Già detto altre volte, le partite infrasettimanali sono scomode. Nel senso che manca, o perlomeno non ce n'è quanto ne sevirebbe, il tempo per concentrarsi.
Il tempo però per preparare un risottino me lo sono trovato, milano fa pensare al rsotto, ma il mio di stasera di milanese c’ha solo lo zafferano, datosi che c’ho messo pure salsiccia, ragù bianco di vitellotirato col cipollotto, e a seguire, in cottura, fiori di zucca , radicchio e mozzarella.
Vabbè, m’è parso buono. Così mi dice pure il mio/nostro Bob, che mi si presenta puntuale come una cambiale, ma qui finisce il paragone, perchè le cambiali sanno di sgradevole mentre Bob certo che no, manco a dillo.
Tanto più che, preventivamente informato sul tema risotto, arriva con bottiglia rossa di uno splendido e profumatissimo El Coto Riota 2006 che mi induce a tirare fuori dalla vetrina calici invece dei banali biccheri blu da tutti i giorni.
La partita comincia, anche se noi stiamo ancora finendo di cenare – cena è una parola grossa, datosi che ho fatto solo sto bendetto risotto – e però già ci si rende conto che tra le fila dei milanisti c’è una specie di terrorista, tal Yepes, che il co-sky Carezza dice pure che sarebbe molto amato dalle donne.
Come se alle donne piaccia essere buttate giù per terra da sta specie di energumeno ogni tre minuti, cuccarsi uno spintone ogni due, ed una gomitata in faccia ogni uno.
Sempre sto Carezza si premura di sottolineare che ogni lancio dei milanisti ad Ibraimovich (as usual, schiaffate le hacca dove vi va) vede lo stesso in "posizione regolare", pure se in realtà si tratta di fuorigioco di mezzo metro ed anche più. Un ritornello isopportable.
Il campo di gioco ha da esse ‘na schifezza, che pare che tutti fanno a gara a chi scivola di più. L’unico che ipotizza ed effettua un cambio scarpini è Ibra, anche se il colore, orripilante, ‘na cosa tipo fucsia, che non c’azzecca nulla con i colori di maglia e pantaloncino, resta lo stesso. Insomma , perlomeno, ha provato a cambiare i chiodini.
I Nostri no, e così continuano a fare a scivolarella per tutto il campo, ognidove.
Però Gonzales prova un bel tiro, parato da Abbiati.
A proposito, visto che mi è stato da più parti bocciato il mio “Gonzy” (perfino da mio fratello, sigh) forse, ma dico forse, che mica lo so se mi viene bene, proverò a chiamarlo Speedy, anzi, per semplificare Spidy. Ecco. E non rompete oltre, che Tata, Taty, Tataggy et similia sono assai peggio di Gonzy. Se vi va bene Spidy ok, sennò arrangiatevy.
Lo Yepes di cui parlavo poc’anzi continua imperterrito a fare falli sui nostri, soprattuto su Kozak, lo abbraccia, lo incravatta, lo sgomita, ogni volta sistematicamente protestando lui, irritato forse perché vede che il nostro buon Libor invece sopravvive.
Insomma finisce il primo tempo, con la constatazione di poche se non nessuna cose significative, se non l’invito al tè caldo del Carezza – a quest’ora di sera, così passo la notte co’ l’occhi spalancati, ma questo è scemo o ci fa?
Il secondo tempo inizia con un’azione del milan che scaturice in un doppio palo su un tiro di Ibra.
Se non l’avete visto, riguardatevelo, lo troverete sul tubo.
Io l’ho visto, oserei dirire rivisto. Almeno sette o forse anche otto volte. Anche se in realtà mi bastava la prima.
Per godere. Un po’ meno il mio interno gomito.
Da ragazza giocavo a flipper, i rimbalzi da sponda a sponda, ecco, ‘na cosa così. Solo che a sto giro a Ibra ja detto male, e non ha preso bonus. Ancora interno gomito, ombrello, rischio livido, ma vuoi mettere?
L’illuminatissimo commentatore sky, peraltro, si duole che la Lazio renda poco su calci piazzati… ma chi l’ha visti i calci piazzati se di punizioni ce ne hanno date massimo un paio fino ad ora?
Siccome Yepes non basta pure Oddo, sia pure amico caro nostro, si mette a fare falli brutti.
Inquadrano Abbiati di nuca, e la somiglianza con Fester è impressionante; non che da davanti sia chissà quale bellezza, del resto.
Chssà perché Carezza cambia tono e timbro e volume di voce ogni volta che il milan ha la palla, per poi arrivare ad acuti da Turandot nell’aria “
in questa reggia” se la palla stessa si avvicina a Ibra, peraltro sistematicamente in fuorigioco, ma al contempo, va a capì come, “
in posizione regolare”.I milanisti sempre più fallosi, pare quasi una sfida tra loro e l’arbitro (ciecato), una cosa tipo
“mo’ tiro fuori una bomba a mano, vediamo se l’arbitro mi sanziona” … tranquillo, nun vede.
Esce Spidy, entra Bresciano.
A Radu stellina, sanguina una palpebra, lo fasciano e gli schiaffano pure una retina elasticizzata tipo rollè del pranzo della domenica.
Legrottaglie abbraccia Kozak, ma l’arbitro non vede.
Esce Sculli, entra Mauri.
Poco dopo però succede una cosa che ancora devo capire, scontro tra Legrottaglie e Kozy, fatto sta che il primo cade sanguinante, pressochè immobile. Kozy, secondo me – e pure Bob – l’ha sì e no sfiorato col ginocchio, ma Legrott resta immobile a terra, anzi non immobile, nel senso che lo portano via imbarellato. Diranno poi che si è trattato di in problema “cervicale”.
Fatto sta che Kozy sta dispiaciuto, si scusa mille volte. Boh?
5 minuti di recupero, nei quali succede nulla, a parte un visibilissimo, ma ignorato, labiale di un vaffanculo di Ibra, verso l’arbitro.
Finita.
Ahò, non so voi, ma a me sta bene.
Un punto preso a Milano, con la prima in classifica, con un arbitro con evidenti problemi di vista, col nostro attacco senza Floc e Zarate, con una nostra difesa che ha di fatto fermato Ibra & co.
Dai, vabbene. Certo che sì.
Forza Lazio mia bella.