Eccoci!
Nel senso che qui siam! Pronti alla pugna!
Qual sarà il nemico da abbattere nell’odierno die? Tal Cesena? Ebben, siam pronti.
Ok, lo spirto patriottico di questa special settimana pare invadermi un po’ troppo.
Giusto un’anticchia.
Ma eccoci, ordunque.
Io, ma mica solo io, perché giusto ‘na mezz’oretta prima che incominci la partita me sonano ar campanello del citofono, e di conseguenza sale tal, da noi tutti assai amato, Giglic, di crostatine deliziose e Sezzesi munito.
Com’è, come non è, mettiamo su il caffè.
E, ovviamente, appicciamo pure la tv e ci cucchiamo le solite sciocche riprese negli spogliatoi.
Tra aggiùstate e mèttete bene, tra commentà le brillantine varie sulle chiome dei “protagonisti” (esagero, lo so da me) comincia la partita e manco amo finito de capì chi c’è e chi non c’è che...
Zaratello la butta dentro! Goal bellissimo!
Uno a Zero!‘Na cosa che ti viene da pensare e da dire (e infatti Giglic ed io l’abbiamo detto) “
ma, caro mister Reja, a parte li mejomorti, ma lo vedi sì o no come devi da lasciar giocare sto ragazzo?” ok, non è un riporto testuale ma ce lo so che Giglic mica mi smentisce. I concetti erano questi.
Quando si segna e si va in vantaggio subito, ossia troppo presto, paradossalmente rischi di soffrire.
Che in una partita tipo oggi, con tutto il rispetto per l’avversario – che le squadre avversarie vanno sempre rispettate, a parte una, ovviamente – si potrebbe pure sperare di sentirsi tranquilli.
Ma de chè? Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.
Però, di sicuro, e comunque, meglio così.
‘Nnamo avanti.
I Nostri parono ben messi, coordinati, insomma carucci.
A Giglic scappa un
“dai Gonzy”, che mi conferma ancora una volta di aver creato, mio malgrado, mostri affetti da Ypsilonite (come direbbe la nostre dolce Holly) .
Il quale Gonzy, peraltro, deve essersi fregato gli scarpini ad un operaio dell’ANAS, l’effetto fluorescente è di sicuro il medesimo. Beh, perlomeno non gli acciaccheranno i piedi.
Biava si trova davanti un Cesenese che gli fa muro, ma l’arbitro dice che non è successo niente.
Zarate procura un angolo, ma, Sculli, uffa.
Appunto, inquadrano Scully, che all’inizio della partita aveva la chioma bagnata, ed invece mo’ gli si è asciugata, e così torna a sembrare John Lennon nella copertina del 45 giri di No Reply. Io ce l’ho questo oggetto prezioso, lo faccio vedere pure a Giglic, che mi conferma, commosso, l’azzardo di similitudine che m'è venuto.
Che se Scully capisse davvero a cosa io lo sto, sia pure a brevi accenni emotivi/visivi, paragonando, dovrebbe sentirsi stracoinvolto, strastimolato, stramotivato e così via...
Ma, tant’è, i capelli in testa a volte non bastano. Ed invece io sono una che tende a farci affidamento, nel senso che tendenzialmente amo i capelloni. Ancora non mi spiego la cessione di Sorin, per dire.
Ok, sto diventando pallosa, lo vedo da me.
Torniamo alla mia simil-cronaca: una bella spettacolare ma altrettanto inutile palla a campanile (Charlie Brown, ovviamente).
SpeedyGonzy sta assai ben intenzionato, che poi ottenga poco di concreto, questo è un altro discorso.
Partono in tre dei Nostri, all’attacco, ma conclusione fessacchiotta, faccetta tristanzuola di Zaratello.
Fallaccio dei Cesenesi su Matuz.
Fallaccio pure su Zarate.
Primo piano di Garrido, bellino.
Una nostra azione viene interrotta per preteso fuorigioco, Giglic dice che c’era davvero, ignorando la (mia) fondamentale regola sui fuorigioco, ossia che vanno sempre negati fino alla morte.
Mauri passa a Sculli, angolo, parata mostruosa del Cesenese che sta in porta.
Fine primo tempoSta pubblicità con Neri Marcorè che fa Leonardo è un gioiellino.
Secondo tempoPare sia uscito Bogdani. Dice: e ‘ndove è annato? Mah, saranno affari suoi, no?
Azioni varie dei Nostri, ma senza esito lieto, qualche angolo, e qualche bella parata di Antonioli, che non è che sta cosa sia ‘na vera novità, i portieri delle nostre avversarie diventano sempre dei fenomeni quando giocano contro di Noi.
Dice: e perché? Mah, però e ‘na cosa certa e pure assodata.
Esce Herny, entra Kevin Brocchi.
Dice: e perché è uscito Herny? Mah, sarà mica perché stasera c’ha una cena in una nota churrascaria dove casualmente pure Giglic ed io andremo dopo la partita per incontrarci con un sacco di Bellissima Gente?
Zarate decide di voler provare anche altri sport, e così si fa i cento metri piani rischiando di battere il record mondiale in vigore.
Entra tal Malonga, che mi ricorda quanto sono pallose le canzoni di Paolo Conte.
Dice: ma che sei matta? Può essere. Fatto sta che in genere mi appallano.
Musly fa qualche bella parata. Scully si mette perfino a taccheggiare, ma non lo arresta nessuno.
Escono Due Cesenesi, ne entrano Altridue, Uno dei Quali si chiama Riski.
Jimenez si cucca quarchecosa da Matuz, arriva l’ambulanzina e Giglic, da grande sportivo, dice
“Beh, la macchina della Paideia je po’ pure passa’ sopra”. Mi associo. Perché Noi Laziali siamo fatti così, sportivi e senza rancore.
Azione dei Cesenesi, e Musly si cucca pure un calcio sulla testolina dolce.
Sderenato Gonzy in area, e perfino Di Biagio conferma.
Esce Scaloni entra Willystendardo.
Zaratello continua a fare cose belle, anche un tirissimo fuori di poco. Ha la faccetta triste, però, paro paro ad un ragazzino un po’ incazzatello.
Esce Mauri, entra Kozakkino caro che si dà subito da fare.
Vabbè, praticamente è finita.
Anzi, è proprio finita.
Amo vinto.
Che poteva pure finì tre o quattro a zero per Noi, ma se non cambia qualcosa nella testa del Mister la vedo dura.
Però abbiamo vinto uguale. Ma quanto siamo carucci!
Grazie Lazio mia bella!