Autore Topic: STEAUA - SS. LAZIO Europa League  (Letto 6484 volte)

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Offline Jim Bowie

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Re:STEAUA - SS. LAZIO Europa League
« Risposta #60 : Giovedì 15 Febbraio 2018, 17:53:22 »
Interessante intervista ad Hagi che spiega bene ciò a cui andremo incontro questa sera...

Ocio!


(corsport 15.02.2018)

Parla l’ex Maradona dei Carpazi, ancora oggi il Re indiscusso del calcio romeno. Lui che ai biancocelesti segnò un gol di testa ora avverte

MITO HAGI: «INCREDIBILE LAZIO NON ILLUDERTI...»

«La squadra di Inzaghi sta facendo cose eccezionali ma questa Steaua esperta può battere i più forti»

(di F. Patania)

Disegnava traiettorie imprendibili con il suo magico sinistro. Ora produce calcio. Pensa, dirige e allena. Lavora a Costanza, la sua città, sulle rive del Mar Nero, un’ora e mezzo da Bucarest. George Hagi, un’icona in Romania, ha fondato il Viitorul nel 2009 e in otto anni lo ha portato ai vertici, vincendo il titolo. Lo scudetto è un orgoglio perché lo ha conquistato con una squadra imbottita di giovani e un’età media di soli 21 anni, la più bassa in tutta Europa tra i club campioni nazionali nella passata stagione. Il miracolo si spiega con l’organizzazione del settore giovanile. Nella Steaua, che stasera affronterà la Lazio in Europa League, ci sono ben cinque giocatori usciti e tirati su dall’Accademia di Hagi. L’ex numero 10 sta restituendo alla sua terra il talento ricevuto da madre natura. E ieri ha messo in guardia Inzaghi, accettando di raccontarci virtù e segreti della Steaua.
 
 
Buongiorno Hagi, come va con il Viitorul?
«Bene, siamo in crescita, ho creato una squadra di giovani, lavoriamo per dare l’opportunità, è questa la mentalità. L’anno scorso abbiamo realizzato una grande sorpresa, vincendo lo scudetto, ora lottiamo per entrare tra le prime sei e nei play off».
 
E’ bello allenare ed essere anche il proprietario del club?
«Non mi piace dire “sono il proprietario”, sono qui per quello che amo nella mia vita, cioè il calcio. Cerco di formare, di allenare. Ci sono cento persone in società, ognuno ha il proprio compito, non puoi lavorare da solo. La strategia passa attraverso la mia persona, ma sappiamo tutti qual è il nostro target, l’obiettivo. Sinora ci siamo riusciti alla grande. Abbiamo creato la miglior accademia della Romania, 35 giocatori su 100 dalla nazionale maggiore alle giovanili provengono dal nostro club. La prima squadra ha vinto il titolo con il 72% della rosa uscita dal vivaio. Tutto realizzato in otto anni, è stato fatto un bel lavoro».

 Meglio vincere titoli o lanciare i giovani?
«Amo il calcio, era mio dovere creare un’accademia in Romania e dare un’opportunità ai giovani della mia città. E’ bello investire sui ragazzi. Però mi piace anche vincere, è stata la mia carriera. Ora alleno, un giorno farò il passo per proseguire solo come manager».
 
Intanto avete vinto mettendo dietro la Steaua, una squadra costata 10 milioni in confronto ai 60 mila euro del Viitorul...
«La Steaua è un club più forte e ora è tornato a star bene dal punto di vista economico, comprano i migliori giocatori, come se fossero la Juve della Romania. Cinque o sei giocatori della Steaua sono cresciuti nella mia Accademia. Tanase e Balasa, i due capitani, vengono dal Viitorul. Ce ne sono altri (Coman, Benzar, Nedelcu, ndr). Lo stesso accade nel Cluj, prima in classifica, e nel Craiova. I giocatori più forti vengono da Costanza. Stiamo dando un’impronta, siamo il club più giovane di Romania e l’unica squadra d’Europa ad aver vinto uno scudetto con un’età media media di 21 anni. I nostri under 19 hanno giocato la Youth League arrivando sino ai quarti di finale, persi con il Porto. Di questo futuro sono orgoglioso».
 
Com’è nato il miracolo dell’Accademia?
«Perché abbiamo investito, abbiamo un bel budget destinato al vivaio. Dai 7 ai 12 anni puntiamo sui ragazzi di Costanza, dai 13-18 anni li prendiamo in tutta la Romania. Crescono con noi, vanno a scuola, c’è qualità negli istruttori, un bel progetto tecnico».
 
