Autore Topic: Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"  (Letto 1435 volte)

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Bill Kelso

Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« : Mercoledì 26 Gennaio 2011, 22:31:59 »
Interessante e stimolante pezzo scritto da Alberto Abbate tratto da La Repubblica, edizione On Line, del 26 Gennaio 2011


Hernanes attraversa un momento di appannamento, dopo un inizio di stagione fenomenale: "I difensori italiani non ci pensano due volte prima di sbatterti a terra". In uscita in Brasile un libro scientifico sul calcio con il Profeta protagonista. Mercato: Ziegler non arriva

di ALBERTO ABBATE

Reja: "Ripartiamo subito"

È il momento di mettersi sulle spalle la Lazio, di riportarla dove "tutti saranno felici". Dopo aver coronato il sogno del ritorno nella Selecao, Hernanes punta la Fiorentina. Il brasiliano ha intensificato il lavoro sul campo e sui libri. Anzi, sul libro del suo "amico scienziato", che presto uscirà in Brasile. Un manuale sul gioco del calcio (spostamenti, dribbling, grafici, notizie, immagini), il cui giocatore-prototipo è proprio Hernanes. Si chiamerà "Filosofia del gioco calcio": protagonista il "Profeta". A 72 ore dalla sfida con la Fiorentina, preoccupa Sculli. Arrivo Ziegler: Garrone spaventa la Lazio.

UN LIBRO SCIENTIFICO SU HERNANES - Hernanes vuole superare il momento di difficoltà. Ha intensificato i contatti transoceanici col suo "personal trainer". Il misterioso scienziato ha un nome e cognome, è un ex giocatore e allenatore: Jota Alves. Tre volte a settimana lui e il Profeta si scambiano informazioni via internet o al telefono per circa 2-3 ore per rendere il programma (che va avanti da 2 anni) più completo. "Qui in Italia i difensori non ci pensano due volte a sbatterti per terra. È molto più difficile destreggiarsi", aveva confessato Hernanes nella sua prima conferenza italiana.

Il brasiliano, negli ultimi due mesi, si sta proprio concentrando su questo fondamentale: come superare i difensori avversari quando gli arriva la palla e si trova di spalle rispetto al marcatore. Hernanes sta lavorando su alcuni elementi tecnici: la rotazione, le uscite rapide in progressione, lo spostamento che genera il "dribbling senza pallone". Tatticamente, Hernanes si sta applicando sul doppio dovere impartitogli, di comune accordo, da mister Reja. Quando la Lazio ha il possesso palla, lui si fa trovare sulla metà campo avversaria. Quando invece gli avversari stanno attaccando, Hernanes indietreggia come volante. "Questo modo di giocare richiede una forma fisica al top  -  confessa Hernanes  -  e nasce da una necessità: ero molto preoccupato di rimanere diverso tempo fuori dal gioco". Il Ct Mano Menezes ha svelato in conferenza stampa che lo utilizzerà come centrocampista avanzato nella sfida contro la Francia "alla luce di come gioca con la Lazio".

Ma, in realtà, la posizione in campo di Hernanes con i biancocelesti è molto più indecifrabile di quanto si possa pensare. Hernanes continua a giostrare come volante, è più aggressivo, ma gioca più vicino alla porta. A dire il vero lo fa dal gennaio 2010: non è un caso che abbia segna 10 gol e collezionato 9 assist. Lo aveva consigliato il guru Jota Alves che, nel libro di prossima uscita, avrebbe evidenziato il passaggio del suo giocatore prototipo (Hernanes, appunto) dal vertice basso a quello più alto. Nel manuale il calciatore viene schierato in un campo tridimensionale diviso in dieci linee in cui vengono posizionati anche tutti gli altri giocatori per ruolo. Non si tratta di nozioni di facile apprendimento, ma Jota Alves assicura: "Hernanes è il mio miglior studente". Il "Profeta" è pronto a dimostrare sul campo, da qui a fine campionato, i dogmi acquisiti.

IN ANSIA PER SCULLI, DELIO ROSSI DIFENDE ZARATE - Intanto a Formello il brasiliano segue con dovizia i dettami di Reja in ottica Fiorentina. Il mister non può certo tirare un sospiro di sollievo: Floccari ci sarà, lo hanno confermato le visite mediche della mattinata. Sculli è un enigma: a parte l'ematoma alla schiena ( per il quale si deve solo attendere il riassorbimento), l'attaccante calabrese continua ad avvertire un affaticamento all'adduttore al bicipite femorale. Questa mattina si è recato in Paideia per un nuovo accertamento ( ce ne saranno altri nei prossimi giorni): escluse lesioni. Sculli avverte il solito dolore, quello che aveva allarmato tutti alla vigilia della sfida di Bologna. Normali conseguenze dell'infortunio muscolare, che lo aveva tenuto fuori a Genova per buona parte del girone d'andata. Il calciatore può giocare sabato, ma non è chiaramente al 100% e soprattutto c'è il rischio che, in queste precarie condizioni, possa incorrere in un infortunio più grave. Lo staff medico e mister Reja monitoreranno nelle prossime 48 ore le sue condizioni e all'ultimo decideranno il da farsi. Anche perché in attacco è quasi emergenza: a disposizione solo Floccari e Kozak. Rocchi è ancora out. Zarate è squalificato.

