I sopportati speciali. Qualcuno non ama Del Piero e Totti

[chinaglia]

I SOPPORTATI SPECIALI QUALCUNO NON AMA DEL PIERO & TOTTI...
Marco Ansaldo per "La Stampa"

Esattamente due mesi fa, il 12 novembre, Claudio Ranieri disse che, costretto a buttare dalla torre uno tra Totti e Del Piero, avrebbe scelto di gettare il capitano della Juve. Ci saremmo stupiti del contrario, il calcio trabocca di uomini di grande coerenza quando c'è da baciare l'ultima maglia. Tuttavia, dopo quanto è successo a Genova, ci chiediamo se mandare in campo Totti nei quattro minuti di recupero non sia stato più grave di una spintarella da un grattacielo.

Se lo sono chiesto anche i tifosi romanisti e hanno già risposto: sì, quella decisione è stata un insulto alla bandiera e un popolo che, per la prima volta nella storia, si era spaccato sulla scelta tra Ranieri e un campione declinante, ha ritrovato l'unanimità nel sostenere il capitano.

Lo stratega del Testaccio ha confermato un proprio limite già mostrato nella Juve: alla seconda stagione sbraca e non riesce a gestire le personalità importanti della squadra. Raccontano che Totti, ieri a Montecarlo per affari suoi, sia letteralmente imbufalito non soltanto per il gesto ma per la spiegazione data a fine partita. «Il mio è stato un segno di rispetto nei suoi confronti - ha rivelato l'allenatore -. Gli ho detto: vai e vedi se riesci a salvarci con una giocata delle tue». Sono surrealità che in bocca a Liedholm facevano sorridere, in bocca a Ranieri suonano come una presa in giro e invogliano ai peggiori istinti.

Il problema però è più generale. E' giusto che un allenatore e una società usino guanti bianchi e un particolare rispetto nei confronti di un giocatore diventato un simbolo oppure la logica dello sport e i notevoli patrimoni accumulati nella carriera da quei calciatori giustificano che li si tratti come gli altri quando il rendimento scema?

Sono i dubbi che accomunano la storia di Totti nella Roma di Ranieri a quella di Del Piero negli ultimi sei anni con la Juve. Con Lippi e con Ancelotti, Alex era stato intoccabile, persino quando stava riprendendosi faticosamente da un infortunio devastante. Cominciò a metterlo in discussione Capello, che lo teneva spesso fuori dicendo «Mi ringrazierà perché gli allungo la carriera». Poi venne il sor Ranieri che, con l'eleganza testaccina dimostrata a Genova, disse di Alex che «se in campo deve andare chi ha un nome allora chiamo Boniperti».

Infine è arrivato Del Neri, da sempre propugnatore dell'egualitarismo. Con lui Del Piero gioca sempre meno dall'inizio, a Napoli gli è stato preferito Amauri che non ne azzecca una da un anno e mezzo e quando, contro il Parma, la Juve si è trovata con un uomo in meno la scelta su chi doveva uscire è ricaduta su di lui. «Non ci speravo» ha detto il capitano, che ormai sceglie l'ironia.

Tutto è perfettamente legittimo e siamo dell'idea che un grande campione, se non vuole rattristarsi nel tramonto, dovrebbe imitare Boniperti e Platini: a 32 anni, con ancora parecchio da dare al calcio, appesero le scarpe al chiodo. Alex di anni ne ha compiuti 36, Totti 34. Ma il problema resta in piedi: se non sono più i fenomeni di qualche stagione fa li si può trattare come gli altri o meritano un riguardo particolare per ciò che rappresentano e hanno dato? Come minimo hanno diritto alla chiarezza. Le frasi fatte, le finte iperboli, l'ostentazione di un rapporto perfetto diventano insopportabilmente insultanti quando le parole contraddicono i fatti.
Rosella Sensi

Sono pugnalate alle spalle e in questo la situazione di Totti è peggiore di quella di Del Piero: si capisce benissimo che gli elogi fuori luogo sono solo il modo in cui Ranieri cerca di non trovarsi troppa gente arrabbiata sotto casa, sapendo che a fine stagione lui farà le valigie mentre il capitano ha un contratto ancora lungo, oneroso e inspiegabile con la Roma.

Sarebbe molto più limpido e onesto affrontare la realtà e ammettere che ci si può dividere anche da quei giocatori simbolo che non servono più, come ha fatto Raùl con il Real Madrid. Adesso lo spagnolo gioca nello Schalke 04 e nessuno ne ha fatto un dramma. Attendiamo di vedere cosa farà la Juve ora che scade il contratto con Del Piero. La speranza è che in entrambe le parti prevalga la voglia di chiarezza e si infranga l'equivoco che ci sembra si trascini da un po'. Niente è più triste dell'impressione di un campione sopportato.

