Autore Topic: Quella settimana Santa del 1973....prima della partita del Secolo....  (Letto 599 volte)

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Faber67

Cari amici Laziali, ripercorriamo insieme la Settimana Santa del 1973 prima di quella che fino ad allora fu definita "la partita del Secolo" contro il Milan. Ricordiamo la classifica prima di quella gara: Milan punti 39, Lazio 37....
Da oggi per tutta la settimana rivisitiamo l' attesa di quella gara dalle pagine della stampa riprese da www.Laziowiki.org


16 APRILE 1973
Da Roma:
A Roma è scoppiata la «febbre del Mllan». Tutti ne parlano. I tifosi laziali tirano nel discorso anche gli indifferenti e forse gli stessi «nemici» romanisti, per cui in ogni circolo, in ogni caffè, sul tram, sugli autobus e sulla metropolitana fa argomento solamente Lazio-Milan. La partita del Sabato Santo. I discorsi sono un misto di speranza e di timore; si crede nella freschezza del biancoazzurri, si paventa la caparbia esperienza del rossoneri. Tutti sono d'accordo: il pareggio non serve alla Lazio. La Lazio «deve» vincere. Che sia il «match dell'anno» lo conferma l'affannosa ricerca del biglietti d'ingresso. I prezzi sono altissimi. Si parte dalle 10.400 lire per le tribune per scendere sino alle 2.500 per un popolare di curva. Siamo sul limite del sopportabile.
Ma nonostante le proteste, si prevede il tutto esaurito entro domani sera al più tardi. Oggi (primo giorno) sono stati venduti biglietti per sessanta milioni. Si preannuncia il record assoluto di 210 milioni d'incasso. Nel bel mezzo di questa spasmodica attesa fa tenerezza vedere l'opera incessante di Maestrelli che tende a sdrammatizzare tutto e tutti. Il trainer dei blancoazzurri ostenta un sorriso serafico quando dice: «Per la Lazio sarà una partita come tutte le altre». Poi di fronte allo scetticismo del suol interlocutori, Tommaso Maestrelli aggiunge: «Certo la posta è alta, ma noi giocheremo tranquilli. Il risultato è importante, ma noi della Lazio abbiamo già vinto il nostro campionato. Non possiamo pretendere di ostacolare ililan. Il secondo posto ci basta, è pi che sufficiente, va oltre i nostri programmi».
L'Intendimento di Maestrelli è chiaro: vuol riportare un po' di serenità tra isuoi giocatori, apparsi già domenica contro la Samp svagati e nervosi allo stesso tempo. Si tratta di vera crisi psicologica? Il tabellone luminoso dell' Olimpico» riportando le vicende di San Siro, il gol di Brugnera e il susseguente pareggio di Rivera deve avere scosso i nervi di molti laziali. Cosi Maestrelli giustifica la scarsa vena di alcuni uomini come Re Cecconi e Chinaglla, Frustalupi e Martini. Wilson no. Wilson è stato sempre freddo e ragionatore come si addice a un capitano coraggioso. Maestrelli vuol evitare un aggravarsi del fenomeno e cerca di riportare la calma.
Per questo non cambia programma e non intende anticipare il ritiro prepartita. Parlare con Maestrelli di tattica o di previsioni è assolutamente inutile. Il trainer evita il discorso, e non accetta neppure l'argomento delle marcature. Incontrando il Milan, a tutti gli allenatori si presenta il problema di controllare Rivera, che è la vera fonte del gioco milanese. Maestrelli a San Siro aveva affidato la custodia di Rivera a Nanni. E' stato un piccolo disastro. Chiediamo all'interessato cosa ne pensa di una possibile conferma dell'incarico. Nanni risponde: «Non ne sarei entusiasta. Giocare su Rivera vuol dire rinunciare a tutto per seguire sempre e comunque l'avversarlo. Non credo che Maestrelli mi riaffidi l'onere di marcare Rivera. Noi dobbiamo vincere, ed io ritengo di essere assai più utile all'attacco».
