore, a rinascere dalla proprie ceneri. E' entrata nel Mito perchè più forte degli eventi. E' stata amata e lo è ancora perchè la gente sa riconoscere chi da tutto. La Lazio del -9 era composta da uomini veri, ecco il perchè del titolo di un libro che rappresenta il giusto tributo a dei giocatori che hanno lottato con per l'onore della prima Società della Capitale. Grazie a Poli, Caso, Gregucci e a tutti gli altri: gli uomini protagonisti di una storia bellissima. Agli eroi di un anno straordinario dobbiamo gratitudine. Ma la dedica di queste pagine è ancor di più a Fiorini; quel suo gol al Vicenza è stato solo il momento più alto della stagione di Giuliano vissuta da combattente nell'arena, domenica dopo domenica. La sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto profondo in tutti noi. Di lui ci rimane la maglia, quelle immagini impresse nel nostro cuore, quella dolcezza nello sguardo e il ricordo di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. A Fiore ho voluto bene. Quel suo modo di fare un po' sornione, la voglia di vivere, la semplicità dei gesti, la bontà d'animo, erano caratteristiche che percepivo ogni volta in cui riuscivamo ad incontrarci. Nella mia trasmissione in TV non ho mai smeso, in questi anni, di mostrare il suo gol al Vicenza. Quelle immagini non ci lasceranno nemmeno per un attimo. Le manderò per sempre, perchè tutti noi continuiamo a commuoverci e perchè anche i più giovani conoscano l'esanze più bella, dolce e malinconica della lazialità..." (Guido De Angelis)

Anno Domini come sopra
"Abbiamo voluto fortemente questo speciale che andasse a raccontare quanto avvenuto nell'anno dei grandi festeggiamenti del Centenario, forse il più importante della storia, poichè la Nostra ha vinto quanto c'era da vincere in Italia. Il tutto condito da avvenimenti che sembrano costruiti per fare da cornice ad un anno magnifico vissuto tra ricorrenze, feste e vittorie. Il Presidente della Repubblica ci ha ricevuti al Quirinale. Venticinquemila tifosi hanno sfilato per ricordare un Centenario e all'Olimpico si sono riuniti in 80.000 per la festa d'apertura. Il Teatro dell'Opera si è aperto per tributare i giusti onori alla Società biancoceleste. E cosi tanti altri straordinari momenti. 365 giorni d'oro. E vi ricorderemo che la storia calcistica di questa città deve dire grazie alla Lazio che portò all'inizio del secolo questo splendido sport su quella Piazza dove ieri come oggi scorre il Tevere" (Guido De Angelis)

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Questi sono quelli che ho io.
So che c'è anche Una vita da Signori scritto dallo stesso Beppe Signori, ma onestamente mi rifiuto di comprare un libro in cui uno che è stato acclamato ed eletto Re per ANNI da un intero popoli ha scritto praticamente che la tifoseria della Roma è meglio di quella della Lazio.
"Non so adesso, ma allora c'era una certa differenza tra il tifoso della Lazio e quello della Roma. Il tifoso della Lazio andava allo stadio solo quando la squadra vinceva, quello della Roma andava all'Olimpico sempre, anche quando la Roma perdeva tre partite di fila. Nei momenti di difficoltà la gente biancoceleste tendeva a smarrirsi, quella giallorossa si univa, si legava ancora di più alla propria squadra."
Delusione totale. Lo vada a dire ai 25.000 di Napoli o - per parlare di fatti più recenti - ai tifosi che hanno gremito lo stadio in occasione di Lazio-Bari 0-2 quando rischiavamo la B.
Delusione totale proprio.

Con questo topic voglio quindi:

- Segnalarvi questi libri che a me sono piaciuti molto (il mio preferito in assoluto è "Una vita da Lazio" di Arcadio Spinozzi)
- Chiedervi qual'è quello che più è piaciuto a voi tra questi
- Se ce n'è qualcun altro da segnalarmi che mi manca  :D

FORZA LAZIO!

