Calcio finto...io ho chiuso,non pago più !!!!

[gentlemen]

Manderò questa mail a tutti i giornali sportivi, alle trasmissioni più famose, e soprattutto alle televisioni:

"Salve, mi chiamo Massimiliano, scrivo da Caserta, 38 anni, tifoso della Lazio ed appassionato del calcio, del calcio vero e non di quello che vedo da un pò di tempo, titolo di studio laurea.
Questo è un calcio finto, un calcio che si avvicina al wrestling americano, ovvero una fiction, sicuramente un grande spettacolo pirotecnico, gadgets, televisioni che comprano e pagano diritti per la visione, storie accattivanti, luci colorate, storie ben raccontate e romanzate, veline, eroi costruiti ad hoc (totti è l’esempio tipico), ma sempre tutto FINTO, e studiato a tavolino, alla faccia del senso dello sport, di noi tifosi, appassionati, che da sempre ci mettono il cuore, che si emozionano, che rivivono le gioie di quando tra bambini giocavamo tra di noi nel cortile del rione, alla felicità che provavamo quando segnavamo un goal.
Da adulti questa stessa passione, pur se compressa dalle problematiche del mondo dei grandi, ci fa rivivere quel sogno che gira intorno a quel pallone, quel pallone che tanto ci affascinava e rendeva orgogliosi e felici quando ce lo regalavano.
Ho vissuto l’epoca del calcio scommesse, la calciopoli moggiana, situazioni in cui era a me già evidente, prima che il tutto fosse ufficializzato, che molte partite erano condizionate, ma era pur sempre opera di qualche corruttore che operava per suo tornaconto.
Ho ingoiato lo scudetto farsa del Milan del 1999, con risultati nelle ultime 5 giornate a dir poco allucinanti, con un Milan che lo stesso Berlusconi non amava, eppure dopo quella delusione ho continuato ad abbonarmi alle pay-tv, credere allo sport, credere che alla fine il calcio come fenomeno umano non fosse perfetto, e che avesse, per l’appunto, le imperfezioni dei fenomeni umani, ma oggi è diverso, oggi è un sistema, un sistema mediatico che per l’appunto ha voluto trasformare un calcio sport umano, ad un calcio show, uno spettacolo mediatico accattivante, un prodotto mediatico da vendere da esportare, come più volte ribadito chiaramente da de laurentis, dove i valori sportivi, le favole di “Davide contro Golia” non devono esistere più, DEVE ESISTERE il prodotto vendibile, e quindi oggi non è pilotato dal “grande vecchio”, io non credo al singolo corruttore, credo ad un sistema che CONDIZIONA i comportamenti, così come li condiziona la pubblicità, il bombardamento mediatico, il parlare sempre degli stessi personaggi, delle stesse squadre alla fine arrivino a buon fine….CONDIZIONARE gli uomini, gli arbitri.
Un calcio show, fiction dove conta solo il bacino d'utenza, in quanto fonte di guadagno, unica vera regola.
Lazio-Juventus del 2 maggio è stata una farsa, come una farsa sono stati gli ultimi derby, milan bologna, bari roma, con i commentatori che fanno finta che nulla succeda.
Giornalisti asserviti totalmente ai poteri forti, una volte esisteva l’ascoli di Mazzone che batteva il milan, la legge del partenio, ora tutto questo non deve avvenire perché chi deve vincere devono essere sempre gli stessi, e soprattutto i soldi devono andare sempre agli stessi, alle stesse banche
Un CALCIO FINTO fatto solo per vendere, un calcio-wrestling, UNO SHOW e NON UNO SPORT, condizionato dai procuratori, dalle televisioni, dalle BANCHE, questo è quello che oggi il tifoso deve accettare…..ma questo non è più sport, questa è finzione, tenetevelo, da me non avrete più un soldo, per farse come quelle cui sto assistendo quest’anno, rigori assegnati alla roma ogni partita scientificamente per portarla al quarto posto, affinchè qualcuno possa recuperare quanti più soldi possibili per rientrare dai crediti, e lo sappiamo tutti.
Io ho chiuso, deluso, delusissimo SOPRATTUTTO PER NON POTER TRASMETTERE ALLE MIE FIGLIE QUESTA PASSIONE, UNA PASSIONE CHE MI PORTERO’ DENTRO, ma una passione per la quale non caccerò più un soldo, sperando che altri seguano il mio esempio: nessuna pay-tv, nessun quotidiano o giornale sportivo, le fesserie cantatevele da soli.
Continuerò ad amare la mia Lazio, vittima sacrificale, ancora una volta, di questo sistema farsa, ma io per questo calcio non darò più un centesimo.
Io ho chiuso.
Spero che molti tifosi capiscano questo, e rifiutino questo modello di calcio, NON PAGANDO PIU’ un euro, è l’unica arma che abbiamo.
Io non pagherò più.
Massimiliano, un amante del calcio deluso.