[Drenai]

il solito teatrino all'italiana orchestrato per alzare un polverone a favore dei soliti noti.
totti era l'unico attaccante in panchina a disposizione di ranieri. la samp e passata in vantaggio all'82° e pochi miinuti dopo è rimasta prima in 10 e poi in 9. A quel punto qualsiasi allenatore sulla terra fa entrare tutte le punte che ha, anche se ci sono popchissimi minuti da giocare con l'avversario in 9 è piu che giustificato il cambio. per quale accidenti di motivo ranieri non avrebbe dovuto farlo? se la samp fosse passata in vantaggio prima, o rimasta in 9 prima, totti sarebbe entrato prima.

a dar retta agli stracciamenti di vesti di questi giorni totti in panchina non ci dovrebbe andare proprio, o gioca titolare o sta a casa, perchè sennò l'allenatore non lo puo gestire come un panchinaro normale.

tutto questo rumore serve solo a coprire l'ennesima scoattata, anzi la frittata l'hanno proprio rigirata, visto che la "vittima" domenica gioca titolare.

[ammiraglio]

del piero è un '74, totti è un '76 con moolti più infortuni di del piero.

game over, soprattutto se fai la punta. a meno che non ti ricicli come pippo inzaghi che fa lo specialista e non rompe troppo le palle.
specialista a onorario relativamente modico, mica 4 o 5 cammelli l'anno.

il calcio è bello perchè la ruota gira: so' finiti.

[MCM]

del piero è ancora un gran giocatore

[RobCouto]

Il Camiciaio s'è messo in moto...

Di Ranieri sentiremo ben presto parlare qui

[bak]

su sky sport 24 il duo maravilla mangiante-leonardi bombardano gli astanti con interviste a krapa pelada e mazzone, che spergiurano l'more dell'idiota alla pestesuina1927.
Nel frattempo intavolano un quadretto parallelo ragnieri-boniccioli

[ammiraglio]

bene così per noi, totti sarà titolare.
del piero ha ache fare con un molosso in panca: e al molosso non piacciono le gerarchie storiche.

[robylele]

quoto drenai totalmente, però questo post:

game over, soprattutto se fai la punta.
il calcio è bello perchè la ruota gira: so' finiti.

m'é piaciuto assai, anche di più se possibile..   

[POMATA]

il solito teatrino all'italiana orchestrato per alzare un polverone a favore dei soliti noti.
totti era l'unico attaccante in panchina a disposizione di ranieri. la samp e passata in vantaggio all'82° e pochi miinuti dopo è rimasta prima in 10 e poi in 9. A quel punto qualsiasi allenatore sulla terra fa entrare tutte le punte che ha, anche se ci sono popchissimi minuti da giocare con l'avversario in 9 è piu che giustificato il cambio. per quale accidenti di motivo ranieri non avrebbe dovuto farlo? se la samp fosse passata in vantaggio prima, o rimasta in 9 prima, totti sarebbe entrato prima.

a dar retta agli stracciamenti di vesti di questi giorni totti in panchina non ci dovrebbe andare proprio, o gioca titolare o sta a casa, perchè sennò l'allenatore non lo puo gestire come un panchinaro normale.

tutto questo rumore serve solo a coprire l'ennesima scoattata, anzi la frittata l'hanno proprio rigirata, visto che la "vittima" domenica gioca titolare.

Meno Reja...

[borges]

fra un po' diranno che è un complotto pure gli anni che passano......

[Brezza]

Mi piace ricordare un pensiero di Corrado il quale in un'intervista dichiarò che si sarebbe ritirato dalla conduzione un attimo prima che il pubblico avesse cominciato a trovarlo patetico.

Il calcio è anch'esso uno spettacolo e a questo proposito un aneddoto raccontato dalla signora Boskov fa il paio con il pensiero di Corrado: lei raccontò in una trasmissione sportiva locale, ormai un lustro fa, se non di più, che Vuja una sera tornò a casa e le disse che era ora di smettere "perchè pallone è diventato più veloce di me"!

Io credo, pertanto, che ogni campione, ogni giocatore, dovrebbe avere coscienza del proprio limite e una volta chiarito questo penso che la seconda variabile fondamentale sia la chiarezza con chi e di chi lo gestisce per rispetto, soprattutto, dell'uomo poi del professionista e di ciò che ha rappresentato.
Mi vengono in mente Baresi e Maldini che "sopportarono e supportarono" la retroguardia del Milan finchè fu loro umanamente possibile, altro che sopportati e se è anche vero che i ruoli dalla "cintola in su" sono i più dispendiosi sono altrettanto convinta che, nella fattispecie, Alex Del Piero abbia ancora parecchie "pennellate" alla pinturicchio da far scorrere sulla tela verde.

