Autore Topic: Lazio, rebus Nuno Tavares: la tabella anti-stiramento  (Letto 40 volte)

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Lazio, rebus Nuno Tavares: la tabella anti-stiramento
« : Lunedì 24 Marzo 2025, 08:02:00 »
www.corrieredellosport.it


Baroni non sa ancora se lo avrà col Torino.  Ma d’ora in poi dovrà farlo giocare part-time per evitare stop

Un diamante con cristalli. Prodigiose scosse, leggerezza potente quando corre. Ma i suoi muscoli basta poco e vanno a pezzi. Nuno Tavares va maneggiato con cura. E’ un patrimonio tecnico ed economico da amministrare quotidianamente, di allenamento in allenamento, di partita in partita. E’ il lavoro che spetta a Baroni e al suo staff per conservarlo integro il più possibile. E’ stato fermato da cinque infortuni da inizio anno, dal primo lampo, dopo la prima serie di scatti ad Auronzo, all’ultimo che l’ha messo ko prima dell’Udinese e l’ha costretto a saltare il Bologna (stop nel riscaldamento) e a rientrare prima dalla nazionale. Visitato e rispedito a casa.

Gli incroci

La Lazio, dopo il Torino, sarà attesa da due settimane spossanti: Atalanta il 6 aprile, Bodø/Glimt il 10 e il 17 aprile, nel mezzo il derby del 13. Quattro partite, quattro big match da giocare al massimo. Ma Tavares non può stragiocare. Baroni dovrà utilizzarlo part-time, gestendo il minutaggio o programmandone la panchina. Troppo alto il rischio di perderlo, di doverci rinunciare, per quanto non è che stia decidendo partite come nei primi mesi. Non è così facile controllarne l’utilizzo perché a sinistra non c’è più Pellegrini e non resta che Marusic da adattare, il che implica l’utilizzo di Lazzari a destra. Sull’esterno romano non è ancora stata presa una decisione, le voci di un reintegro durante la sosta sono rimaste tali. Può essere reinserito in campionato al posto di Basic, mai utilizzato, in Europa non più. Averlo permetterebbe di gestire meglio le staffette, almeno in Serie A.

Il percorso

Il Tavares versione jumbo-jet di inizio anno eccome se serve alla Lazio. Aveva permesso di lanciare la rincorsa verso il sogno, verso possibilità che sembravano impossibili, producendo quegli 8 assist. Sono rimasti tali da fine ottobre, l’ultimo è quello di Como in campionato. Erano furiosi i suoi assalti, smisurate le sue corse. Sofferti da tutti. Ci hanno messo del tempo a prendere contromisure adatte allenatori e squadre che in quei mesi subivano il fattore Tavares, rinominato Nuno Express. All’improvviso gli assist sono spariti, gli assalti sono diventati a singhiozzo così come le sue presenze, condizionate dagli infortuni. A volte arrivati per fatalità, altre per azzardi. Il più clamoroso durante Lazio-Real Sociedad, quando Nuno finì ko sul 3-0. Continuava a sprintare e Baroni lo lasciò in campo colpevolmente. Fuori al 43’, stirato. Out con Fiorentina e Cagliari. Simile il rischio corso dopo le partite di Milano col Milan e di Plzen, giocate a distanza di 4 giorni. La terza partita, quella con l’Udinese, Tavares non l’ha giocata. E’ tornato contro il Plzen al ritorno, non c’è stato a Bologna. Era partito serenamente per il ritiro portoghese, è rientrato dopo un paio di giorni. Dal ritorno non s’è mai visto in campo a Formello, la ripresa è fissata per mercoledì e solo allora Baroni saprà se potrà utilizzarlo col Torino o meno. E’ già tempo di preparare una tabella per capire quali e quante partite potrà giocare Tavares. Averlo e perderlo è come accumulare e dilapidare un tesoro.

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