[diepa]

Manderò questa mail a tutti i giornali sportivi, alle trasmissioni più famose, e soprattutto alle televisioni:

"Salve, mi chiamo Massimiliano, scrivo da Caserta, 38 anni, tifoso della Lazio ed appassionato del calcio, del calcio vero e non di quello che vedo da un pò di tempo, titolo di studio laurea.
Questo è un calcio finto, un calcio che si avvicina al wrestling americano, ovvero una fiction, sicuramente un grande spettacolo pirotecnico, gadgets, televisioni che comprano e pagano diritti per la visione, storie accattivanti, luci colorate, storie ben raccontate e romanzate, veline, eroi costruiti ad hoc (totti è l’esempio tipico), ma sempre tutto FINTO, e studiato a tavolino, alla faccia del senso dello sport, di noi tifosi, appassionati, che da sempre ci mettono il cuore, che si emozionano, che rivivono le gioie di quando tra bambini giocavamo tra di noi nel cortile del rione, alla felicità che provavamo quando segnavamo un goal.
Da adulti questa stessa passione, pur se compressa dalle problematiche del mondo dei grandi, ci fa rivivere quel sogno che gira intorno a quel pallone, quel pallone che tanto ci affascinava e rendeva orgogliosi e felici quando ce lo regalavano.
Ho vissuto l’epoca del calcio scommesse, la calciopoli moggiana, situazioni in cui era a me già evidente, prima che il tutto fosse ufficializzato, che molte partite erano condizionate, ma era pur sempre opera di qualche corruttore che operava per suo tornaconto.
Ho ingoiato lo scudetto farsa del Milan del 1999, con risultati nelle ultime 5 giornate a dir poco allucinanti, con un Milan che lo stesso Berlusconi non amava, eppure dopo quella delusione ho continuato ad abbonarmi alle pay-tv, credere allo sport, credere che alla fine il calcio come fenomeno umano non fosse perfetto, e che avesse, per l’appunto, le imperfezioni dei fenomeni umani, ma oggi è diverso, oggi è un sistema, un sistema mediatico che per l’appunto ha voluto trasformare un calcio sport umano, ad un calcio show, uno spettacolo mediatico accattivante, un prodotto mediatico da vendere da esportare, come più volte ribadito chiaramente da de laurentis, dove i valori sportivi, le favole di “Davide contro Golia” non devono esistere più, DEVE ESISTERE il prodotto vendibile, e quindi oggi non è pilotato dal “grande vecchio”, io non credo al singolo corruttore, credo ad un sistema che CONDIZIONA i comportamenti, così come li condiziona la pubblicità, il bombardamento mediatico, il parlare sempre degli stessi personaggi, delle stesse squadre alla fine arrivino a buon fine….CONDIZIONARE gli uomini, gli arbitri.
Un calcio show, fiction dove conta solo il bacino d'utenza, in quanto fonte di guadagno, unica vera regola.
Lazio-Juventus del 2 maggio è stata una farsa, come una farsa sono stati gli ultimi derby, milan bologna, bari roma, con i commentatori che fanno finta che nulla succeda.
Giornalisti asserviti totalmente ai poteri forti, una volte esisteva l’ascoli di Mazzone che batteva il milan, la legge del partenio, ora tutto questo non deve avvenire perché chi deve vincere devono essere sempre gli stessi, e soprattutto i soldi devono andare sempre agli stessi, alle stesse banche
Un CALCIO FINTO fatto solo per vendere, un calcio-wrestling, UNO SHOW e NON UNO SPORT, condizionato dai procuratori, dalle televisioni, dalle BANCHE, questo è quello che oggi il tifoso deve accettare…..ma questo non è più sport, questa è finzione, tenetevelo, da me non avrete più un soldo, per farse come quelle cui sto assistendo quest’anno, rigori assegnati alla roma ogni partita scientificamente per portarla al quarto posto, affinchè qualcuno possa recuperare quanti più soldi possibili per rientrare dai crediti, e lo sappiamo tutti.
Io ho chiuso, deluso, delusissimo SOPRATTUTTO PER NON POTER TRASMETTERE ALLE MIE FIGLIE QUESTA PASSIONE, UNA PASSIONE CHE MI PORTERO’ DENTRO, ma una passione per la quale non caccerò più un soldo, sperando che altri seguano il mio esempio: nessuna pay-tv, nessun quotidiano o giornale sportivo, le fesserie cantatevele da soli.
Continuerò ad amare la mia Lazio, vittima sacrificale, ancora una volta, di questo sistema farsa, ma io per questo calcio non darò più un centesimo.
Io ho chiuso.
Spero che molti tifosi capiscano questo, e rifiutino questo modello di calcio, NON PAGANDO PIU’ un euro, è l’unica arma che abbiamo.
Io non pagherò più.
Massimiliano, un amante del calcio deluso.

