Autore Topic: E' morto Mario Monicelli  (Letto 11339 volte)

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Offline MCM

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Re:E' morto Mario Monicelli
« Risposta #100 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 19:04:17 »
Cerco di sintetizzare anch'io. Chi è, oggi, un intellettuale italiano? Anche se si trovasse un nome, la sua azione di intellettuale ha ricadute sulla società o, almeno, su una parte di essa?

Non lo so. Sinceramente.
Uno americano, inglese, francese, spagnolo etc etc invece?
Giusto per avere un benchmark. Perchè io non credo che l' intellettuale sia colui la cui azione ricade sulla società.

IB

Re:E' morto Mario Monicelli
« Risposta #101 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 19:09:29 »
Cerco di sintetizzare anch'io. Chi è, oggi, un intellettuale italiano? Anche se si trovasse un nome, la sua azione di intellettuale ha ricadute sulla società o, almeno, su una parte di essa?

Saviano.
Il primo che mi viene in mente.
Poi anche, perché no, Benigni.
Solo restando all'attualità più vicina.
Ma ce ne sono tanti, che muovono le coscienze, che scrivono, o fanno film, o cantano, e vengono seguiti.

L'intellettuale è chi ci sa dire come vivremo domani.

Se questa é la definizione allora di intellettuali ne sono esistiti 2 o 3 nel mondo nell'ultimo secolo.


TD

Re:E' morto Mario Monicelli
« Risposta #102 : Giovedì 2 Dicembre 2010, 22:24:07 »
Con IB.

Anche sottolineare la bellezza è roba da intellettuali, non solo intervenire sulla società. Che poi mostrare la bellezza è il miglior intervento possibile sulla società.



Offline cuchillo

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Re:E' morto Mario Monicelli
« Risposta #103 : Venerdì 3 Dicembre 2010, 10:34:09 »
Godard un intellettuale, Truffaut no
Resnais un intellettuale, Chabrol no
Sautet un intellettuale, Malle no
Rohmer un intellettuale, Polanski no
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline carpelo

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Re:E' morto Mario Monicelli
« Risposta #104 : Venerdì 3 Dicembre 2010, 11:47:58 »
Quindi gli intellettuali fanno film meno belli dei non intellettuali! :D
(pare una battuta, ma ho idea che i miei gusti vadano in tal senso)

Offline cuchillo

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Re:E' morto Mario Monicelli
« Risposta #105 : Venerdì 3 Dicembre 2010, 12:19:55 »
Quindi gli intellettuali fanno film meno belli dei non intellettuali! :D
(pare una battuta, ma ho idea che i miei gusti vadano in tal senso)


Proprio così.
Vale anche per me. (Anche se Sautet lo adoro, confesso questa mia "debolezza").

Essere o non essere un intellettuale non significa, nel campo della cinematografia, essere o non essere un talento, un genio o, nella peggiore delle ipotesi, uno (solo) molto capace.

Augusto Tretti, che pochi conoscono, è stato un intellettuale.
Lo stesso potrei dire di cineasti ben più noti e che hanno fatto tutt'altro cinema come Florestano Vancini (un grandissimo) o Franco Giraldi (ovviamente, parlo della fase post-western).

Non posso certo dirlo di Alberto Lattuada, regista che adoro, ma che ha sempre fatto un cinema "di prosa".
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

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Re:E' morto Mario Monicelli
« Risposta #106 : Venerdì 3 Dicembre 2010, 16:35:17 »
Io ritengo che un intellettuale, come detto da cuchillo, sia chi conosce, o meglio "sente" il mondo che verrà. Ma oltre a questo deve essere in grado di comunicarlo in modo diretto scuotendo, nel contempo, le coscienze.
Lo svelare la bellezza non è in rapporto di causa effetto con l'essere intellettuale. Raffaello o Prassitile ci trasmettono un senso assoluto di bellezza, ma non sono stati degli intellettuali. Sono stati fedeli interpreti del loro tempo e ne hanno lasciato testimonianza nelle loro opere.
Van Gogh, con minor senso estetico o addirittura gli Espressionisti, per cui il brutto è una forma di bello, hanno inciso sulle coscienze enormemente, anticipando la crisi esistenziale dell'uomo novecentesco.
Del resto chi può dire cosa è "bello"?

Offline carpelo

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Re:E' morto Mario Monicelli
« Risposta #107 : Venerdì 3 Dicembre 2010, 16:44:37 »
Seguendo l'impostazione cuchillo (che condivido) arrivo alla facile conclusione che un intellettuale non è necessariamente un artista (pur magari lavorando nel campo delle arti) così come un artista non è necessariamente un intellettuale (sto pensando a David Bowie).
Sgarbi, invece, è un intellettuale?

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Re:E' morto Mario Monicelli
« Risposta #108 : Venerdì 3 Dicembre 2010, 16:52:53 »
sgarbi è...sgarbi. Un istrione con il dono della parola.

Offline satanasso

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Re:E' morto Mario Monicelli
« Risposta #109 : Venerdì 3 Dicembre 2010, 17:32:24 »
Cerco di sintetizzare anch'io. Chi è, oggi, un intellettuale italiano? Anche se si trovasse un nome, la sua azione di intellettuale ha ricadute sulla società o, almeno, su una parte di essa?

Provo a impostare la questione, anche se solo in modo disordinato e frettoloso.
Secondo me, oggi, di intellettuali (come Pasolini, per intenderci) non ce ne sono perchè una figura sociale del genere non può emergere. Almeno per tre motivi:
1) la fine delle ideologie, o delle visioni del mondo;
2) l'aumento dell'istruzione, l'avvento delle nuove tecnologie e la diffusione dei mass media;
3) l'aumento della complessità sociale.
ad 1) le ideologie hanno rappresentato per lungo tempo un vettore di condensazione delle idee e svolto un ruolo di collante e di collettore sociale, culturale e politico, costituendo al contempo il terreno fertile e privilegiato per la crescita degli intellettuali. Non è mia intenzione fare un'apologia dell'ideologia, solo rilevare che la 'fine delle ideologie' può essere messa in relazione con la 'scomparsa degli intellettuali';
ad 2) in seguito a questi tre fenomeni si assiste a una sorta di 'democratizzazione' della conoscenza, ciò che impedisce agli intellettuali di essere riconosciuti nel loro ruolo di guida per un'intera generazione e di interpreti di un'epoca;
ad 3) l'intellettuale, dal mio punto di vista, non è nè colui che predice ciò che ci aspetta nè un artefice del 'bello', quanto l'abile compositore di un puzzle (forse la figura che più vi si avvicina è quella dell'architetto), cioè colui che nella propria opera (sia essa un film, un libro, un quadro...) riesce a mettere insieme le tessere della realtà nella complessità delle sue molteplici sfaccettature (sociali, culturali, politiche), all'interno di un prodotto che sia portatore di una verità capace di pentrazione sociale. Il punto è che oggi la realtà è diventata davvero impenetrabile, troppo complessa, dilatata o contratta (sia temporalmente sia spazialmente), segmentata, individualizzata.
Sciarpe rotte eppur bisogna andar

Offline cuchillo

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Re:E' morto Mario Monicelli
« Risposta #110 : Venerdì 3 Dicembre 2010, 18:42:40 »
Condivido molti degli (acutissimi) contributi di riflessione.
Ci torneremo...
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