A proposito dell'argentino e del suo momento no, Delio Rossi (oggi 51enne) lo difende da Palermo: "Sono felice che a Roma la gente abbia capito che su Mauro avevo lavorato tanto. E' un ragazzo particolare, ma ha un talento purissimo. E' vero, ha qualche difetto  -  spiega a Radio Manà - ma le colpe sono del suo entourage, non è gestito bene. Il ragazzo è molto forte e ha sempre pagato le colpe di altri. Io con lui avevo un metodo preciso, gli dicevo sempre in faccia quello che pensavo. Tutto ciò lo facevo per farlo crescere. A volte lo richiamavo in malo modo, ma lui sapeva che era per il suo bene".


GARRONE: "ZIEGLER RESTA CON NOI"  -  Mercato, Garrone prova a spaventare la Lazio: "Ziegler resta alla Samp, è un giocatore troppo importante e senza le condizioni ecomiche favorevoli non ce ne priveremo". Il presidente doriano resiste alle offensive biancocelesti, nonostante lo svizzero sia in scadenza di contratto a giugno e dal 1 febbraio sarebbe libero di accordarsi a parametro zero con qualsiasi altra squadra. Anzi, con la Lazio un accordo di massima già c'è: René Ziegler, papà del terzino sinistro, ha raggiunto l'intesa economica ( 1,2 milioni a stagione) con Lotito da almeno un paio di giorni.

Superato l'agente Bozzo, che invece avrebbe voluto portare il suo assistito al Milan. Ora si sta cercando di raggiungere un compromesso con la Samp, che al momento mostra la ferrea volontà di non cedere sotto i 4 milioni richiesti: "Prendiamo in considerazione l'uscita dello svizzero solo se arrivano offerte adeguate  -  spiega Garrone al sito lalaziosiamonoi  -  e a oggi non sono ancora arrivate". La Lazio ha provato a inserire nell'operazione il riscatto di Zauri ( 1,2 milioni) e il cartellino di Foggia. Il numero uno doriano dice no al folletto partenopeo: "Ziegler è un calciatore importante e non accettiamo come contropartite calciatori che non siano funzionali al nostro progetto". L'impressione è che la Samp stia provando a tirare la corda sino all'ultimo, ma rischia di farla spezzare senza racimolarci neppure un euro. Garrone non sembra toccato dall'eventualità: "Il ragazzo sta bene con noi e cercheremo una soluzione per rinnovargli il contratto". (26 gennaio 2011)

POMATA

Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #1 : Mercoledì 26 Gennaio 2011, 22:39:40 »
E sbrigate pure a cresce Herny ;)

TD

Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #2 : Mercoledì 26 Gennaio 2011, 23:45:24 »
Sì, ma Menezes è un provocatore, deve giocare più indietro, manco le basi

Offline Holly

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Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #3 : Mercoledì 26 Gennaio 2011, 23:51:09 »
chissà se qualche canale DG o sky trasmetterà l'amichevole con la Francia, vorrei poter vedere con i miei occhi la sua posizione coi verdeoro

jumpingjackflash

Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #4 : Mercoledì 26 Gennaio 2011, 23:52:42 »
mi piace quest'immagine del campione che studia per migliorarsi.

Offline MagoMerlino

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Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #5 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 11:09:54 »
Hernanes dimostra intelligenza e professionalità.
Non ha avuto difficoltà ad ammettere quello che molti dei tifosi Laziali da anni negano.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline Matita

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Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #6 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 15:56:37 »
Non ha avuto difficoltà ad ammettere quello che molti dei tifosi Laziali da anni negano.

Cioè ?
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline WombyZoof

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Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #7 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 18:22:42 »
Sì, ma Menezes è un provocatore, deve giocare più indietro, manco le basi

davvero aho, ma questo non li legge i forum?