 :bandes1:

BobCouto

Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #1 : Sabato 1 Ottobre 2011, 20:19:52 »
Calcio Romanus Sum - ce l'ho, tre copie;

Un lavoro di ricerca che nessuno ha mai svolto prima, che demolisce buona parte del revisionismo storico sul calcio romano, ispirato alla riesumazione del non-calcio delle ginnastiche. Meritava maggior cura dal punto di vista editoriale, ma è stato sostanzialmente ignorato dall'ambientone lazialoide, visto che l'autore non ne fa parte;

Dove osano le aquile - non l'ho comprato;

Uno più undici - Ce l'ho. Merita i soldi spesi;

Cuore tifoso - di Martucci ho "Nobiltà Ultras", e m'è bastato. Non per l'argomento, ma per il modo in cui scriveva, inaccettabile per un libro;

11 novembre 2007 - come sopra;

Sogni perduti - L'ennesima puntata di pistole, palloni, asciugacapelli, paracadute, calcinculo e lampioni. Basta;

Il ritorno - Comprato. Niente male. Scadente la traduzione dall'inglese;

Una vita da Lazio - Comprato. Ne vale la pena. Stefano Greco ha un pregio, tra i cateterari: sa mettere due parole in croce, anche molto bene. Il difetto: a volte è noioso come un bollettino dei naviganti;

Così parlò Zarate - Non ce l'ho;

Storie di uomini veri - Non ce l'ho;

Anno Domini - ce l'ho. Nel 2000 avrei comprato anche i fazzoletti da naso di Kovacevic, se la Lazio li avesse messi in vendita;

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Mancano a questa rassegna "Ho visto un re" di Carlo D'Amicis, su Luciano Re Cecconi e "Football Force One" di Pennacchia, sul Chinaglia Giorgio. Vale la pena di comprare entrambi. C'è anche "Tutti gli uomini (e una donna) che hanno fatto grande la SS Lazio", sempre di Stefano Greco, che non ho voluto comprare perché ridicolmente polemico contro la gestione societaria attuale.

E' uscito di recente anche un libro fotografico, non ne ricordo il titolo e mi sembra che il prezzo (49 Euri) sia totalmente sproporzionato al valore dell'opera.

p.s., m'è sfuggito (grave) "Pistole e Palloni" di Guy Chiappaventi, che parla della Lazio del '74 ed è fatto in modo molto intelligente.

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #2 : Sabato 1 Ottobre 2011, 20:26:02 »
Nella bibliografia del cultore di lazialità non può mancare "Pane e pallone", ormai introvabile ...

Bella la videoteca della storia della Lazio pubblicata dal Cor sport qualche anno fa

Di tema calcistico in generale consiglierei

"Calcionomica" e  "Calcio e potere" di Kuper
"Storia delle idee del calcio", di Sconcerti
"La ripartenza" di Teotino.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

schwitters

Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #3 : Sabato 1 Ottobre 2011, 20:27:25 »

Offline Rupert

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #4 : Domenica 2 Ottobre 2011, 00:44:22 »
Robè, se dovessi venderti "Nobiltà Ultras", fai un fischio.
Lo sto cercando da tempo....pago bene!  8) ;)
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bak

Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #5 : Domenica 2 Ottobre 2011, 10:18:46 »
Ho sempre sentito parlare bene di un libro di Mario Pennacchia. Pare sia una vera pietra miliare dell'editoria dedicata alla Lazio

Offline Rupert

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #6 : Domenica 2 Ottobre 2011, 11:21:24 »
Ho sempre sentito parlare bene di un libro di Mario Pennacchia. Pare sia una vera pietra miliare dell'editoria dedicata alla Lazio

Dovrebbe essere "Lazio Patria Nostra". Correggetemi se sbaglio.
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BobCouto

Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #7 : Domenica 2 Ottobre 2011, 11:44:52 »
"Storia della Lazio", edizione del 1969 (copie numerate). "Lazio Patria Nostra" è del 1994: praticamente lo stesso libro, ma condensato e con l'aggiunta della storia più recente (1970-1994, appunto).