Da Milano:
« L'unica paura che ho della Lazio è... il ginocchio di Benetti». Questo il Nereo Rocco del lunedì: volto riposato, elegante, nuovamente frizzante, la battuta facile degna del suo humour. I guai di ieri sembrano dimenticati. Alla prima battuta ne segue un'altra: « Tanto a Roma facciamo 1-1, perché dovrei preoccuparmi?». E l'allenatore ride soddisfatto. Ieri non aveva parlato perché infastidito dalle dichiarazioni di Zignoli che se l'era presa per la esclusione. Si era sentito tradito un po' dal giocatore che aveva polemizzato in un momento così delicato per il Milan. Zignoli probabilmente sarà multato di centomila lire ma l'episodio è già circoscritto. Oggi quindi si sbottona: Nereo Rocco è fatto così, prendere o lasciare. « Ho incominciato già a pensare alla Lazio » riprende Rocco facendosi improvvisamente serio. « Ma che cosa dovrei dire. Paroloni? Inventare qualche slogan? A Roma farà caldo, ragazzi: non sarò certo io ad attizzare il fuoco subito, al lunedi ».
Ma poi il discorso scivola inevitabilmente sulla grande paura di ieri e sull'arbitro e su certi apprezzamenti di Fraizzoli sui rigori concessi al Milan. Rocco dice: « Non ho capito bene dove vuole arrivare Fraizzoli, non so cosa vogliono da noi questi cugini "fuoco e fiamme". Io cerco sempre di evitare con cura di mettere il naso in casa d'altri — Certo che sull'uno a zero si era messa male... «Io dico che ci è andata bene. In contropiede potevamo prenderne altri due di gol. Ma non lo facevo per raccontarvi storie se alla vigilia avevo dichiarato che il Cagliari poteva crearci del fastidi. Manco a farlo apposta avevo centrato in pieno l'argomento.
Il Milan aveva stravinto sette giorni fa a Genova incantando per la freschezza psico-fisica, la spigliatezza della manovra, la facilità disarmante con la quale i suoi attaccanti si portavano in zona tiro e coglievano il bersaglio. Il trionfo contro la Sampdoria rendeva l'ambiente euforico e ottimista. Ma l'ottima prestazione non si ripeteva mercoledì contro lo Sparta Praga: anzi il Milan soffriva oltre ogni dire prima di cogliere con Chiarugi uno striminzito successo. Poteva essere una serataccia ma ecco che il fatto si ripete contro il Cagliari. Suona quindi il campanello d'allarme per i rossoneri. Che il Milan abbia toccato a Genova l'apogeo di un periodo di forma brillantissima? Difficile diagnosticare con esattezza.
La miglior risposta sarà la partitissima con la Lazio a fornirla. A Roma il Milan non può fallire. la caso, contrario comprometterebbe im campionato che sinora ha controllato con disinvolta autorità. Lo stesso Rocco ritiene decisivo lo scontro con gli uomini di Maestrelli: « Se non perdiamo sabato lo scudetto è nostro ». — Non ritiene la Juventus nuovamente in corsa? « Con quattro punti di vantaggio credo di star un pochino meglio del mio amico Vycpalek..». — Maestrelli dice che sarà una bella partita... « Mi andrebbe bene anche brutta ma che vincesse il Milan » risponde Rocco ridendo. Domani il Mllan parte per Foligno dove mercoledì disputerà un incontro amichevole. Rocco stamane ha ricevuto buone notizie da Benetti in via di miglioramento. Ma prima di poter stabilire se Romeo potrà scendere in campo nell'incontro che vale lo scudetto occorrerà aspettare sino a giovedì o venerdì. I medici sono ottimisti, Rocco spera. A Foligno fra i molti rincalzi che manderà In campo il tecnico osserverà con occhio particolare il rientrante Turone per il quale oggi ha speso parole di elogio. Con la Lazio, Sogliano dovrebbe comunque essere disponibile. Per Prati e Sabadini invece la ripresa si preannuncia piuttosto lenta.