Bari, bomba carta sotto casa Matarrese
Una esplosione nella notte e un gruppo di persone che hanno gridato e insultato il presidente del Bari, che si appella alle migliori famiglie della città per salvare la squadra: " "Qualcuno ci aiuti, sono pronto a lasciare"
BARI - Paura nella notte per il presidente del Bari, Vincenzo Matarrese e per la sua famiglia. Una bomba carta è esplosa, intorno all'una e mezza di notte, nei pressi dell'abitazione del patron del Bari, alla periferia sud della città. E' stato lo stesso Matarrese a rivelare i particolari dell'episodio, in mattinata, durante la presentazione dei nuovi acquisti del Bari: il romeno Codrea e lo slovacco Kopunec. "Alcuni ubriachi dapprima hanno urlato di tutto nei miei confronti, poi hanno fatto esplodere una bomba carta. Non posso vedere piangere mia moglie per il calcio".
La Digos di Bari nel frattempo ha avviato le indagini per scoprire i responsabili dell'increscioso episodio. "Non lo meritiamo - ha incalzato Vincenzo Matarrese -. Sulle prime stavo mollando tutto, poi la telefonata di un personaggio importante di Bari mi ha stimolato a continuare. La verità è che ho messo in crisi la mia famiglia per il calcio. Negli ultimi anni ci abbiamo rimesso circa 50 milioni di euro. Nonostante tutto sono qui, deciso a raggiungere la salvezza. Ho preso sette nuovi giocatori perchè ci credo ancora. E, sia chiaro, possiamo salvarci solo con Ventura. Intanto i miei fratelli - ha aggiunto Matarrese - da tempo stanno sollecitando le famiglie più importanti della città ad aiutare il Bari. A Bologna il problema lo hanno risolto, da noi nulla si muove. Dove sono le cordate? Si facciano avanti. Non ho bisogno di continuare ad essere il presidente del Bari".
(02 febbraio 2011)