www.sslazio.itOliviero Garlini, ex attaccante biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM.“La sosta è sempre un bene, in questo frangente servirà per riposare un attimo a livello mentale e poi riattaccare la spina a partita dalla sfida con il Sassuolo, sempre con la giusta mentalità per ambire a Europa League e Champions League. Il Napoli dista sei punti ma i ragazzi di Inzaghi debbono sempre provarci, non si sa mai cosa può accadere. Questa squadra sa giocare a calcio, i ragazzi hanno voglia di riconquistare l’Europa.
Peccato per il pareggio di Cagliari ma se non la butti dentro è difficile conquistare i tre punti. I sardi non hanno sfruttato le loro chance, c’è stato anche un pizzico di fortuna. La squadra mi è sembrata un po’ stanca, non so se per cause fisiche o mentali.
La Lazio ha avuto delle occasioni che doveva sfruttare meglio, i rossoblù dovevano muovere la classifica. Nessuno regala nulla o gioca per perdere; chi scende in campo deve sfruttare le opportunità che si hanno: la più grossa è capitata sul piatto di Felipe Anderson, il brasiliano ha provato a piazzare senza troppa convinzione. La scelta, però, era quella giusta.
Il pareggio dell’Inter doveva rappresentare uno sprone ulteriore. La squadra ha provato a dare tutto ma era un po’ spenta. Non manca continuità, i biancocelesti stanno sfornando buone prestazioni, ma devono imparare a chiudere le partite. Immobile ci ha abituati troppo bene, forse per questo mi ha un po’ deluso contro il Cagliari. I conti si fanno alla fine, mancano ancora alcune partite.
Ogni partita fa storia a sé, l’importante è scendere in campo con il piglio giusto. Sicuramente le imminenti sfide con Sassuolo e Palermo saranno più facili di quella con il Napoli, ma non si possono fare conti perché nessuna squadra concede nulla e vorranno tutte dimostrare di valere una squadra di vertice come la Lazio. Con la Roma e gli azzurri, invece, le motivazioni vengono sole”.
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