Autore Topic: De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva  (Letto 7954 volte)

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Offline giangoverni

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Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #60 : Martedì 5 Luglio 2011, 12:36:35 »
Io ritengo lo stadio fuori città una disgrazia, se mai si farà, e la compressione delle discipline della Polisportiva, che oggi offrono il senso della presenza della Lazio sul territorio, sparpagliate come sono, un'altra disgrazia.

100%

Secondo me l'obbiettivo primario delle politiche della Società deve essere creare nuovi Laziali e arrestare l'emorragia.
Centralizzare le discipline in unico sito e portare fuori lo stadio non aiuta nell'impresa, a mio avviso.

Sperem.

L'accordo è sull'informazione. La Lazio nei prossimi mesi avrà dei media funzionanti (radio FM, portale nuovo, rivista e canale televisivo) e quindi può fornire il servizio di informazione a tutto il mondo laziale. Poi tutto il resto si vedrà.

Offline NV

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Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #61 : Martedì 5 Luglio 2011, 12:48:34 »
a me se la Lazio Calcio fa uno stadio nuovo, ad esempio a Fiumicino, e con questo riesce a posizionarsi stabilmente tra le prime 5 per i prossimi vent'anni, ricavando soldi per sè e per la Polisportiva tutta, bastianelli tutta la vita...
psichedelicatessen

Mazzola

Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #62 : Martedì 5 Luglio 2011, 13:09:34 »
A me sembra che cambi poco.
Siamo la più grande Polisportiva, abbiamo 41 sezioni, diventeranno 50...ma c'è uno "scollamento" con i tifosi.

Chi "partecipa" alle altre attività ?
Chi se ne interessa ?
A me sembrai un riempirsi la bocca con qualcosa che e' soltanto una emanazione di un circolo chiuso (anzi del Circolo...).

BobCouto

Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #63 : Martedì 5 Luglio 2011, 13:12:32 »
dopo anni di sospetti,

Anni di fatti, non di sospetti.

Ma, come detto: staremo a vedere. E speriamo bene.

bak

Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #64 : Martedì 5 Luglio 2011, 13:19:55 »
Ma perchè ti sei messo l'avatar de Cirino Pomicino  ;D ?

BobCouto

Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #65 : Martedì 5 Luglio 2011, 13:21:26 »
Ma no, è Nantas Salvalaggio.

Offline BobLovati

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Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #66 : Martedì 5 Luglio 2011, 13:25:22 »
Noi della Lazio Golf siamo TUTTI rigorosamente laziali. 8)

spero non siate una " rara avis "   ::)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Mazzola

Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #67 : Martedì 5 Luglio 2011, 13:31:31 »
Aggiungo.
Mi sembra solo un aggiungere sezioni su sezioni (entro fine anno saranno 50).
Ma poi ? Chi le "vive" ? Oltre ai tesserati intendo.

Offline Adiutrix

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Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #68 : Martedì 5 Luglio 2011, 17:12:59 »
appunto, i romanisti travestiti da laziali cui facevo riferimento.
no no, io parlo proprio dei romanisti dichiarati. è pieno.
parlo, con cognizione di causa, della sezione rugby: presidente difettoso fracico, DS difettoso, maggioranza del Consiglio Direttivo idem. per non parlare di tecnici, atleti...
quando, per un paio di anni, ho svolto il ruolo di dirigente accompagnatore per la categoria in cui giocava mio figlio sono dovuto arrivare a proibire ai ragazzini di allenarsi con abbigliamento calcistico. quasi una decina di piccoli vermi venivano al campo con maglie/tute/calzoncini/calzettoni dell'AS. sembrava 'na scuola calcio dell'ATAC e non la Lazio rugby.


Dall' autunno del 2006 fino allo scorso anno,  sono stato praticamente quasi tutti pomeriggi a seguire gli allenamenti di mio figlio all' acquacetosa: Io tutti 'sti romanisti non li ho visti o  magari conoscendomi se nascondevano...
 Non ho mai visto in allenamento un' atleta con maglia giallorossa, per quanto riguarda il presidente forse ti confondi con Ricciardi che non è più il presidente da 6 anni.

Dei dirigenti che conosco solo uno è romanista e non è romano.

Tra gli atleti qualche romanista c'è ma la maggioranza è laziale, almeno per quanto riguarda la squadra di mio figlio.
"Natura deficit, Fortuna mutatur, Deus omnia cernit"

Offline rione 13

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Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #69 : Mercoledì 6 Luglio 2011, 14:43:15 »
Ma no, è Nantas Salvalaggio.

e perchè Nantas Salvalaggio?

perchè criticò 30 anni fa Vasco Rossi, e col senno di poi (lo stadio di Totti) si è visto che aveva ragione?

se ho indovinato mi faccio paura da solo. 8)

BobCouto

Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #70 : Mercoledì 6 Luglio 2011, 17:47:11 »
Vabbè, mica era difficile...  :D

Offline Fabio70rm

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Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #71 : Giovedì 7 Luglio 2011, 10:25:32 »
Il discorso Polisportiva è un discorso complesso.

