gi', vedi che bravo l'amico tuo...

[syrinx]

Quest'uomo ci costringe a porci per l'ennesima volta la domanda: come risolverà l'eterno dilemma?

[carpelo]

Il signor Telese insiste (in verità due giorni fa, ma solo ora inizio a trovare una parvenza di calma per scrivere, tra una lacrima e l'altra) e pubblica alcune lettere arrivate sul suo blog. A queste lettere risponde con una super arrampicata sugli specchi e divagando.
Ma non riesce a trattenersi dall'invettiva finale contro di noi.
In più pubblica una bruttissima vignetta.

Sono ancora una volta disgustato dal mondo del giornalismo e da quello della pseudosinistra.
L'intervento è questo:
"Insomma, oggi è successo questo: sta andando in onda una mia intervista a Sky inside, in cui, in un tono davvero scherzoso ho detto questa cattiveria sui laziali, tratteggiando un ritratto volutamente parossistico ed ironico. Perfido? Sicuramente. Lo ammetto, faccio mea culpa. Ho sparato una battutaccia, assecondata dai miei intervistatori (ma è ovvio che la responsabilità è tutta mia) e a quanto pare molte persone si sono offese, se è vero che per questa macchietta del “laziale-supercafone-con-il -rolex-(falso)-sopra-il-polsino”, (per ora) ho ricevuto 46 messaggi di ululante protesta. Però, ovviamente, c'è un però: la maggior parte delle persone che scrivono non hanno visto direttamente la mia intervista. E quindi non hanno capito che cazzeggiavo come si può fare al bar, con la stessa dose di malizia provocatoria che solitamente uso con il mio adorato collega Malcom Pagani, che è coltissimo, assolutamente sobrio, e ovviamente… laziale. Insomma, la rete ha prodotto l'ennesimo effetto rifrazione per cui il primo che ti ha visto si incazza (magari giustamente) e tutti gli altri – che non hanno visto l'ironia – si convincono che io sia andato a insultare un intero popolo. Allora vorrei dire questo: ho una grande passione per il calcio, ho un grande affetto per la Roma (nel 1982, quando avevo dodici anni la città si tinse magicamente di giallorosso in una notte, e così il mio cuore) e ho addirittura trovato ex post molte giustificazioni al mio tifo giallorossoblù, su cui svetta la parentalità della famiglia Conti: Daniele, il grandissimo capitano Daniele, è romanista transitato da Roma a Cagliari, e ama segnare alla Lazio. Si può sottrarre questo sano senso di competizione, e questa legittima ironia al tono bellicoso da scontro di curva. Che fra tifosi ci si sfotta, mi pare il minimo. Per questo, quando leggo chiara che mi da del “giallozzozzo”, e rivendica con orgoglio il suo tifo popolare, mi viene voglia di abbracciarla. E per un attimo mi illudo che tutti i laziali siano come lei. Ma ovviamente è una pia illusione. I romanisti sarebbero sicuramente stati al gioco, perché sono più spiritosi.
Luca Telese"

pubblicato su http://www.lucatelese.it/?p=4305 dove potrete trovare la squallida vignetta e i commenti dei lettori (molti squallidi pure loro, per primi quelli di alcuni laziali)

Vorrei dire a Giglic che secondo me il Telese si qualifica perfettamente come giornalista giallorosico. Dimostra perfettamente di aderire al modello di pressapochismo, boria, senso d'impunità che contraddistingue i "vip" riommici. Va giudicato come giornalista? Appunto, uno che fa il giornalista certe cose non le dovrebbe dire. E non in quel modo.
Ma siamo ormai al circo, la figura del giornalista serio e professionista sempre, non esiste. Si possono dire inesattezze in libertà, offendendo la gente (Laziale) senza scrupolo alcuno e ridersela sotto i baffi. Tanto s'è saliti sul carro giusto

[Baruch]

Daniele, il grandissimo capitano Daniele, è romanista transitato da Roma a Cagliari, e ama segnare alla Lazio

Vabbè dai fa quasi tenerezza. I commenti sotto comunque riabilitano pure telese...

[jumpingjackflash]

Vabbè dai fa quasi tenerezza. I commenti sotto comunque riabilitano pure telese...

purtroppo hai ragione, volevo lasciare un commento alle sue dichiarazione ma leggendo, il solo pensiero di essere confuso in cotanta mota mi ha fatto passare la voglia.

[carpelo]

Bhe sbagliate, forse avete letto solo gli ultimi, ci sono anche commenti non sguaiati ma lucidi (non il mio, che è abbastanza offensivo).
E comunque, non vedo perchè un bel commento di Baruch o jjf, che sicuramente si eleverebbero dalla "mota", debbe essere abortito a causa della cattiva "compagnia"

[Boks XV]

Sono nato a Cagliari, nel 1970 nel mitico anno dello scudetto, ma sono cresciuto a Roma, cuore giallo-rossoblu. Mia madre è sarda anche se è nata a Brescia, mio padre è di Torre Annunziata, anche se è fuggito a Roma e cancellato le sue tracce di accento, io sono romano anche se nato nell’Isola.

Mavattenaffanvulo va.


Meno male che sei daa magica , da noi pe uno cosi' nce posto.

è il melting pot, baby. 

[Boks XV]

e comunque:

nel 1982, quando avevo dodici anni la città si tinse magicamente di giallorosso in una notte, e così il mio cuore

era il 1983, signor giornalista sempre attento ai fatti.

Daniele, il grandissimo capitano Daniele, è romanista transitato da Roma a Cagliari, e ama segnare alla Lazio. 

molto di più alla Roma.
lo scorso anno, ad esempio, con un gol al 94° le ha tolto due punti che avrebbero significato...scudetto.

I romanisti sarebbero sicuramente stati al gioco, perché sono più spiritosi.

no, solo più stupidi.
loro ridono ridono. non capiscono ma ridono. così, senza un perchè.
a conferma che per essere romanisti non è necessario essere stupidi, però aiuta.

[carpelo]

si ma cercate di non quotarmi: pare come se le abbia dette io certe boiate! 

[Boks XV]

si ma cercate di non quotarmi: pare come se le abbia dette io certe boiate! 

scusa.

è Telese che scrive boiate non Carpelo!