www.LaLazioSiamoNoi.it Di sfide contro la Lazio con la maglia bianconera ne ha vissute tante a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.
Stefano Tacconi, in vista del lunch match di domenica, ha parlato in esclusiva ai microfoni di
Radiosei:
“La Lazio è in salute, Inzaghi ha sempre fatto bene: è un ‘cagnaccio’ alla Conte e si fa rispettare perché ha fatto la gavetta. Riuscendo bene con i giovani, tra i grandi è più facile perché si è più pronti. Domenica dovrà capire i punti deboli dell’avversario: sarà una partita tattica, decisa dai singoli. Sulla carta i bianconeri sono favoriti, in campo può succedere di tutto. Marchetti come portiere aveva cominciato bene in carriera, poi si è perso per strada”. Un’analisi sulla
Juventus:
“Il grande merito della società è di far rispettare le regole, come faceva l’avvocato Agnelli, mentre le altre probabilmente non hanno raggiunto il loro livello. La costruzione dello stadio è la prova che sono anni luce avanti. L’organizzazione è veramente perfetta, ognuno è messo al posto giusto. La squadra in campo si adegua all’avversario che ha davanti, ma poi ha giocatori importanti che con 10 minuti risolvono la partita. I nuovi si devono ancora ambientare magari da quello dipendono le difficoltà del momento. A fine stagione se andasse via Allegri non sarebbe un problema, a Torino morto un Papa se ne fa un altro”. L’ex capitano bianconero ha concluso con un pensiero su Buffon e un annuncio:
“Io potevo anche sbagliare più volte, oggi il minimo errore viene intercettato dalle telecamere. Per Buffon l’età può pesare soprattutto dal punto di vista mentale: finché sarà capace di resistere continuerà a giocare. Stiamo organizzando per il 12 maggio una partita tra vecchie glorie della Juventus, Platini incluso, e quelle della nazionale con l’incasso che sarà devoluto alle aree terremotate”.
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