Quando si parla di campioni come Alex è sempre triste dover pensare che gli anni passino e certi giocatori dovrebbero poter essere eterni!

[ammiraglio]

d'accordo in buona sostanza.
il problema è che se tu bandiera vuoi fare la bandiera non rompi i coglions con contratti da 4 mln netti in su.
fai la bandiera metà prezzo e tutti ti saranno grati.

maldini ebbe quattro riduzioni consecutive e significative d'ingaggio.
è la politica di zio fester: vuoi rimanè? a noi fa piacere perchè amiamo i nonni,  ma l'ingaggio lo abbassiamo e di molto.
(leggasi la storia di inzaghi).

di del piero ricordo tante cose belle negli anni, un po' meno alcune sue vergognose simulazioni coperte dagli intervistatori di sky. per limitarmi all'anno scorso mi riferisco ai due match con genoa e lazio.
se il calcio  fosse gestito seriamente dalla lega ai simulatori verrebbero date 5 giornate di squalifica di default.
5 e non una di meno.

[Brezza]

d'accordo in buona sostanza.
il problema è che se tu bandiera vuoi fare la bandiera non rompi i coglions con contratti da 4 mln netti in su.
fai la bandiera metà prezzo e tutti ti saranno grati.

Del Piero è sceso con la Juve in serie B, con un ingaggio principesco, ma sempre serie B era.

maldini ebbe quattro riduzioni consecutive e significative d'ingaggio.
è la politica di zio fester: vuoi rimanè? a noi fa piacere perchè amiamo i nonni,  ma l'ingaggio lo abbassiamo e di molto.
(leggasi la storia di inzaghi).

Il discorso ingaggio può essere corretto, ma se si parla di minuti giocati, di prestazione sportiva e di capacità di essere decisivi, penso sia più attinente parlare di limiti sportivi e di chiarezza dell'allenatore nei confronti del giocatore.

[quote"ammiraglio"]di del piero ricordo tante cose belle negli anni, un po' meno alcune sue vergognose simulazioni coperte dagli intervistatori di sky. per limitarmi all'anno scorso mi riferisco ai due match con genoa e lazio.
se il calcio  fosse gestito seriamente dalla lega ai simulatori verrebbero date 5 giornate di squalifica di default.
5 e non una di meno.[/quote]

Su questo non posso controbattere: negli ultimi tempi ho seguito giusto la Samp.

[Er Matador]

Chi segue la terza serie avrà sentito parlare di Paolo Sciaccaluga, un classe 1971 cui il Ravenna - nel quale tuttora milita - offrì un sostanzioso pluriennale nonostante avesse già passato le 35 primavere.
Il motivo? Il "ragazzo" ha l'intelligenza tattica e la personalità di un Cerezo, e basta piazzarlo in mezzo al campo per avere quasi esaurito il capitolo "dare un gioco alla squadra".
Il suo caso sarà meno famoso di quelli citati nell'articolo, ma illustra alla perfezione il parametro di fondo nel valutare un giocatore non più giovane: l'utilità alla squadra.
Del Piero ne ha ancora una, purché il suo minutaggio venga gestito in maniera chirurgica evitandogli dispendi di energie mal ponderati.
Totty potrebbe cavarsela allo stesso modo, ma è troppo perdente, isterico e sprovvisto di personalità per dare il massimo in quei cruciali minuti.
Nulla di strano per un fenomeno da baraccone di provincia i cui gol decisivi si contano sulla punta delle dita.
Nel valutare il loro apporto alla causa va anche considerato il fattore immagine, con l'economia distorta che gli ruota intorno, a renderne consigliabile la permanenza in organico: un ruolo alla Beckham, nonostante nel secondo caso lo stile sia quello di un Amendola jr.
Il problema è la compatibilità con le esigenze tecniche: e anche qui il Capitano bianconero strabatte il rivale.
Per venire alla domanda di fondo: un tecnico può concedersi "umiliazioni" come i 4 minuti di Genova? La risposta è e deve essere sì.
La si può mettere in discussione solo nel raro caso di un fumus persecutionis: mi viene in mente come unico esempio la raffica di sostituzioni con cui Ranieri (chi si risente...) interrompeva le prestazioni di Rui Costa a Firenze.
Decisivo in ogni caso il ruolo delle società: quelle serie evitano perlomeno che l'allenatore venga delegittimato, in altre il petrolfesso che le dirige attende solo di raccogliere i mugugni del cocco di turno.
Sì è visto, almeno prima di Calciopoli, chi collezionava vittorie e chi barzellette.