Decisivo in Israele, dove sull'1-2 e con Chiellini espulso si stava mettendo male.
Vincitore quasi da solo in Rep. di Macedonia, quando stava prendendo forma una sconfitta forse fatale per il cammino azzurro.
In gol a chiudere la gara interna con l'Albania, e quindi a togliere le castagne dal fuoco martedì sera.
Forse sono mancati i gol "banali" contro il Liechtenstein, ma in quelli che fanno davvero la differenza si è dimostrato decisivo come pochi nella storia recente della Nazionale.
Se andremo ai Mondiali, evitando l' "apocalisse" tavecchiana, meriterà una statua equestre davanti alla sede della Federcalcio.