A parole tutti orgogliosi della multidisciplinarietà, in pratica non frega niente a nessuno.

Amo citare un episodio: nel 2004, di domenica, si giocava in serale Lazio -Juventus all'Olimpico, nel pomeriggio alle 16:30 al Flaminio si svolgeva aggratis l'incontro Lazio Marines - Padova di Football Americano. Ok, uno sport probabilmente poco interessante, ma giocava la Lazio....bastava andare nel pomeriggio a fare un po' di tifo per i giovani ragazzotti in casco....invece Flaminio deserto.

Sicuri che organizzare una giornata sportiva con partite di calcio, rugby, nuoto, pallacanestro etc. incastrando gli appuntamenti come quella domenica da me citata, ci vedrebbe realmente interessati e partecipi?

Questo è il primo dubbio sulla polifunzionalità.

Il secondo dubbio è che una struttura centrale sicuramente non può che far bene, per rispondere a Bob sono i campi di allenamento e le attività che debbono stare nel territorio, non le partite di campionato. Creiamo invece centri sportivi interdisciplinari dove far allenare ed eventualmente giocare sia la gente normale sia i futuribili atleti professionisti.

 Invece dei tanti centri benessere creare una catena SS Lazio Sport, centri sportivi con piscine, campi di calcetto, calcio, pallavolo etc.; li collochiamo strategicamente a Roma e nel Lazio e vediamo che succede....
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline WBB

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Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #72 : Domenica 10 Luglio 2011, 00:01:55 »
Il discorso Polisportiva è un discorso complesso.

A parole tutti orgogliosi della multidisciplinarietà, in pratica non frega niente a nessuno.

Amo citare un episodio: nel 2004, di domenica, si giocava in serale Lazio -Juventus all'Olimpico, nel pomeriggio alle 16:30 al Flaminio si svolgeva aggratis l'incontro Lazio Marines - Padova di Football Americano. Ok, uno sport probabilmente poco interessante, ma giocava la Lazio....bastava andare nel pomeriggio a fare un po' di tifo per i giovani ragazzotti in casco....invece Flaminio deserto.

Sicuri che organizzare una giornata sportiva con partite di calcio, rugby, nuoto, pallacanestro etc. incastrando gli appuntamenti come quella domenica da me citata, ci vedrebbe realmente interessati e partecipi?

Questo è il primo dubbio sulla polifunzionalità.

Il secondo dubbio è che una struttura centrale sicuramente non può che far bene, per rispondere a Bob sono i campi di allenamento e le attività che debbono stare nel territorio, non le partite di campionato. Creiamo invece centri sportivi interdisciplinari dove far allenare ed eventualmente giocare sia la gente normale sia i futuribili atleti professionisti.

 Invece dei tanti centri benessere creare una catena SS Lazio Sport, centri sportivi con piscine, campi di calcetto, calcio, pallavolo etc.; li collochiamo strategicamente a Roma e nel Lazio e vediamo che succede....
Ma non puoi fare un esempio con 2 avvenimenti a 4 ore e ad altrettanti chilometri di distanza...
falli a un paio d'ore max di distanza e a 200 metri, poi vediamo se gira....
trigoria delenda est

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Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #73 : Domenica 10 Luglio 2011, 14:35:34 »
e perchè Nantas Salvalaggio?

perchè criticò 30 anni fa Vasco Rossi, e col senno di poi (lo stadio di Totti) si è visto che aveva ragione?

se ho indovinato mi faccio paura da solo. 8)

scusate l'OT, ma mi sono incuriosito e sono andato a ritrovare l'articolo in questione di Nantas Salvalaggio. Certo non e' che ci va giu' leggero, eh? :o

L'articolo di Nantas Salvalaggio su Vasco Rossi
29-05-09 Lo storico articolo del giornalista scrittore su Vasco Rossi ad inizio carriera
“…Ma poi, come una manciata di guano in faccia, è apparso un “complessino” che io destinerei volentieri a tournèe permanenti in Siberia, Alaska e Terra del Fuoco.
Il divo di questo “complesso”, che più complessato di così si muore, è un certo Vasco. Vasco de Gama? Ma no, Vasco Rossi…per descriverlo mi ci vorrebbe la penna di un Grosz, di un Maccari: un bell’ ebete, anzi un ebete piuttosto bruttino, malfermo sulle gambe, con gli occhiali fumè dello zombie, dell’ alcolizzato, del drogato “fatto”. Unico dubbio, e se fingeva? E se alcolizzato o drogato non era per niente?