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Offline LongJohn

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Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #8 : Giovedì 27 Gennaio 2011, 19:15:25 »
La reale e solida convinzione del CT brasiliano, ripubblicata anche ieri

http://www.lalaziosiamonoi.it/?action=read&idnotizia=17016


Mano Menezes si “arrende”, Hernanes torna nella Seleçao
PUBBLICATO IERI ALLE ORE 15,32
26.01.2011 07:29 di Daniele Baldini   articolo letto 6222 volte
Fonte: Daniele Baldini - Lalaziosiamonoi.it
 
© foto di Federico Gaetano Il ritorno di Hernanes. Mano Menezes si “arrende” e, dopo aver “dimenticato” di inserire il nome del Profeta biancoceleste nelle ultime due tornate di convocazioni della Seleçao, fa marcia indietro. L’occasione l’ha fornita l’amichevole con la Francia che andrà in scena a Parigi il prossimo 9 febbraio, quando il numero 8 di Reja tornerà a vestire la camiseta verde-oro della propria nazionale. La decisione era nell’aria, la conferma è arrivata questa mattina quando il commissario tecnico carioca ha diramato la lista dei 23 prescelti, nella quale oltre al laziale figurano anche i milanisti Robinho, Pato e Thiago Silva e l’interista Julio Cesar. “Voglio tornare in nazionale”, ha spesso ribadito il centrocampista di Recife, che nei primi mesi italiani ha anche pagato (agli occhi di Menezes) i continui cambi di ruolo ed in particolare l’avanzamento del proprio raggio d’azione sulla trequarti di campo. “Il miglior Hernanes è quello che si è visto nel San Paolo, quando si è cimentato nel ruolo di volante”, ha spiegato sul finire del 2010 il tecnico di Passo do Sobrado.
La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

Offline WombyZoof

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Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #9 : Venerdì 28 Gennaio 2011, 13:08:02 »
longjohn, il fatto è che in italia il calcio è diverso dal brasile, da noi un regista arretrato dai ritmi compassati, con dei compagni diciamo, non molto mobili viene arrostito alla griglia da qualunque allenatore e cagnaccio avversario. hai spazi ristretti, tempi ancora più ristretti.  in brasile palleggiano palleggiano e palleggiano ancora, e anche se dai una palla difficile te la smorzano a occhi chiusi. hernanes in questo campionato con noi è stato devastante negli ultimi 25 metri, e qualche volta che ha manovrato da dietro si è vista la chiara difficoltà nel gestire il pallone, come da lui stesso ammesso.
inoltre, il brasile non ha bisogno di gente che inventi davanti, tuttaltro. la scelta di reja non sarà ortodossa seocndo il credo tattico tuo e dei brasiliani, ma io la trovo molto pragmatica ed efficace.
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Offline LongJohn

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Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #10 : Venerdì 28 Gennaio 2011, 14:39:37 »
WZ, posso soltanto comunicarti che rispettto la tua opinione ma non la condivido minimamente, specie allorquando si sceglie di non attendere un riscontro effettivo sul campo di un compito adatto alle sue caratteristiche e a quel ruolo. Le prove si hanno in campo e mentre l'adattamento a trequartista per scelta rejana c'è stato e sui reali motivi dei suoi problemi di continuità si portebbe disquisire per ore e ore (d'altronde le opinioni esistono ed è normale che esistano), non è possibile assumere posizioni categoriche su un ruolo che invece non è stato mai provato finora nella sua breve esperienza italiana. Limitiamoci a valutare ciò che è accaduto, cioè Hernanes trequartista o esterno, non ciò che non lo è stato, ossia Hernanes regista o centrocampista puro, finchè non capiterà in Europa (spero ardentemente nella Lazio).
Per risponderti in modo ancor più specifico e sul modo ideale per risolvere problemi tecnici nonchè ottimizzare la presenza di Hernanes in campo dovrei poi addentrarmi nell'analisi dell'attuale allenatore della Lazio, e già sappiamo che le nostre strade qui si separano nettamente. Ma ti accenno questo: che un regista brasiliano non possa giocare aprioristicamente in europa nel suo ruolo, non ho esitazioni a farti presente che non si è mai sentito prima d'ora, ossia prima di Reja. La realtà è una costellazione di esempi contrari. E le parole dello stesso Hernanes su se stesso e le sue caratteristiche tecniche sono state limpide sin dall'inizio.       
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Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #11 : Venerdì 28 Gennaio 2011, 20:58:51 »
WZ, posso soltanto comunicarti che rispettto la tua opinione ma non la condivido minimamente, specie allorquando si sceglie di non attendere un riscontro effettivo sul campo di un compito adatto alle sue caratteristiche e a quel ruolo. Le prove si hanno in campo e mentre l'adattamento a trequartista per scelta rejana c'è stato e sui reali motivi dei suoi problemi di continuità si portebbe disquisire per ore e ore (d'altronde le opinioni esistono ed è normale che esistano), non è possibile assumere posizioni categoriche su un ruolo che invece non è stato mai provato finora nella sua breve esperienza italiana. Limitiamoci a valutare ciò che è accaduto, cioè Hernanes trequartista o esterno, non ciò che non lo è stato, ossia Hernanes regista o centrocampista puro, finchè non capiterà in Europa (spero ardentemente nella Lazio).
Per risponderti in modo ancor più specifico e sul modo ideale per risolvere problemi tecnici nonchè ottimizzare la presenza di Hernanes in campo dovrei poi addentrarmi nell'analisi dell'attuale allenatore della Lazio, e già sappiamo che le nostre strade qui si separano nettamente. Ma ti accenno questo: che un regista brasiliano non possa giocare aprioristicamente in europa nel suo ruolo, non ho esitazioni a farti presente che non si è mai sentito prima d'ora, ossia prima di Reja. La realtà è una costellazione di esempi contrari. E le parole dello stesso Hernanes su se stesso e le sue caratteristiche tecniche sono state limpide sin dall'inizio.       

