Autore Topic: Primavera, il sogno Scudetto si infrange ancora una volta ai quarti  (Letto 793 volte)

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la Lazio viene eliminata dal Genoa

PISTOIA – In Toscana si ripete lo stesso copione di un anno fa nelle Marche quando la Lazio, non riuscì ad andare oltre i quarti di finale delle Final Eight. L’anno scorso fu il Brescia a liquidare con il risultato di 2 a 0 la formazione allora allenata da mister Sesena, oggi è il Genoa ad annientare i sogni di gloria della Lazio targata Bollini. Finisce 1 a 0 per i liguri la partita d’esordio in questa fase finale, una sconfitta che brucia soprattutto per il modo in cui è arrivata, concedendo tutto il primo tempo agli avversari e risultando pochi efficaci nei tentativi di rimonta nella seconda frazione. Il passivo avrebbe potuto essere molto più pesante se nei primi 45’ la squadra allenata dal tandem Corradi-Juric si fosse dimostrata più precisa, ma anche se alla fine la qualificazione del Genoa è sicuramente meritata, qualche rimpianto per le occasioni non sfruttate nel secondo tempo rimane. La maledizione che vede la Lazio fuori ai quarti di finale dunque, prosegue inesorabilmente e per tornare a sperare di riconquistare uno scudetto che manca ormai da dieci anni si dovrà, ancora una volta, riprovare nella prossima stagione.

PARTENZA A RAZZO DEL GRIFONE, LAZIO IMBAMBOLATA – Parte subito in salita la partita della Lazio che dopo appena due minuti di gioco, a causa di un’ingenuità del capitano Berardi, concede al Genoa una punizione a due in area di rigore, trasformata di potenza da Al Hassan che ha così portato in vantaggio in rossoblu. Una doccia fredda per i ragazzi di mister Bollini che senza nemmeno accorgersene si ritrovano a dover inseguire, trovando un primo sussulto solamente al 9’ con un tiro da fuori di Onazi deviato che non preoccupa Perin. Si tratta però solamente di un fuoco di paglia visto che è il Genoa a continuare a fare la partita rendendosi pericoloso subito dopo con un colpo di testa a botta sicura di Boakye che schiaccia bene il pallone senza centrare la porta. Con il passare dei minuti la formazione genoana è sempre più padrona del campo sfiorando la rete in molte occasioni, quasi sempre sull’asse Piras-Longo-Boakye, assolutamente imprendibili per la difesa biancoceleste apparsa molto in difficoltà e solamente alcuni errori di precisione degli attaccanti rossoblu e alcune buone parate di Berardi hanno evitato che il risultato diventasse ancora più rotondo. Alla mezzora, grazie anche ad alcuni spostamenti tattici adoperati da mister Bollini, si inizia a vedere in campo anche la Lazio con un calcio di punizione di Ceccarelli e con un tiro di Zampa sporcato dalla retroguardia del grifone, sicuramente troppo poco per impensierire un avversario del genere che al 42’ ha ancora una volta l’occasione per raddoppiare le marcature grazie ad uno scambio nello stretto, sul quale il ghanese Boakye, dopo un passaggio di un fin troppo altruista Longo, non è riuscito a trovare la deviazione decisiva.

NELLA RIPRESA UN’ALTRA STORIA MA E’ IL GENOA AD ANDARE IN SEMIFINALE – In avvio di secondo tempo la Lazio sembra un’altra squadra rispetto a quella vista nella prima frazione. L’intervallo è servito ai biancocelesti per prendere finalmente le misure al Genoa che non è più praticamente riuscito a farsi vedere in maniera pericolosa in fase offensiva, cosa che invece è riuscita ai ragazzi di Bollini che più di una volta sono arrivati ad impegnare l’estremo difensore ligure Perin. La prima volta dopo appena due minuti con un tiro debole di Sani facilmente addomesticato dal portiere genoano, poi con un’azione pericolosissima che Cinque non è riuscito a concludere. La Lazio ha continuato a macinare gioco cercando di andare a trovare la rete del pareggio con Ceccarelli, Sani e con il neo-entrato Oijakor, riuscito a calarsi subito in clima partita, ma i tentativi biancocelesti non sono risultati sufficienti per riportare il risultato in parità. Bollini nel finale decide di giocarsi il tutto per tutto con gli ingressi di Trombetta e Di Mario, ma la Lazio a trazione anteriore non riesce comunque ad incidere. All’78’ è addirittura il Genoa a rischiare di chiudere definitivamente la partita ma, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Polenta, solo davanti a Berardi, non riesce a trovare la deviazione vincente. L’occasione migliore per la Lazio arriva al 84’ con una punizione magistrale di Ceccarelli dal limite, ma l’opposizione di Perin, che va a togliere il pallone dall’incrocio dei pali, è veramente straordinaria. Da quel momento la Lazio si spegne lentamente non riuscendo più ad essere veramente pericolosa e, in pieno tempo di recupero, c’è spazio anche per l’espulsione diretta (sicuramente troppo severa) per Di Mario per un fallo a metà campo. Si conclude così nel peggiore dei modi l’avventura dei ragazzi di Bollini in queste finali nazionali, ma la sconfitta non potrà certo cancellare lo splendido lavoro fatto fino a questo momento dal tecnico di Poggio Rusco che è riuscito a portare questa squadra tra le migliori 8 d’Italia, dandole una precisa identità e valorizzandone le ottime individualità.

TABELLINO LAZIO-GENOA 0-1 (2’pt Al Hassan)

Pagelle a cura di Riccardo Mancini

LAZIO (4-3-1-2): Berardi 5,5; Spirito 5, Campoli 5,5, Crescenzi 6, Ugolini 5 (77’ Trombetta s.v.); Zampa 5,5, Onazi 6, Lanni 5 (52’ Oijakor 5); Ceccarelli 6,5, Cinque 5,5 (88’ Di Mario s.v.), Sani 6. All. Alberto Bollini 5,5
GENOA (3-4-3): Perin 6,5, Bertoncini 6, De Bode 6, Polenta 7, Carlini 6, Doninelli 6,5, Sturaro 7, Al Hassan 7 (62’ Bettati 6), Piras 6,5, Longo 6,5, Boakye 6,5 (74' Federico s.v.). All. Sidio Corradi/Milan Juric 6,5
NOTE: Ammonito Piras, Bertoncini (G), Onazi, Campoli (L).Espulso al 94’ Di Mario (L) per comportamento non regolamentare. Recuperi 1’pt 6’st



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