Eh no: un vero artista, anche quando interpreta uno “zombie”, un barbone da suburra, un rottame umano, ci mette quel lievito che ti ripaga dalla bruttura del fango, dell’ orrido che contiene il personaggio.

Invece, quello sciagurato di Vasco era “orrido-nature”, orrido-allo-stato-brado. E non è tutto: era anche banalmente, esplicitamente allusivo. Diceva in parole povere: emozioni forti, sensazioni violente, questo voglio, violente sensazioni, sempre più forti, anche se il prezzo da pagare è la vita…era una visione così sgradevole, un messaggio talmente abbietto, che lo stesso Baudo, quando il guittone stracotto è riapparso per ricevere gli applausi di rito, ha tagliato corto con un saluto gelidino (mi è parso): un arrivederci freddo…

Ma quell’ uomo barcollante, sullo sfondo della periferia bolognese, non lasciò presto la mia mente. Continuò a turbarmi in quanto immaginavo le centinaia di migliaia di ragazzini imberbi, succubi, che dalla tivù bevono tutto quello che viene, come fosse rosolio o elisir di vita eterna. Quell’ ebete che esalta le emozioni forti, pensavo, in un crescendo da allucinogeno, è il “profeta audace”, il “filosofo del nuovo verbo”. E intanto mi chiedevo: gente della Tv, della stampa, del governo, ma quando faremo un’ indagine seria, un calcolo approssimativo, di tutti i giovani che si sono “fatti”, che si sono procurati un passaporto per l’ altro mondo, sulle orme dei cantori dell’eroina, come quel tale Lou Reed, che a Milano si pronuncia giustamente Lùrid?

Dicevo, all’ inizio, che ci sono mattine in cui provi un bisogno fisico, impellente, di “andare giù piatto”. E allora, molto piattamente, io chiedo al programmatore di “Domenica In”, al mio collega Egidio Sterpa che è nella commissione parlamentare di vigilanza della tivù: “Chi ha chiamato quel povero guitto da suburra? Non esiste un dizionario alla RAI? Oppure: quale partito politico, quale vescovo o notabile o senatore, ha raccomandato il Vasco suonato?”. A questo punto, temo, “alti lai” si alzeranno da ben noti ambienti industriali: da quelle case discografiche, voglio dire, che si sono da tempo ritagliato questo losco praticello che esalta con psichedeliche suggestioni, il “messaggio”, la “ribellione” della droga. “Ecco”, inveiranno, “ecco l’ inquisitore, il cieco reazionario: spara sulla cultura!”. Cultura? Eh, già, lettore: è di moda, oggi, chiamare cultura tutto, anche il pernacchio da stadio, anche le scritte nei cessi pubblici. Esiste un sociologo che difende “la cultura della droga”.
Così va la cultura: mi piacerebbe tanto ascoltare ciò che ne pensano gli illuminati ometti del passato: ma si, alludo a un Platone, a un Socrate, un Seneca: cosa direbbero del Vasco cotto da periferia?…”.

L’articolo riguardava l’apparizione di Vasco Rossi in collegamento dal Motor Show di Bologna durante una puntata domenicale di Domenica In del 1980

POMATA

Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #74 : Domenica 10 Luglio 2011, 21:47:00 »
scusate l'OT, ma mi sono incuriosito e sono andato a ritrovare l'articolo in questione di Nantas Salvalaggio. Certo non e' che ci va giu' leggero, eh? :o

L'articolo di Nantas Salvalaggio su Vasco Rossi
29-05-09 Lo storico articolo del giornalista scrittore su Vasco Rossi ad inizio carriera
“…Ma poi, come una manciata di guano in faccia, è apparso un “complessino” che io destinerei volentieri a tournèe permanenti in Siberia, Alaska e Terra del Fuoco.
Il divo di questo “complesso”, che più complessato di così si muore, è un certo Vasco. Vasco de Gama? Ma no, Vasco Rossi…per descriverlo mi ci vorrebbe la penna di un Grosz, di un Maccari: un bell’ ebete, anzi un ebete piuttosto bruttino, malfermo sulle gambe, con gli occhiali fumè dello zombie, dell’ alcolizzato, del drogato “fatto”. Unico dubbio, e se fingeva? E se alcolizzato o drogato non era per niente?

Eh no: un vero artista, anche quando interpreta uno “zombie”, un barbone da suburra, un rottame umano, ci mette quel lievito che ti ripaga dalla bruttura del fango, dell’ orrido che contiene il personaggio.

