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Domenica riparte il campionato e con esso anche la Var. La sperimentazione procede e oggi, al termine della riunione tra vertici arbitrali e i tecnici di Serie A a proposito della tecnologia in campo, sono stati forniti in conferenza stampa alcuni numeri interessanti per trarre un bilancio dell'esperienza nella massima serie italiana.
Finora, in 210 partite, sono state 1.078 le verifiche della Var. La percentuale di errore è pari all’1%: un passo in avanti rispetto alla percentuale senza tecnologia (5,6%).
PIU' RIGORI E MENO FALLI - La media è stata in questa prima parte di stagione di 5.1 ‘check’ a gara (maggior parte silenti), con tempi di decisione ridotti, dal 1' e 22'' delle prime tre giornate a 29'', 9 dei quali necessari al video assistente a individuare le immagini corrette. Le modifiche delle decisioni arbitrali durano in media 1' e15'' (33'' la verifica dell’arbitro davanti al video in campo), contro i 2' e 35'' dei primi tre turni. Numeri che si riducono per evitare di incidere sulla gara e che possono ulteriormente migliorare: il tempo medio è di 40'' in più, con 10'' di recupero in più). Aumenta anche il numero dei rigori assegnati (+5.5%), diminuiscono falli (-8%), ammonizioni -18.8%, simulazioni -23% ed espulsioni (40 contro 51, zero per proteste).
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