Autore Topic: Crederci sempre, anche Biglia ci crede e sposa la Lazio  (Letto 426 volte)

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Crederci sempre, anche Biglia ci crede e sposa la Lazio
« : Mercoledì 1 Febbraio 2017, 03:06:24 »
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(mercoledi 01/02/2017 ore 01,45)

La Lazio espugna il Meazza battendo l’Inter nei quarti secchi di Coppa Italia con una partita scintillante e concreta al tempo stesso. Gli uomini di Inzaghi avevano tanta voglia di riscatto dopo l’immeritata battuta d’arresto avuta contro il Chievo in casa sabato scorso. Tutti i ragazzi volevano davvero riprendersi quel che sentivano essere loro. La prestazione sfoderata ieri sera a Milano è stata maestosa soprattutto nel primo tempo dove la Lazio poteva tranquillamente terminare la prima metà di gioco con un parziale molto ampio. Oltre al gol di Anderson, la squadra biancoceleste si è letteralmente divorata almeno altre tre limpide occasioni da gol con Immobile e lo stesso Anderson. Il gioco poi era fluido e la difesa controllava tranquilla un Inter invece letteralmente tramortita dalla compattezza di una Lazio ben diversa da come Pioli se l’aspettava. Molti alla vigilia dava quasi per spacciata la Lazio contro la corazzata nerazzurra che aveva inanellato 7 vittorie consecutive in campionato e 10 vittorie consecutive tra campionato, coppa Italia e Europa League. Insomma, ci si aspettava la conferma dell’Inter e la sua qualificazione e invece Inzaghi e la sua compagnia, hanno mandato in fumo qualsiasi strategia eliminando l’Inter  da quel percorso che poteva essere la porta alternativa per l’Europa. E mentre la squadra combatteva sul campo, la dirigenza nell’ultimo giorno di mercato, provvedeva a sfoltire la rosa di quasi tutti quegli elementi fino ad ora ai margini del progetto tecnico dell’allenatore. Infatti ecco che nell’ultimo giorno utile di mercato si ufficializzavano mano mano, le uscite di Vinicius finito in Grecia all’AEK Atene, di Morrison al QPR, di Leitner all’Ausburg. Unico giocatore ceduto che faceva attivamente parte della rosa è stato Kishna passato al Lille in prestito con diritto di riscatto fissato dai club a 12 milioni, soldi che il club francese ha dirottato sulla Lazio rinunciando a prendere Gerson dalla Roma con la stessa formula ma con quasi il doppio della spesa. Tranne l’olandese,  le altre uscite sono state praticamente indolore poichè i giocatori in questione come abbiamo già detto, non avevano mai visto il campo da gioco o nel caso di Leitner, pochissimi minuti di presenza in questa stagione. Indubbiamente in entrata era lecito aspettarsi qualcosa di più soprattutto in avanti dove il solo Djordjevic ha dimostrato che attualmente, non può dare alcun contributo proficuo alla causa biancoceleste. Inoltre con le due uscite a centrocampo, Cataldi e Leitner, perlomeno numericamente, si poteva immaginare qualche entrata magari di maggior spessore delle uscite. E’ arrivato Crecco che è un altro aquilotto cresciuto con l’Aquila sul petto, di ritorno dal prestito all’Avellino e si è acquistato un giovane classe 1999 più per la primavera che per la prima squadra. Quindi alla fine della fiera come si suol dire, la lazio ha accorciato numericamente la sua rosa ma non ha comunque perso di qualità complessiva. La partita di ieri infatti ha consegnato alla Lazio un giocatore aggiunto che si chiama Murgia, finalmente caparbio, cattivo, deciso, concreto, tignoso, tecnico. Un giocatore che nel centrocampo titolare sa e può dire la sua. Se bisogna quindi acquistare giocatori per lo più anonimi pagandoli anche qualcosa, meglio allora affidarsi ai nostri giovani cresciuti in casa che oltre alla grande motivazione, ci mettono anche il cuore poichè loro per primi, sono tifosi della Lazio. Ora tutti concentrati per il prossimo impegno di campionato a pescara contro i delfini, Una parta dove la Lazio ha molto da perdere vista la grande differenza tecnica. Infine due parole sul nostro capitano Lucas Biglia, un serio professionista che in campo da tutto e anche ieri non si è risparmiato. Un capitano che nei momenti delicati sa assumersi direttamente quelle responsabilità decisive come per esempio, battere il rigore del 2 – 0 contro un portiere para rigori come Handanovic dopo che nell’ultima occasione avuta, lo si è sbagliato. nel dopo partita il calciatore argentino ha anche fatto finalmente la sua dichiarazione d’amore verso la lazio ” il mio futuro è solo alla Lazio e resterò alla lazio. in settimana ci incontreremo e sistemeremo tutte le cose, per me c’è solo la Lazio”. Parole al miele e che mettono la parola fine su questa vicenda. Biglia ci crede quindi a questa Lazio, Inzaghi ci crede, gli altri giocatori ci credono, la dirigenza ci crede. Anche noi tifosi dobbiamo crederci, ma crederci sul serio, con la passione, con quel cuore che pulsa a mille , con quell’amore che batte all’infinito. Credere che questa squadra possa competere per un bel piazzamento prestigioso non è un delitto e nemmeno un reato, è solo la semplice logica che naturalmente c’è e si materializza quando ripuliamo la nostra anima biancoceleste, dalle scorie radioattive della insoddisfazione sempre e comunque a prescindere. crediamoci , anche se qualcosa non ci piace, la squadra lo avverte quando il tifoso ci crede oppure no.

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