Invece, quello sciagurato di Vasco era “orrido-nature”, orrido-allo-stato-brado. E non è tutto: era anche banalmente, esplicitamente allusivo. Diceva in parole povere: emozioni forti, sensazioni violente, questo voglio, violente sensazioni, sempre più forti, anche se il prezzo da pagare è la vita…era una visione così sgradevole, un messaggio talmente abbietto, che lo stesso Baudo, quando il guittone stracotto è riapparso per ricevere gli applausi di rito, ha tagliato corto con un saluto gelidino (mi è parso): un arrivederci freddo…

Ma quell’ uomo barcollante, sullo sfondo della periferia bolognese, non lasciò presto la mia mente. Continuò a turbarmi in quanto immaginavo le centinaia di migliaia di ragazzini imberbi, succubi, che dalla tivù bevono tutto quello che viene, come fosse rosolio o elisir di vita eterna. Quell’ ebete che esalta le emozioni forti, pensavo, in un crescendo da allucinogeno, è il “profeta audace”, il “filosofo del nuovo verbo”. E intanto mi chiedevo: gente della Tv, della stampa, del governo, ma quando faremo un’ indagine seria, un calcolo approssimativo, di tutti i giovani che si sono “fatti”, che si sono procurati un passaporto per l’ altro mondo, sulle orme dei cantori dell’eroina, come quel tale Lou Reed, che a Milano si pronuncia giustamente Lùrid?

Dicevo, all’ inizio, che ci sono mattine in cui provi un bisogno fisico, impellente, di “andare giù piatto”. E allora, molto piattamente, io chiedo al programmatore di “Domenica In”, al mio collega Egidio Sterpa che è nella commissione parlamentare di vigilanza della tivù: “Chi ha chiamato quel povero guitto da suburra? Non esiste un dizionario alla RAI? Oppure: quale partito politico, quale vescovo o notabile o senatore, ha raccomandato il Vasco suonato?”. A questo punto, temo, “alti lai” si alzeranno da ben noti ambienti industriali: da quelle case discografiche, voglio dire, che si sono da tempo ritagliato questo losco praticello che esalta con psichedeliche suggestioni, il “messaggio”, la “ribellione” della droga. “Ecco”, inveiranno, “ecco l’ inquisitore, il cieco reazionario: spara sulla cultura!”. Cultura? Eh, già, lettore: è di moda, oggi, chiamare cultura tutto, anche il pernacchio da stadio, anche le scritte nei cessi pubblici. Esiste un sociologo che difende “la cultura della droga”.
Così va la cultura: mi piacerebbe tanto ascoltare ciò che ne pensano gli illuminati ometti del passato: ma si, alludo a un Platone, a un Socrate, un Seneca: cosa direbbero del Vasco cotto da periferia?…”.

L’articolo riguardava l’apparizione di Vasco Rossi in collegamento dal Motor Show di Bologna durante una puntata domenicale di Domenica In del 1980


Il primo vasco non era affatto banale, canzoni come Jenny è pazza, Ambaramamacciccicocco e moltissime altre erano scomode al sistema.

Offline giangoverni

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Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #75 : Domenica 10 Luglio 2011, 23:19:03 »
Mi piacerebbe sapere se Salvalaggio, che era una persona intelligente, si è poi ricreduto. Il primo Vasco Rossi faceva una impressione non proprio positiva ma poi molti si sono ricreduti. Anche il sottoscritto che ora lo considera l'unico grande roker italiano.

Offline Fabio70rm

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Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #76 : Lunedì 11 Luglio 2011, 10:54:54 »
Ma non puoi fare un esempio con 2 avvenimenti a 4 ore e ad altrettanti chilometri di distanza...
falli a un paio d'ore max di distanza e a 200 metri, poi vediamo se gira....

Caro WBB non mi risulta che Olimpico e Falminio distino 4 km tra di loro...in ogni caso una partita di Football Americano alle 16:30 e una partita di calcio alle 20:30, con cinque contate fermate di tram....non mi sembra un ostacolo insormontabile!! Se si ritiene troppo onerosa una associazione del genere, cosa ci fa pensare che assemblandole assieme allo stesso stadio funzioni? Tu pensi che se si giocasse nello stadio alle 16:30 una partita di Football Americano/Rugby/Pallavolo etc. e poi alle 20:30 una partita di cartello, la gente verrebbe alle 16:00 allo stadio?? Ho serissimi dubbi...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Mazzola

Re:De Martino allarga il suo raggio a tutta la Polisportiva
« Risposta #77 : Lunedì 11 Luglio 2011, 14:51:06 »
Posto qui senza aprire un nuovo topic visto che sono inizaitive Lazio.







Ne sapete qualcosa di più ?