La Rai perde un altro pezzo di calcio: stop alla Champions almeno per 3 anni
di Alberto Guarnieri
ROMA (18 novembre) - In una Rai che perde i pezzi saltano anche le partite della Champions League. La tv pubblica non trasmetterà la prossima stagione e almeno le due successive del torneo vinto lo scorso anno dall’Inter. Lo ha deciso ieri il Cda Rai che aveva all’ordine del giorno, la votazione sui diritti della Champions, degli Europei di Calcio e del Tour de France.
I consiglieri hanno detto no per il prossimo triennio della Champions per i costi troppo elevati e votato sì per Tour de France e Europei del 2012. Per quanto riguarda la competizione della nazionale si sono acquistati i diritti per tutte le piattaforme e con ogni probabilità si venderanno tutti i match per il satellite a Sky tenendo “in chiaro” (cioè sul digitale tererstre gratuito) una selezione. Come fatto per gli ultimi due Mondiali.
Diverso il discorso per la Champions. Sky ha già i diritti satellitari e Mediaset quelli per il digitale terrestre a pagamento. La Rai da tre anni copre una sola partita alla settimana e in un giorno predeterminato: il mercoledì. Questo indipendentemente dal valore del match.
Dall’anno prossimo poi le squadre italiane in lizza si ridurranno a tre e a viale Mazzini hanno pensato che una loro eliminazione precoce, come accaduto due anni fa, trasformerebbe l’acquisizione dei diritti in un flop economico. Insomma, non è tempo di scommettere sul calcio italiano. In precedenza i diritti “in chiaro” della Champions League erano appannaggio di Mediaset, che trasmetteva due partite a settimana: il martedì quella di una squadra straniera e il mercoledì di una italiana. Non è affatto escluso che l’emittente della famiglia Berlusconi decida di acquistare, oltre a quelli pay, anche i diritti gratuiti. Il ritiro della Rai facilita questa soluzione anche se la richiesta economica è elevata e le condizioni di trasmissione, come visto, capestro.
D’altro canto, spiegano dal Cda Rai, la tv pubblica va concentrando i propri sforzi per i diritti sportivi prevalentemente per gli eventi che riguardano rappresentative nazionali e non di club.