Oggi, se dovesse consigliare un giovane romeno a un club italiano, chi indicherebbe?
«Non posso fare nomi, sarebbe un errore, ce ne sono tanti. Qui spesso mi chiedono quando scoprirò un altro Hagi. Solo il tempo, dico, darà la risposta. Verrà il giorno in cui ne vedrete uno anche in Italia».

Uno poteva essere suo figlio Ianis, perché non è andata bene alla Fiorentina?
«Non voglio parlarne ogni giorno, non mi interessa la polemica. Ianis ha giocato in serie A da noi a 16 anni e mezzo, arrivando a essere considerato tra i primi cento giovani del mondo. Penso abbia talento, credo farà una bella strada, da grande numero 10, poi vedremo. Non entro nei pensieri di un altro club, sono dispiaciuto perché la Fiorentina non gli ha dato un’opportunità, eppure lo avevano preso per questo. Si è allenato un anno e mezzo con i viola. Non è vero che Ianis aveva fretta, come ha detto Pioli. Ha giocato con i grandi pur avendo il difetto del fisico, ma il calcio si gioca con la testa. Prima viene la testa, poi la tecnica, terzo fattore è il fisico. Ianis la testa ce l’ha, la tecnica anche, il fisico dicevano sarebbe migliorato con due-tre mesi di lavoro, lo ha fatto, ma in un anno e mezzo non ha mai giocato».
 
Ci racconti la Steaua. Turno semplice o complicato per la Lazio di Inzaghi?
«La Steaua possiede una grande esperienza, ci sono giocatori che hanno partite con la nazionale e in Europa. Hanno passato il turno vincendo il girone, hanno una bella rosa. Non la trattate come una partita facile per la Lazio, non sarà semplice per Inzaghi. Nel calcio bisogna crederci, io dico che la Steaua può farcela, ma non dovrà sbagliare niente. Sono due partite, la prima a Bucarest. Vediamo. Considero aperta la qualificazione».
 
Quali sono i pregi della squadra di Dica?
«Hanno talento ed esperienza, sanno gestire queste partite. La Lazio possiede un valore complessivo più alto e grande personalità, ma la Steaua se indovina una bella giornata è difficile da contenere. Ci sono diversi talenti in attacco».
 
Quali sono i difetti della Steaua?
«Non lo dico, altrimenti si arrabbiano con me... Bisogna vedere se lo capisce Inzaghi».
 
Radu è tornato al top con la Lazio. Che ne pensa?
«Grande giocatore, ho rispetto per Stefan. Mi dispiace non abbia più giocato per la Romania, lo meritava, ha tanta qualità, si è fatto rispettare all’estero. E’ un grande peccato averlo perso. Tornerà? Non lo so, domandate a lui oppure al nostro ct».
 
Torniamo al passato da calciatore. Che ricordi ha della sua esperienza a Brescia?
«All’epoca era il campionato più bello del mondo, ho avuto il piacere di giocare in Italia. Bisogna studiare, preparare bene una partita. Questa è la differenza. In Spagna ho imparato il gioco più tecnico, creativo. Il calcio italiano è votato al contrasto, alla tattica, da voi ho imparato quanto conta guardare l’avversario. Siamo importanti noi, ma anche quelli che ti giocano contro. Ho vissuto bene quel periodo, dal Brescia andai a giocare un grande Mondiale e poi passai al Barcellona».
 
Il gol più bello della vita?
«Alla Lazio segnai di testa, stranissimo, non era la mia specialità. Pensando alla mia carriera è difficile rimanere con il ricordo di un solo gol, ne ho segnati tanti... Lascio a voi la scelta del più bello. Posso dire di aver realizzato il 70 per cento dei miei gol da fuori area, tiravo dai 25-30 metri».

Quando la chiamavano il Maradona dei Carpazi era orgoglioso o le dava fastidio?
«Non scherziamo, mi faceva piacere. Ho conosciuto bene Diego, ho avuto la possibilità di sfidarlo e di giocarci contro. Era il più grande».
 
Sarebbe stato ancora più bello per la sua Romania nel 1994 batterlo sul campo? Maradona era appena stato sospeso per il caso doping.
«Sarebbe stato meglio se avesse giocato quella partita, ma noi eravamo fortissimi e penso avremmo vinto lo stesso. Con l’Argentina a Napoli, al Mondiale del ‘90, avevamo pareggiato 1-1. Nel ‘94 eravamo ancora più forti e l’abbiamo dimostrato. Peccato per i quarti persi con la Svezia, ma agli ottavi avremmo vinto anche con Maradona in campo».
 