ma io mica dico che non ci sa giocare o non ci può giocare. dico che in questa Lazio intanto ha dimostrato che negli ultimi 25 metri può far male agli avversari.  quelle poche volte che l'ho visto manovrare da dietro, mi è sembrato in difficoltà per il pressing asfissiante e l'aggressività degli avversari. magari si deve ambientare.
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Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #12 : Venerdì 28 Gennaio 2011, 21:51:26 »
ma io mica dico che non ci sa giocare o non ci può giocare. dico che in questa Lazio intanto ha dimostrato che negli ultimi 25 metri può far male agli avversari.  quelle poche volte che l'ho visto manovrare da dietro, mi è sembrato in difficoltà per il pressing asfissiante e l'aggressività degli avversari. magari si deve ambientare.


Allora siamo certamente meno distanti. Ma, come detto, se accenno agli aspetti tecnici devo mettere in luce che esistono varie alternative per modulo o per scelta di giocatori rispetto alle discutibilissime scelte attuali, affinchè possa essere inserito degnamente nel suo ruolo (ma sul punto evito qui di addentrarmi troppo, se non altro perchè ne ho già parlato troppe volte altrove). Sul fatto che ha saputo fare anche male in avanti, siamo in sintonia: come ho descritto ripetutamente da quest'estate Hernanes, da grandissimo esponente brasiliano, è un giocatore universale che può riuscire ad incidere, in un modo o nell'altro, sotto molteplici spoglie. Ma altresì non va tenuta in secondo piano la sua altalenanza di rendimento (sui quali motivi la si può pensare evidentemente come si preferisce) così come lo status reale che all'infuori di un punto di partenza arretrato o dalla zona centrale del campo, è decisamente sprecato. Finora in modo sereno e continuativo non ha mai potuto occupare quel territorio o svolgere quei compiti.       
alla prossima WZ


p.s. : mi ero dimenticato di ringraziarti in merito a quella registrazione davvero preziosa del prof. Vittori che hai linkato qualche tempo fa e che mi ha confermato una serie di risvolti anticonformistici circa la preparazione di questi anni.  Quando ne avrò il tempo, andrò a recuperare quel thread. 
La Var è un abominio. E' uno stupro fantascientifico alla storia del calcio. Prima che un'arma micidiale in mano alla mafia.

Offline LongJohn

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Re:Hernanes: "Quanto è dura in Italia, devo crescere fisicamente"
« Risposta #13 : Venerdì 28 Gennaio 2011, 22:21:00 »

Allora siamo certamente meno distanti. Ma, come detto, se accenno agli aspetti tecnici devo mettere in luce che esistono varie alternative per modulo o per scelta di giocatori rispetto alle discutibilissime scelte attuali, affinchè possa essere inserito degnamente nel suo ruolo (ma sul punto evito qui di addentrarmi troppo, se non altro perchè ne ho già parlato troppe volte altrove). Sul fatto che ha saputo fare anche male agli avversari in avanti, siamo in sintonia: come ho descritto ripetutamente da quest'estate Hernanes, da grandissimo esponente brasiliano, è un giocatore universale che può riuscire ad incidere, in un modo o nell'altro, sotto molteplici spoglie. Ma altresì non va tenuta in secondo piano la sua altalenanza di rendimento (sui quali motivi la si può pensare evidentemente come si preferisce) così come lo status reale che all'infuori di un punto di partenza arretrato o dalla zona centrale del campo, è decisamente sprecato. Finora in modo sereno e continuativo non ha mai potuto occupare quel territorio o svolgere quei compiti.       
alla prossima WZ


p.s. : mi ero dimenticato di ringraziarti in merito a quella registrazione davvero preziosa del prof. Vittori che hai linkato qualche tempo fa e che mi ha confermato una serie di risvolti pareri anticonformistici circa la preparazione di questi anni. Quando ne avrò il tempo, andrò a recuperare quel thread.
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