Offline cuchillo

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #8 : Domenica 2 Ottobre 2011, 12:57:36 »
"Lazio patria nostra" lo davano in omaggio a chi si abbonava nel 1994-'95.
Io ne ho due copie, perché mio fratello non l'ha mai voluto. O meglio, sapeva che tanto non l'avrebbe letto, quindi lo regalò a me.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Baruch

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #9 : Domenica 2 Ottobre 2011, 13:05:08 »
"Storia della Lazio", edizione del 1969 (copie numerate)

Io ce l'ho quell'edizione 69
Comprata qualche anno fa a 10 euri dal bancarellaro di piazza Cavour di fronte all'Adriano
Sai quelle piccole gioie inaspettate
Molto bello peraltro

Offline Trilux

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #10 : Domenica 2 Ottobre 2011, 13:37:47 »
["Nobiltà Ultras", e m'è bastato. Non per l'argomento, ma per il modo in cui scriveva, inaccettabile per un libro;

Segnalo anche io questo libro: centinaia di errori grammaticali che nemmeno un bambino di prima elementare avrebbe commesso. Inqualificabile.

malacarne

Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #11 : Domenica 2 Ottobre 2011, 13:54:48 »
Sogni perduti - L'ennesima puntata di pistole, palloni, asciugacapelli, paracadute, calcinculo e lampioni. Basta;

Non è vero, non parla solo di quello nel libro. E cmq quella era l'antifona bene o male :P

Io cmq tutti sti' errori grammaticali di Martucci non me li ricordo... :o

Offline Rupert

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #12 : Domenica 2 Ottobre 2011, 14:22:14 »
"Lazio patria nostra" lo davano in omaggio a chi si abbonava nel 1994-'95.
Io ne ho due copie, perché mio fratello non l'ha mai voluto. O meglio, sapeva che tanto non l'avrebbe letto, quindi lo regalò a me.

Se te lo vendi, fammi sapere
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Offline cuchillo

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #13 : Domenica 2 Ottobre 2011, 15:58:29 »
Te lo regalo, ci mancherebbe...
Basta che ti accolli le spese di spedizione... ;D
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline aquilafelyx

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #14 : Domenica 2 Ottobre 2011, 17:05:26 »
Te lo regalo, ci mancherebbe...
Basta che ti accolli le spese di spedizione... ;D

io avrei fatto uno scambio alla pari con una soppressata :P
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Holly

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #15 : Domenica 2 Ottobre 2011, 17:40:49 »
"Storia della Lazio" di Mario Pennacchia, 1969 (comprato da mio papà, ereditato da me, lo darò alla progenie)

"Passione Lazio" di Giorgio Chinaglia, 1984, (idem)

"Dizionario della grande Lazio" AA.VV., 2000 (prima dell'avvento di Laziowiki per me era l'unico testo consultabile)

"Saga biancazzurra" di Franco Melli, 2000

"Anno Domini", 2001

"Quella maglia sporca d'amore" di Maurizio Martano, 2001 + "S.S. Lazio. La maglia" AA.VV, 2010, uscito in collaborazione col CorSport

"Paolo Di Canio, l'autobiografia" 2001 + "Il ritorno" 2005
 
(di striscio, cito pure "Calcio e neocalcio", G: Liguori e A. Smargiasse, 2003)

"Pistole e palloni" di Guy Chiappaventi, 2004

"Uno più undici" di Franco Recanatesi, 2004

"Calcio romanus sum" di Piero Strabioni (sempre presente e combattente in Distinti Est ;D), 2006

ho detto  ;)


Offline Rupert

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #16 : Domenica 2 Ottobre 2011, 17:51:19 »
Te lo regalo, ci mancherebbe...
Basta che ti accolli le spese di spedizione... ;D

Parliamone in privato!  ;D
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darienzo

Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #17 : Domenica 2 Ottobre 2011, 17:54:12 »
Posseggo anch'io una copia di Pane e pallone, con dedica autografa dell''autore, in quell'epoca Plastino era una pecie di guru

Offline surg

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #18 : Lunedì 3 Ottobre 2011, 11:29:27 »
Ho sempre sentito parlare bene di un libro di Mario Pennacchia. Pare sia una vera pietra miliare dell'editoria dedicata alla Lazio

Lo è

Offline BobLovati

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Re:Bibliografia S.S. Lazio
« Risposta #19 : Lunedì 3 Ottobre 2011, 11:48:21 »
"Storia della Lazio", edizione del 1969 (copie numerate). "Lazio Patria Nostra" è del 1994: praticamente lo stesso libro, ma condensato e con l'aggiunta della storia più recente (1970-1994, appunto).

io ce l´ho, ma NON numerato; mica ció li sòrdi de BobC   :(
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”