Autore Topic: Se mercoledì fumata bianca, in primavera avremo legge sugli stadi  (Letto 2750 volte)

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jumpingjackflash

Re:Se mercoledì fumata bianca, in primavera avremo legge sugli stadi
« Risposta #20 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 10:40:31 »
si vede che arrivano l'ammaracani, eh?
aviano, sigonella, trigoria
YANKEE GO HOME!!!!

Boks XV

Re:Se mercoledì fumata bianca, in primavera avremo legge sugli stadi
« Risposta #21 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 10:50:16 »
Andreotti è tifoso d'a magggica però quando la lazio si trovò sull'orlo del fallimento e nessuno voleva prenderla lui obbligò un imprenditore romanista (Bocchi) a correre in soccorso. e il suo aiuto fu fondamentale. Se la Lazio c'è ancora lo dobbiamo anche a Andreotti.

e, se proprio dobbiamo dirla tutta sugli aiuti romanisti alla Lazio, non fosse stato per la pressione di Storace* mai e poi mai Lotito aveva per la mente di prendere la Lazio.
forse, chissà, ci sarebbe stato un Tulli (brr...) o un qualche altro buiaccaro disposto a prenderci dopo il lodo Petrucci ma se la Lazio è ancora S.S.Lazio 1900 lo dobbiamo all'insistenza...lotitiana dell'ex presidente della Regione. voleva che fosse Lotito e senza ricorso al lodo (che, per il vero, non è mai passato per la capa del Presidente).
sappiamo quindi chi ringraziare o, dipende dai punti di vista, maledire.  :P

*mia moglie era una componente della segreteria di Storace, quindi quella fase l'ho vissuta day by day.

Offline MarcheseMCM

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Re:Se mercoledì fumata bianca, in primavera avremo legge sugli stadi
« Risposta #22 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 12:19:49 »
A me non dispiacerebbe uno stadio nostro dove poter vedere bene la partita visto che dalla Curva dell'olimpico la partita si immagina, sopratutto da quando hanno messo quei cavolo di cartelloni publicitari fosforescenti che fanno sparire il pallone, però l'unica cosa che non mi piacerebbe è uno stadio fuori dalla Città, parecchia gente già vuole farci fuori da Roma e facendo uno stadio fuori porta gli faremmo un favore.

Offline WBB

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Re:Se mercoledì fumata bianca, in primavera avremo legge sugli stadi
« Risposta #23 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 13:42:01 »
x Giango: il PRG non prevede nessuno stadio nel comune di Roma, quindi? è ovvio che si debba andare in deroga, ma ciò è possibile solo dove urbanisticamente la cosa è realizzabile. Nell'area da me preferita (Magliana fuori GRA) ci sono già tutte le infrastrutture, mancherebbero da costruire svincoli e stazioni, non proprio un impegno impossibile per chi costruisce.
Alla Tiberina invece te ce 'ngorghi pure se vai in bicicletta, non è cosa.
Perché Gyro non esplicita quali sarebbero le 5 aree papabili?
Escludere la porcheria della Tiberina dalle alternative, già dall'inizio, contribuirebbe a fare chiarezza.
trigoria delenda est

Offline LaLazioMia

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Re:Se mercoledì fumata bianca, in primavera avremo legge sugli stadi
« Risposta #24 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 13:52:26 »
L'area piu' papabile è Tor Vergata , poi c'è la Bufalotta. Due posti gia' abbastanza incasinati,senza stazioni ferroviarie e con vicinanza raccordo, come la Tiberina, tra raccordo e Roma-Firenze.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline fish_mark

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Re:Se mercoledì fumata bianca, in primavera avremo legge sugli stadi
« Risposta #25 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 13:56:46 »
x Giango: il PRG non prevede nessuno stadio nel comune di Roma, quindi? è ovvio che si debba andare in deroga, ma ciò è possibile solo dove urbanisticamente la cosa è realizzabile. Nell'area da me preferita (Magliana fuori GRA) ci sono già tutte le infrastrutture, mancherebbero da costruire svincoli e stazioni, non proprio un impegno impossibile per chi costruisce.
Alla Tiberina invece te ce 'ngorghi pure se vai in bicicletta, non è cosa.
Perché Gyro non esplicita quali sarebbero le 5 aree papabili?
Escludere la porcheria della Tiberina dalle alternative, già dall'inizio, contribuirebbe a fare chiarezza.

Nel corso di una intervista radiofonica dell'altro ieri sera il Gyro fa insistentemente capire che un'area papabile per uno stadio - Roma o Lazio poco importa - sia quella di Tor Vergata.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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jumpingjackflash

Re:Se mercoledì fumata bianca, in primavera avremo legge sugli stadi
« Risposta #26 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 14:04:48 »
io dico la mia. Fino a che non si troverà qualcuno alla broma che possa acquistare il terreno visto che la assantybailor non può, non ci saranno proposte. Dopo sarà un florilegio dando ovviamente la prima scelta a loro.

segnatevelo.