Per concludere cosa pensa della Lazio?
«Considerando il budget, ridotto rispetto alle grandi del calcio italiano, stanno facendo cose incredibili. Due anni fa, prima che arrivasse Inzaghi, c’era una brutta atmosfera tra il presidente e i tifosi. Negli ultimi due anni la società ha indovinato tutto e sta andando fortissimo. Immobile è un grande attaccante, penso anche agli altri. Ci sono dei giovani di grande classe, mi piace molto Strakosha, il portiere. La Lazio sta andando forte e ha un bel futuro davanti».
Ma che spiega di questa sera? Niente
Dice che sono esperti e devono fare la partita perfetta, ma che comunque la Lazio ha un tasso tecnico superiore.
Dice, udite udite, che la qualificazione si gioca su due partite, menomale che ce lo ha detto lui.
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Offline zorba

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Re:STEAUA - SS. LAZIO Europa League
« Risposta #61 : Giovedì 15 Febbraio 2018, 18:01:02 »
Ma che spiega di questa sera? Niente
Dice che sono esperti e devono fare la partita perfetta, ma che comunque la Lazio ha un tasso tecnico superiore.
Dice, udite udite, che la qualificazione si gioca su due partite, menomale che ce lo ha detto lui.

Carissimo Jim, mi riferivo al fatto che alcuni elementi della FCSB provengono dalla "accademia" dello stesso Hagi e che sono giovani piuttosto talentuosi, almeno a suo dire.

Vabbé la storiella dell'oste e del vino, però intendevo dire che i nostri non devono aspettarsi di affrontare una "passeggiata di salute" perché ci sarà soprattutto da correre parecchio questa sera (e ultimamente la nostra squadra, sotto questo aspetto, è un tantino con la spia della riserva accesa...).

 8)
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Wasicu

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Re:STEAUA - SS. LAZIO Europa League
« Risposta #62 : Giovedì 15 Febbraio 2018, 18:25:40 »
Carissimo Jim, mi riferivo al fatto che alcuni elementi della FCSB provengono dalla "accademia" dello stesso Hagi e che sono giovani piuttosto talentuosi, almeno a suo dire.

Vabbé la storiella dell'oste e del vino, però intendevo dire che i nostri non devono aspettarsi di affrontare una "passeggiata di salute" perché ci sarà soprattutto da correre parecchio questa sera (e ultimamente la nostra squadra, sotto questo aspetto, è un tantino con la spia della riserva accesa...).


La competizione e' Europea, si gioca fuori casa, .. non capisco questo ottimismo che si legge
in quasi tutti i messaggi, e' una finzione o cosa   ??   Qui bisogna stare attenti anche perche'
la formazione nostra non e' delle migliori possibili ... 

Anselazio

Re:STEAUA - SS. LAZIO Europa League
« Risposta #63 : Giovedì 15 Febbraio 2018, 20:17:29 »


Formazione ufficiale:

LAZIO (3-5-2) - Strakosha; Bastos, Luiz Felipe, Caceres; Basta, Murgia, Leiva, Milinkovic, Lukaku; Nani; Caicedo. A disp. Guerrieri, Wallace, Radu, Lulic, Patric, Felipe Anderson, Immobile. All. Inzaghi.


Dai Simone!!!

Offline SAV

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Re:STEAUA - SS. LAZIO Europa League
« Risposta #64 : Giovedì 15 Febbraio 2018, 20:50:25 »


Stadio pazzesco!


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Offline SAV

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Re:STEAUA - SS. LAZIO Europa League
« Risposta #65 : Giovedì 15 Febbraio 2018, 20:52:54 »


Ecco i nostri ragazzi che si riscaldano ⚪️


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Offline Karmilla

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Re:STEAUA - SS. LAZIO Europa League
« Risposta #66 : Giovedì 15 Febbraio 2018, 21:03:15 »
Che spettacolo! Lo stadio sembra davvero di alto livello! Buona partita Sav!


 :avanti: :avanti: :avanti:
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Pomata

Re:STEAUA - SS. LAZIO Europa League
« Risposta #67 : Giovedì 15 Febbraio 2018, 23:03:19 »
A poma'. Han perso dal Lugano.
In casa...
Ma de che stiamo a parla'

Na passeggiata de salute eh?