Autore Topic: Lazio, la migliore MEDICINA per i nerazzurri!  (Letto 847 volte)

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Lazio, la migliore MEDICINA per i nerazzurri!
« : Venerdì 3 Dicembre 2010, 13:27:43 »
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Ma Reja avverte l'AMICO Benitez: "Lo stimo sin da quando gli feci visita a Valencia, ma stasera non sarà come 7 mesi fa!"
"I ragazzi daranno il 105%".


Con calma, una cosa alla volta". Prima la Lazio, poi il Werder Brema, poi il Mondiale per club. Tre eventi fondamentali nella storia dell'Inter in questa stagione del post-Triplete. Ma da affrrontare uno alla volta, per evitare frenesie e paure. Perchè perdendo oggi, e con un eventuale cancellamento dello sciopero, si rischierebbe di finire l'anno a -16 dai cugini rossoneri.

Meglio della Lazio non c'è nulla. Si, perchè la trasferta in terra biancoceleste è da anni molto fortunata. Dopo il boccone amarissimo del celeberrimo 5 Maggio 2002, ci sono stati solo momenti belli all'Olimpico. Con l'epilogo della vittoria "farsa" dell'anno scorso. La Lazio non batte l'Inter in campionato, fra casa e trasferta, dal 21 dicembre 2003 (2-1 all'Olimpico): da allora, 5 pareggi e 8 vittorie dell'Inter, quattro nelle ultime quattro partite. Ancora: la Lazio non segna in campionato contro l'Inter da più di due anni e mezzo, l'ultimo a riuscirci è stato Rocchi il 29 marzo 2008 (1-1 a Roma).

Certo, l'anno scorso era un'altra storia. Inter che aveva 12 punti in più, Lazio con una dote di 14 punti più povera. Benitez oggi avrà tanti indisponibili (ma ormai ci sarà abituato), mentre Reja ha fuori i soli Garrido e Meghni. Non proprio due elementi fondamentali per gli Aquilotti.

Ma il tecnico spagnolo può sorridere già da stasera. Per l'ultimo impegno "italiano" ritrova Muntari tra i convocati, Thiago Motta che torna tra i titolari. Con il brasiliano in mediana, Zanetti viene dirottato sulla fascia, mentre Natalino, Cordoba, Materazzi e Santon si giocano i restanti due posti in retroguardia.

Lazio-Inter è anche la sfida tra Edy Reja e Rafa Benitez. Due scuole non troppo dissimili, se si pensa che il mister friulano ha rivelato l'aneddoto, come si legge sulla Gazzetta dello Sport, di quando andò a "spiare" Rafa nel 2002, ai tempi del Valencia. Aprile 2002: Reja, esonerato dal Genoa, va in giro per l’Europa per un viaggio di aggiornamento. Prima tappa Valencia, per una squadra e un tecnico che lo incuriosiscono da matti. Reja studia Benitez per 10 giorni e tra i due nasce un’amicizia. Già allora lo spagnolo era uno dei primi, in settimana, a far allenare i giocatori più in campo con il pallone e meno con i pesi in palestra.

Reja ha parlato di "partita perfetta" per ottenere un successo che porti "autostima". Sciolti i dubbi, Reja ha deciso come schierare i suoi. 4-3-1-2 con Biava in difesa, Matuzalem a centrocampo ed Hernanes trequartista. Ma sarà soprattutto l'atteggiamento a dover essere diverso dalla partita "fantoccio" che regalò lo scudetto all'Inter: "Non sarà come il Lazio-Inter del 2 maggio: i ragazzi in campo daranno il 105%".

Otto anni fa Benitez ospitò Reja e il Valencia vinse la Liga a fine anno. Ora Reja ospita Benitez: destini invertiti? A Roma, sponda biancoceleste, incrociano le dita.

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