Autore Topic: ?Lazio, comunicato della Nord: «Il tifoso segue la squadra da vicino nel bene e nel male»  (Letto 554 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline News Biancocelesti

  • *
  • Post: 33757
  • Karma: +10/-3
    • Mostra profilo
    • www.biancocelesti.org
www.ilmessaggero.it









La Curva Nord non usa mezzi termini e non fa sconti. Attraverso un comunicato, il tifo organizzato biancoceleste non ha risparmiato critiche a chi, nel mondo della comunicazione laziale, cerca di allontanare i tifosi dallo stadio, ribadendo un concetto fondamentale: «Il tifoso segue la squadra da vicino. Nel bene e soprattutto nel male, ad ogni costo».





Di seguito il testo del comunicato:



«La Curva Nord Lazio rilancia  la sua sfida alle stelle contro l’appiattimento e l’imborghesimento dei tempi moderni. La decadenza di questa epoca basata sul virtuale e l’apparenza, ha generato persone di plastica che vanno dietro a personaggi di cartone. Tifosi imborghesiti, ingrassati dalla noia, che pensano di poter cambiare le cose stando fermi, schierandosi sul fronte dell’apparire e non dell’essere, magari davanti la tv o su un social network. Pseudo tifosi, alla disperata ricerca di pubblicità, hanno trascurato e mistificato un concetto per noi sacro: il tifoso segue la squadra da vicino. Nel bene e soprattutto nel male, ad ogni costo. Per tanto tempo,  troppo  amore, abbiamo lasciato sola la nostra Lazio, in preda a personaggi a cui, in passato, è stato  dato ossigeno e che oggi, hanno solo contribuito a contaminare questo ambiente. E’ tempo di rinfrescarlo. Chiunque, crede, di  avere in fondo al cuore, quello che per noi, vale come un ideale, è invitato ad alzare il culo e passare all’azione. La Curva Nord è un ideale, la S.S. Lazio 1900 una  fede, lo stadio il tempio per professarla.  A chi si preoccupa del futuro, suggeriamo di vivere il presente. Al pessimismo,  rispondiamo con il dinamismo, con  la positività della bellezza nell’agire, tifando Lazio. Ai tristi comunicatori dell’etere, diciamo che la loro era  è  finita. La meritocrazia è un diritto che va conquistato stando in “trincea” sugli spalti, ovunque giochi la nostra Lazio. La Curva Nord, è la nostra casa, esserci per onorare il blasone che porta e difenderla da chi lo vorrebbe morta,  è la nostra missione. Colorarla con sciarpe e bandiere, il nostro dovere. Per sfuggire alla lobotomia e non morire di noia… Per chi, più grande di noi, ci ha segnato la via… Per chi è costretto a stare casa… Per i  chi  ha incontrato la morte seguendo la Lazio, canteremo più forte   sventolando  le nostre bandiere in piedi sulle rovine, ridendo in faccia a chi ci vorrebbe morti».