 

[Dija]

 

[Whistle]

Il calcio italiano è ridotto ad una schifosa fiction, dove gli attori più squallidi come il Boro e la sua squadra demmerda la fanno da padroni perchè aumentano l'audience di spettatori acritici (rincoglioniti dai Cesaroni) che si bevono tutto.
Questa è diventata l'Italia purtroppo.
Non c'è spazio per chi vorrebbe vivere il calcio in modo sano senza dover assistere a queste porcherie.
Guardiamo il calcio inglese oppure diamoci al rugby.

[POMATA]

Manderò questa mail a tutti i giornali sportivi, alle trasmissioni più famose, e soprattutto alle televisioni:

"Salve, mi chiamo Massimiliano, scrivo da Caserta, 38 anni, tifoso della Lazio ed appassionato del calcio, del calcio vero e non di quello che vedo da un pò di tempo, titolo di studio laurea.
Questo è un calcio finto, un calcio che si avvicina al wrestling americano, ovvero una fiction, sicuramente un grande spettacolo pirotecnico, gadgets, televisioni che comprano e pagano diritti per la visione, storie accattivanti, luci colorate, storie ben raccontate e romanzate, veline, eroi costruiti ad hoc (totti è l’esempio tipico), ma sempre tutto FINTO, e studiato a tavolino, alla faccia del senso dello sport, di noi tifosi, appassionati, che da sempre ci mettono il cuore, che si emozionano, che rivivono le gioie di quando tra bambini giocavamo tra di noi nel cortile del rione, alla felicità che provavamo quando segnavamo un goal.
Da adulti questa stessa passione, pur se compressa dalle problematiche del mondo dei grandi, ci fa rivivere quel sogno che gira intorno a quel pallone, quel pallone che tanto ci affascinava e rendeva orgogliosi e felici quando ce lo regalavano.
Ho vissuto l’epoca del calcio scommesse, la calciopoli moggiana, situazioni in cui era a me già evidente, prima che il tutto fosse ufficializzato, che molte partite erano condizionate, ma era pur sempre opera di qualche corruttore che operava per suo tornaconto.
Ho ingoiato lo scudetto farsa del Milan del 1999, con risultati nelle ultime 5 giornate a dir poco allucinanti, con un Milan che lo stesso Berlusconi non amava, eppure dopo quella delusione ho continuato ad abbonarmi alle pay-tv, credere allo sport, credere che alla fine il calcio come fenomeno umano non fosse perfetto, e che avesse, per l’appunto, le imperfezioni dei fenomeni umani, ma oggi è diverso, oggi è un sistema, un sistema mediatico che per l’appunto ha voluto trasformare un calcio sport umano, ad un calcio show, uno spettacolo mediatico accattivante, un prodotto mediatico da vendere da esportare, come più volte ribadito chiaramente da de laurentis, dove i valori sportivi, le favole di “Davide contro Golia” non devono esistere più, DEVE ESISTERE il prodotto vendibile, e quindi oggi non è pilotato dal “grande vecchio”, io non credo al singolo corruttore, credo ad un sistema che CONDIZIONA i comportamenti, così come li condiziona la pubblicità, il bombardamento mediatico, il parlare sempre degli stessi personaggi, delle stesse squadre alla fine arrivino a buon fine….CONDIZIONARE gli uomini, gli arbitri.
