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La squadra di Spalletti dopo tre sconfitte consecutive trova almeno un pari che mantiene immutate le distanze in ottica Champions
Un punto a testa e la corsa alla Champions resta apertissima. Inter-Lazio finisce 0-0 e il punto a testa lascia tutto inalterato in vista del girone di ritorno (leggi qui la classifica).
primo tempo —
Santon terzino sinistro è l’ultimo ballottaggio risolto da Luciano Spalletti. La sua Inter si infila nel conosciuto 4-2-3-1 per la sfida alla Lazio che vale moltissimo in chiave Champions League. Simone Inzaghi si tiene Immobile come terminale da raggiungere attraverso le incursioni di Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Servono 20’ per aprire una partita che alla vigilia avrebbe dovuto fornire spunti e ritmo. Il destro di Milinkovic-Savic dal limite è il primo squillo del tardo pomeriggio: Handanovic devia in corner. La partita però non offre ancora il volto del dominatore e così si naviga a vista. Al 30’ Borja Valero trova Perisic tutto solo nel cuore dell’area e il suo destro di controbalzo incoccia Strakosha che alza sopra la traversa. A conti fatti, va più vicino al gol la squadra di Spalletti rispetto a quella di Inzaghi. La vera emozione del primo tempo però riguarda l’infortunio di Ranocchia che dopo uno scontro prova a restare in campo dopo due controlli medici in pochi minuti. Il centrale finisce il primo tempo e tiene in ansia Spalletti che, a parte il Primavera Lombardoni, non ha più centrali a disposizione se non adattare Santon. L’auto-traversa di Borja Valero di testa su calcio d’angolo laziale chiude un primo tempo decisamente meno sfolgorante del previsto sullo 0-0.
la ripresa —
Si riprende con Ranocchia al centro della difesa e tutti gli altri 21 dell’inizio. L’avvio è nerazzurro, l’Inter tiene il gioco e al 12’ il destro di Borja Valero dal limite costringe Strakosha al corner. La pressione interista è positiva e allo stesso tempo arruffona, conseguenza anche della buona volontà che si scontra con l’ordine laziale. Inzaghi al 13’ toglie Lulic e inserisce Lukaku sulla sinistra lasciando immutato il piano tattico. Al 15’ il suddetto ordine laziale disegna una serie di scambi in rapida successione che porta Immobile al cross in area. Skriniar prima colpisce con la gamba, poi con la mano. Per Rocchi è rigore, ma i colleghi del Var lo invitano a rivedere il tutto. Pochi secondi e l’arbitro della sezione di Firenze cancella la decisione riprendendo con la palla contesa che l’inter restituisce alla Lazio. Inzaghi cambia Luis Alberto con Felipe Anderson: il tasso qualitativo, se possibile, aumenta. La prima mossa spallettiana porta il numero 10, quello di Joao Mario che prende il posto di Candreva. Il portoghese, eroe al contrario del derby di Coppa Italia, va a piazzarsi a destra. La Lazio esplode un colpo con Felipe Anderson che al 28’ con un diagonale chiama Handanovic a distendersi. Cala l’attenzione difensiva in casa interista e Parolo trova un pallone orfano in area: la conclusione incontra i guanti del portiere sloveno.
finale caldo —
Un’altra incomprensione, questa volta a centrocampo con Joao Mario protagonista, lancia la lazio negli spazi. L’assist di Immobile per Anderson al centro sfiorisce sul fondo. Adesso Inter-Lazio è più godibile con i nerazzurri che soffrono le secondo palle e la reattività avversaria, ma che con l’aiuto degli oltre 60 mila spettatori del Meazza provano a vincere la gara. La sensazione è suffragata dalla scelta di Spalletti che al 38’ toglie Cancelo per inserire Dalbert. Il brasiliano resta a sinistra, Santon va dalla parte opposta. Inzaghi non si accontenta: dentro Nani per Milinkovic-Savic, velocità per andare a vedere cosa c’è dietro la difesa nerazzurra. Il colpo di testa di Perisic e il sinistro dello stesso Nani sono le due occasioni a cavallo del 39’. L’ultima sostituzione interista riguarda Brozovic che prende il posto di Borja Valero al 40’. La partita non svolta e lo 0-0 finale è di più di gradimento all’Inter che chiude il girone d’andata al terzo posto con due punti sulla Roma e quattro sulla Lazio, entrambe con una gara in meno, ma non così scontate contro Sampdoria e Udinese.
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