Offline lollapalooza

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Re:Se mercoledì fumata bianca, in primavera avremo legge sugli stadi
« Risposta #27 : Mercoledì 30 Marzo 2011, 14:39:51 »
Lo metto qui che mi sembra più o meno in topic:



fonte


bak

Re:Se mercoledì fumata bianca, in primavera avremo legge sugli stadi
« Risposta #28 : Giovedì 31 Marzo 2011, 09:08:08 »
Nuovo Filadelfia e area commerciale Ma il Toro non trova chi lo compra

Il progetto del nuovo stadio Filadelfia presentato ieri
Stadi di proprietà, l'anomalia granata. «Manca l'utilizzatore finale» ironizza Chiamparino.

GIANLUCA ODDENINO

TORINO
«A Torino e al Toro c'è tutto, manca solo l'utilizzatore finale». La battuta del sindaco Sergio Chiamparino strappa una risata agrodolce ma fotografa l'assurda anomalia granata. Ovvero quella di una realtà con una società calcistica in vendita, una città che offre impianti sportivi di primo livello e una tifoseria che aspetta un nuovo presidente, senza però che all'orizzonte si affacci un investitore o un imprenditore capace di rilanciare il Toro attraverso la nascente cittadella granata. In altre piazze ci sono presidenti che cercano aree per stadi di proprietà e attività collaterali ma non le trovano e litigano con le istituzioni. Come la Fiorentina dei fratelli Della Valle oppure la Lazio di Lotito, fino al DiBenedetto che appena arrivato in Italia entra in polemica col Coni per lo stadio Olimpico di Roma. A Torino è l'opposto, anche se l'esempio della Juve conferma che investire si può.

«L'importante - spiega Alberto Rolla, architetto torinese e torinista che ha progettato la futura casa bianconera - è che si tenga conto di tre aspetti fondamentali: il bilancio societario, cioè la possibilità di spendere notevoli risorse finanziarie in uno stadio; la gestione futura degli impianti, visto che un impianto se non ha attrattive resta aperto 20 giorni all'anno; e il progetto a lungo termine, con uno spettro temporale di 10-15 anni almeno. Altrimenti è come ricevere un castello in eredità ma non sapere cosa farne e così restare schiacciati dai costi».

Torino presto avrà un nuovo sindaco ma neanche questo aspetto ha smosso potenziali investitori attorno al Toro. La città, in ogni caso, mantiene la filosofia delle «due squadre in due stadi» e per rendere appetibile l'Olimpico ha previsto una variante al piano regolatore che prevede 9.000 mq edificabili per un albergo in via Filadelfia e spazi commerciali in corso Sebastopoli. In più c'è la possibilità di costruire campi da calcio per le giovanili nella limitrofa area ex Combi e partecipare alla ricostruzione del Filadelfia con 4mila mq di commerciale.

Urbano Cairo prima di Natale studiò un progetto di fattibilità, che non ha stracciato. «Il mio pensiero resta valido - dice il presidente granata - e la mia presenza in Comune la scorsa settimana per il Fila non era scontata e qualcosa significa. Io per primo aspetto di capire cosa accadrà, visto che ho deciso di lasciare a fine stagione, ma non sto latitando». Il potenziale interesse viene confermato da Chiamparino. «Con Cairo ho parlato anche di recente - analizza il sindaco - e non mi sembrava indisponibile a ragionarci. Poi è chiaro che queste sono decisioni impegnative e c'è un rapporto stretto tra rendimento della squadra e investimento. Un appeal che vale anche per un futuro presidente. Quello che riduce le probabilità su Torino, invece, è la struttura economica della città che è concentrata sulla meccanica: qui gli imprenditori sono molto esposti alla concorrenza e quindi le risorse vengono concentrate sul prodotto e non sulla comunicazione, che passa anche attraverso una società di calcio con i suoi business».

Se i tifosi invocano una multinazionale estera per il Toro come la Red Bull, un motivo ci sarà. «Loro sarebbero perfetti per questo tipo di progetto con gli stadi chiavi in mano e i loro piani di marketing - conferma l'architetto Rolla -, anche perché io non credo che la cittadella granata frutti guadagno. Quella è un'area satura a livello di esercizi commerciali, nella pancia dell'Olimpico non si possono inserire attività e difficilmente qualcuno costruirà l'albergo vicino allo stadio. Lo stadio di proprietà è un patrimonio per una società ma bisogna saper fare i calcoli giusti».

lastampa.it