Autore Topic: Ds Lazio: "quotSarri era crollato per motivi personali, piansi per lui. Addio Immobile umanamente non d  (Letto 77 volte)

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Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani è intervenuto ai microfoni di Radio Radio lo Sport per fare il punto sul mercato della società biancoceleste e non solo.

SARRI - “Le cose bisogna conoscerle dall’interno. Quando Sarri mi ha comunicato le sue dimissioni io, essendo un passionale, mi sono messo a piangere. Avevo visto un uomo affranto, anche per vicissitudini personali: aveva perso lo zio che reputava un padre, poco dopo è deceduta la madre, che non stava bene; ricordo che un periodo la moglie era in terapia intensiva mentre lui era in partita. L’uomo Sarri, che conosciamo in un certo modo, ha avuto un crollo e mi ha comunicato questa decisione".

PEDRO - "Per fare un altro esempio: Pedro doveva rinnovare il contratto a 36 anni. Mai abbiamo detto “caro Sarri, caro Tudor, Pedro non rinnova”. L’allenatore, una volta andato via, non deve dire di essere stato condizionato dalla società nel suo lavoro”.

IL PASSATO E' PASSATO - "Anche Luis Alberto, Immobile, Sergej hanno dovuto adattarsi all’inizio. Noi ci auguriamo che questi giocatori che abbiamo preso possano in futuro sostituire al meglio questi calciatori importanti che sono andati via"

DELE BASHIRU E FOLORUNHSO - “Noi lo conoscevamo già, siccome ha giocato a Manchester e lo abbiamo visto in Turchia dal vivo. Lui ha delle accelerazioni che, in entrambe le fasi, raggiungono picchi da 37 km/h. Si parlava anche di Folorunsho: non è che lui abbia una grande tecnica, ma ha un motore devastante e con il calcio di Baroni potrebbe essere un giocatore interessante. Poi un pizzico di qualità ci vuole: in questo senso abbiamo avuto ampie garanzie fisiche su Castrovilli e sarà lui a dare quel pizzico di qualità in più"

IMMOBILE - "L’addio di Immobile non è stato dei migliori da un punto di vista umano, avevo un ottimo rapporto con lui. Due giorni prima del ritiro mi ha chiamato dicendomi che stava in forma e che avrebbe fatto 20 gol. Il giorno successivo gli è arrivata questa proposta dalla Turchia, ha fatto le sue valutazioni e ha manifestato la volontà di andare via. Davanti a questa voglia non è giusto frenare. Poi che sono dispiaciuto è ovvio, ma fa parte delle logiche di mercato”.

DIA - "Oggi mettere tutti d’accordo non è semplice. Con la Salernitana abbiamo un accordo e già i moduli firmati da loro. Bisogna ora mettere d’accordo, come dicevo prima, le altre società, quelle dell’avvocato, dell’agente e del calciatore. Stiamo trovando la quadra. La nostra volontà è di prendere Dia. Lui ci ha chiesto un giorno di tempo e ora aspettiamo una risposta dall’entourage”.

OBIETTIVI - “Quello che ho detto ai ragazzi e che predico a loro quotidianamente è che non dobbiamo essere secondi a nessuno e onorare la maglia, lavorare per chi fa i sacrifici per sottoscrivere un abbonamento. Ad agosto tutti hanno vinto i campionati, noi dobbiamo dare il massimo, anche di più, senza illudere nessuno. Se giocassimo per arrivare tra le prime 5? Io sono nato con una mentalità vincente. Non so dove mi porterà, ma io sono convinto che questi ragazzi faranno divertire tutti e ci daranno ottime soddisfazioni. L’importante è non vedere calciatori che passeggiano per l’Olimpico: voglio vedere che diano tutto. Poi il calcio è imprevedibile”.

ALTRI COLPI - “Io penso che la squadra sia completa ed equilibrata, ma ciò non significa che è finito il mercato. Se vediamo che ci sono elementi che ci migliorano, abbiamo l’obbligo di prenderli. I nomi che leggo sono sponsorizzazioni di procuratori che vogliono scatenare un’asta. Gli obiettivi che avevamo in mente li abbiamo centrati. C’è ancora qualcosa da fare e vediamo se troviamo poi un altro elemento che ci può essere utile da aggiungere la rosa”.

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