Autore Topic: Lazio, Keita e una vita a 100 all'ora  (Letto 378 volte)

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Lazio, Keita e una vita a 100 all'ora
« : Mercoledì 15 Marzo 2017, 15:18:18 »
http://sport.ilmessaggero.it



di Emiliano Bernardini

Irriverente eppure così maledettamente magnetico. Keita è capace di attirare critiche e subito dopo applausi. Combina guai e sbroglia partite. Ci è voluta tutta la pazienza di Inzaghi per gestirlo nel migliore dei modi. Un babysitteraggio costante. Balde è forte, ma spocchioso, e non fa nulla per nascondere il suo essere. Sempre a cresta alta. Anche se questo comporta strigliate o striscioni “piccati”. Lui se ne infischia perché a 22 anni la vita scorre via a 100 all’ora, come le sue accelerazioni sulla fascia. Incenerisce l’erba e arde nei cuori dei laziali. I tifosi sono costantemente combattuti tra il tirargli le orecchie ed il coccolarlo. Indubbiamente Keita è un talento puro, di quelli che ti fanno innamorare. E forse questo sentimento nasce proprio dal suo atteggiamento, sempre sopra le righe. D’altronde genio e sregolatezza vanno a braccetto da sempre. Dalla parti di Formello delle sue mattane ne hanno piene le tasche.Quest’estate non presentandosi alla partenza del ritiro ha aperto una spaccatura enorme con Lotito. Ancora una volta è merito di Inzaghi se Keita fa ancora parte della squadra. Presidente e senatori lo avrebbero già messo alla porta da un pezzo. Le strigliate gli entrano da un orecchio e dall’altro gli escono. Con il tempo però in molti lo hanno preso a cuore e stanno aiutando il tecnico a farlo crescere. Biglia a Pescara, Milinkovic a Bologna e lunedì sera Immobile: «I comportamenti di Keita? Lui ce l’ha ogni tanto, ma se continua a fare gol così va bene (ride, ndr.). L’importante è che non sfori, poi queste sono cose che vede la società. Gli stiamo dietro per aggiustargli la cabeza».

MENO PROSA PIÙ POESIA
Cresciuto nella cantera del Barcellona a pane e tiki taka, ha ben presto virato su slalom e dribbling. Meno prosa e più poesia. Ottavo gol, il quarto nelle ultime otto gare, e tutti di destro. Sei punti portati con le due reti segnate da subentrato (Empoli e Torino). Contro i toscani all’Olimpico è lui ad aprire le danze, si ripete ad Udine raddoppiando il vantaggio di Immobile. E’ sempre lui a dare il via al poker contro il Cagliari. Determinante il suo guizzo, con l’aiuto di Reina, per il pareggio contro il Napoli. Unico risultato positivo in campionato contro una big. Contro la Fiorentina, Balde è il primo a fare gol, importante anche la rete contro il Pescara, quella del 4-2, che chiude ogni velleità degli abruzzesi. E per concludere, il colpo al volo, aiutato dalla deviazione di Costa, che ha steso l’Empoli. Inzaghi, infatti, non è un mistero, non sa rinunciarci: ha giocato 22 gare su 28, 17 da titolare e 5 entrando in corsa.

BRACCIO DI FERRO
Numeri da maravilla per Keita. Discoteche e ritardi fanno parte del suo modo d’essere. E’ uno che vive sempre al massimo: «Voglio arrivare il più in alto possibile e diventare uno dei migliori al mondo». Per questo l’ingaggio da circa 700 mila euro che guadagna gli va stretto. La scadenza del contratto è fissata per il 2018. La Lazio dopo averlo cresciuto dovrebbe riuscire nell’impresa di trattenerlo. Uno sforzo enorme visto che Balde ha sparato alto chiedendo 3,5 milioni. Gli andrebbe aggiustata la testa anche in questo senso. Così come al suo procuratore Calenda. Il rinnovo del suo mandato, ha allontanato ancor di più la Lazio e soprattutto Tare, che spingeva per farlo entrare nella scuderia di Mendes. Il destino sembra segnato. Un delitto visto che un giocatore capace di regalare estro a gara in corso i biancocelesti non ce l’hanno. L’augurio è che se dovrà essere divorzio almeno porti una pioggia di soldi e non un altro stucchevole braccio di ferro.

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