Autore Topic: Guendouzi e la lite con Dybala: "quotquotquotquotquotMi ha provocato e ho reagito. Nel derby mi batterò  (Letto 55 volte)

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Il centrocampista della Lazio, Mateo Guendouzi, si è raccontato ai microfoni di FreeFoot raccontando alcuni andettodi sulla sua esperienza in Italia con la maglia biancoceleste e iniziando già a caricare il clima derby in città andando a ripercorrere un episodio tutt'altro che piacevole avvenuto con l'attaccante della Roma, Paulo Dybala nel corso della passata stagione.

LA LITE CON DYBALA - "Lui mi ha dato un piccolo colpo e dopo, visto che stavano vincendo, ha provato a prendermi in giro, cosa che non mi è piaciuta. Allora ho reagito e l'ho preso con le mie al volto. Non sono cose che vanno fatte, ma lui ne ha approfittato per mostrarmi il suo parastinchi che per lui era sinonimo di vittoria del Mondiale con l’Argentina contro la Francia. Quello però era il derby e a me poco importa di chi ho di fronte. Io mi batterò sempre".

IL DERBY VA OLTRE - "È un match veramente molto importante per tutti, per la società e per tutti quelli che amano la Lazio. È un’atmosfera che raramente ho vissuto e ho cercato di fare del mio meglio giocando gare importanti che non ho mai disputato in Francia e in Inghilterra. Questo derby va oltre. Io darò sempre tutto per il mio club e per me perché è la cosa più importante"

ALLA LAZIO STO BENE - "Sono molto felice qui, sta andando bene. Mi diverto, gioco l’Europa League e siamo una bella squadra. Gioco con dei giocatori con cui ho giocato all’Olympique Marsiglia come Nuno Tavares e Samuel Gigot. Adesso penso al presente e il presente è la Lazio. È la cosa più importante al momento".

UN TROFEO - "L’obiettivo è migliorare ancora, fare qualcosa di importante con la Lazio e vincere un trofeo. Facciamo tutto quello che possiamo in questa stagione perché abbiamo una grande squadra, sono sicuro che possiamo fare cose bellissime. Quando sono arrivato, all’aeroporto c’erano migliaia di supporter che mi aspettavano. Questo mi ha scaldato il cuore e mi ha dato voglia di battermi per loro".

SARRI - "Io apprezzo molto il suo stile perché devi sempre avere possesso palla e fare giocate, attaccare forte la porta. Ho fatto molti progressi a livello tattico con lui e poi è arrivato Igor Tudor. Il suo non è il calcio che amo di più, ma bisogna adattarsi a qualsiasi sistema di gioco. È stato un momento non troppo felice".

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