Un calcio show, fiction dove conta solo il bacino d'utenza, in quanto fonte di guadagno, unica vera regola.
Lazio-Juventus del 2 maggio è stata una farsa, come una farsa sono stati gli ultimi derby, milan bologna, bari roma, con i commentatori che fanno finta che nulla succeda.
Giornalisti asserviti totalmente ai poteri forti, una volte esisteva l’ascoli di Mazzone che batteva il milan, la legge del partenio, ora tutto questo non deve avvenire perché chi deve vincere devono essere sempre gli stessi, e soprattutto i soldi devono andare sempre agli stessi, alle stesse banche
Un CALCIO FINTO fatto solo per vendere, un calcio-wrestling, UNO SHOW e NON UNO SPORT, condizionato dai procuratori, dalle televisioni, dalle BANCHE, questo è quello che oggi il tifoso deve accettare…..ma questo non è più sport, questa è finzione, tenetevelo, da me non avrete più un soldo, per farse come quelle cui sto assistendo quest’anno, rigori assegnati alla roma ogni partita scientificamente per portarla al quarto posto, affinchè qualcuno possa recuperare quanti più soldi possibili per rientrare dai crediti, e lo sappiamo tutti.
Io ho chiuso, deluso, delusissimo SOPRATTUTTO PER NON POTER TRASMETTERE ALLE MIE FIGLIE QUESTA PASSIONE, UNA PASSIONE CHE MI PORTERO’ DENTRO, ma una passione per la quale non caccerò più un soldo, sperando che altri seguano il mio esempio: nessuna pay-tv, nessun quotidiano o giornale sportivo, le fesserie cantatevele da soli.
Continuerò ad amare la mia Lazio, vittima sacrificale, ancora una volta, di questo sistema farsa, ma io per questo calcio non darò più un centesimo.
Io ho chiuso.
Spero che molti tifosi capiscano questo, e rifiutino questo modello di calcio, NON PAGANDO PIU’ un euro, è l’unica arma che abbiamo.
Io non pagherò più.
Massimiliano, un amante del calcio deluso.

Io al calcio gli do 5 euro l'anno, é il minimo che devo pagare su betwin e mi vedo tutto il campionato...

[Il frigorifero]

Se l'andazzo è questo, non sarai l'unico. La gente che ama il calcio è delusa. Oggi guardo le partite con gli stessi occhi con cui un bimbo guarda gli incontri di wrestling, e cioè sapendo già cosa sta per succedere. E' tutto finto e non capisco perchè noi tifosi non abbiamo il diritto di goderci uno sport pulito. In cui chi merita, vince. E basta. Eppure è con i soldi nostri che si arricchiscono, o no?