www.sslazio.itGiovanni Stroppa, ex centrocampista biancoceleste, è intervenuto in collegamento ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky. “Lazio e Milan, ad inizio stagione, potevano avere delle similitudini: hanno avuto entrambe un buon inizio ed una crescita costante. I biancocelesti hanno avuto uno stop ma poi con la vittoria in Coppa Italia e di domenica a Pescara hanno dimostrato che è stato un incidente di percorso. Il Milan invece si è incanalato in una situazione difficile a causa delle assenze. Bonaventura è un giocatore determinate per Montella, non è semplice rinunciare a certi giocatori come De Sciglio, Calabria, Abate. Il momento del Milan è fotografato nell’assenza di giocatori importanti.
I rossoneri faticano a trovare il gol, anche nella partita scorsa hanno dimostrato che la squadra crea e gioca un ottimo calcio, la differenza però la fanno gli elementi, se sbagli forse con qualcun altro non ci sarebbe stato l’errore. Gli uomini di Montella non attraverso un periodo negativo rispetto al gioco, ma mancano nella prestazione.
Montella ed Inzaghi sono due allenatori che stimo molto, hanno portato una boccata di aria fresca. Mi riferisco alla propositività delle loro idee, fanno giocare le squadre all’attacco, iniziano le azioni da dietro, questo è un bel segnale per il calcio italiano. Sono molto simili nel far crescere i giovani, Inzaghi per l’esperienza avuta in Primavera; Montella per necessità. Donnarumma è un fuoriclasse, Locatelli, Calabria sono giocatori che nel Milan recente avrebbero potuto non trovare spazio. Entrambi gli allenatori hanno un’idea ben precisa sulla loro identità di calcio e riescono a trasmetterla.
Lunedì credo che sarà una partita aperta per la voglia che hanno di giocare ed imporsi. Sarà giocata a viso aperto e di conseguenza sarà indirizzata allo spettacolo. Da spettatore si attenderà una partita a tutto campo con molte occasioni da gol.
La Juve è stata quella che ha messo in risalto i limiti della Lazio, nelle altre partite i biancocelesti hanno reagito, vedi la partita con il Napoli. Secondo me è una questione di testa. Tutto passa dalla convinzione e dalla determinazione se sulla carta l’avversario è più forte ma a livello di testa sei determinato puoi prevalere contro chiunque”.
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