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il calcetto di Radu potrebbe essere considerato “non atto violento”: la prova tv sarebbe inammissibile. Solo multa a Totti per il gesto dei pollici ROMA, 20 aprile - Non dovrebbero esserci stangate in vista, legate al derby di Roma di domenica pomeriggio. Qualcosa di più di una semplice sensazione, legata anche al fatto che, nel parapiglia generale di fine partita, erano tutti a dividersi, tutti a spintonarsi per placare gli animi, ma oltre non si è andati. Insomma, c’è stata tanta tensione ma nessun fatto grave o violento. E tale dovrebbe risultare, alla fine, anche il calcetto (o il tentativo di.... per la giustizia sportiva la differenza è davvero minima) di Radu a Perrotta, mentre quest’ultimo correva a festeggiare verso la la sua panchina. Fosse considerato, dalla prova tv, un atto violento, Radu rischierebbe tre giornate. Più verosimile venga derubricato ad un deprecabile e censurabile gesto dettato dal nervosismo, che non ha causato peraltro alcun danno a Perrotta (tanto che è Brighi che se ne accorge per primo).
NIENTE SQUALIFICA PER TOTTI - Nessuna squalifica anche per Francesco Totti per il gesto del "pollice verso" (e lo faceva mentre andava verso la Curva Sud), né per altre "mimiche": in questo caso è presumibile prevedere una forte ammenda pecuniaria. Molto, comunque, dipenderà da quello che avranno scritto l’arbitro Tagliavento e i due assistenti (Calcagno e Maggiani) nei loro referti. Poco delle eventuali intemperanze negli spogliatoi, qualcosa di quello che hanno visto in campo nel concitato finale (compresa una pallonata tirata di rabbia nel mucchione e che potrebbe portare ad una squalifica).
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