Guardiamo al futuro

[disabitato]

Il tesoretto serve per la chiesa a formello.

[ferrarimax]

ragazzi sento dire che  non abbiamo soldi? disinformazione pura...dimenticate i soldi per aver fatto la champions e via dicendo ..e non sono spicci...e poi avremmo pure dei sponsor? ci sarà qualcuno che compra dal merchandising? magari 35/40 mila persone di media portano qualcosa alla società?

[superaquila]

Se Lotito vuole realizzare una specie di "collegio all'americana" per gli under 18,
allora in questo caso la chiesa  è quasi obbligato a costruirla, anche se io sono ateo.

[Jim Bowie]

ragazzi sento dire che  non abbiamo soldi? disinformazione pura...dimenticate i soldi per aver fatto la champions e via dicendo ..e non sono spicci...e poi avremmo pure dei sponsor? ci sarà qualcuno che compra dal merchandising? magari 35/40 mila persone di media portano qualcosa alla società?

Credo che tu dimentichi che Lotito dei soldi incassati dalla UEFA molti li ha usati per risanare il bilancio, poi ci sono i soldi di Sergio dei quali ha incassato solo la prima parte di 20 milioni.
le spese:
18 per Castellanos,
25 tra Rovella e Pellegrini, che anche se non ancora spesi credo li abbia messi a bilancio come costi futuri
7 credo per Isaksen
17 per guendo obligo di riscatto
Kamada che tra commissioni e ingaggio 6-7 milioni.
Vedi che quando dice " ho speso piu di 100 milioni" non ci va lontano, solo che i 100 milioni non sono andati tutti al mercato.

[disabitato]

Se Lotito vuole realizzare una specie di "collegio all'americana" per gli under 18,
allora in questo caso la chiesa  è quasi obbligato a costruirla, anche se io sono ateo.

La chiesa serve per la beata quartina.

[Goemon]

Quale tesoretto?

Da bilancio 40 mln se ricordo bene.

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[superaquila]

Il futuro ci regalerà cose inimmaginabili ora, abbiate fede.

Ho detto abbiate e non abbate, tanto per puntualizzare.   

[Frank 73]

Se non ci sono soldi adesso, non c'erano neanche a gennaio e non c'erano neanche la scorsa estate.

Se c'erano la scorsa estate e non sono stati spesi, se c'erano a gennaio e non sono stati spesi, vuol dire che ci sono ancora. Quindi è pure curioso che brillanti cronisti di quotidiani sportivi scrivano, da una settimana all'altra, prima "a gennaio la Lazio poteva spendere, lo dice il bilancio" e poi "non ci sono risorse per il prossimo mercato, si va verso un ridimensionamento, lo dice il bilancio". L'una contraddice l'altra.

Conta solo il monte ingaggi, che mostra, al netto della competenza, della bravura e della fortuna nel destinarlo a giocatori bravi, una potenzialità della Lazio costante nell'ultimo decennio, anzi con un incremento di competitività secondo solo a quello dell'Atalanta.



Negli ultimi dieci anni, infatti, fatto 100 l'ammontare complessivo degli ingaggi dei primi dieci club della Serie A, la Lazio ha incrementato la percentuale di sua partecipazione del 2%. Solo l'Atalanta ha fatto di più (3,85%), riducendo peraltro di solo il 40% in dieci anni la differenza nel monte ingaggi con la Lazio (oggi 75,2 milioni contro 58,6, dati di settembre al termine del mercato estivo).
Incrementi e decrementi relativamente contenuti, come relativamente modeste sono le variazioni nel tempo dei ricavi fissi (leggi diritti televisivi). Quindi TUTTI, al netto delle strisciate le cui politiche di mercato sono sostenute anche da un marchio più importante, seguono lo stesso metodo, indipendentemente dalle proprieta. Il budget per stipendiare i calciatori (spesa corrente) è ancorato al livello dei diritti televisivi. Tutti, rosticcerie e non.

Quindi è perfettamente possibile che la Lazio li spenda in pippe, ed è altrettanto sicuro che, per esempio, Bologna e Atalanta li stiano spendendo meglio in questo periodo. Ma dal punto di vista di poter capire le potenzialità future ("ci sono o non ci sono soldi..." per esempio), i dati ci dicono che le potenzialità sono le stesse di ieri, dell'altro ieri e di dieci anni fa. E che la proprietà è un fattore importante per competenza e strategie, irrilevante o quasi per accrescere o abbattere la competitività potenziale di un club di Serie A. In particolare di quelli "storici", categoria alla quale fortunatamente la nostra Lazio appartiene.

Quindi sotto con le ultime partite, bisogna andare in Europa perché se il prossimo anno la stagione la dovessimo indovinare è opportuno che la circostanza ci veda presenti in competizioni stimolanti. 

Quello che propone tabelle e diagrammi, di qualsiasi cosa si occupi, fa la figura del bambino di otto anni che smanetta con Excel.

Otto, perché a dieci già fanno molto meglio.

Sigh... ce so' cascato pure io... 

[Boksic]

Se non ci sono soldi adesso, non c'erano neanche a gennaio e non c'erano neanche la scorsa estate.

Se c'erano la scorsa estate e non sono stati spesi, se c'erano a gennaio e non sono stati spesi, vuol dire che ci sono ancora. Quindi è pure curioso che brillanti cronisti di quotidiani sportivi scrivano, da una settimana all'altra, prima "a gennaio la Lazio poteva spendere, lo dice il bilancio" e poi "non ci sono risorse per il prossimo mercato, si va verso un ridimensionamento, lo dice il bilancio". L'una contraddice l'altra.

Conta solo il monte ingaggi, che mostra, al netto della competenza, della bravura e della fortuna nel destinarlo a giocatori bravi, una potenzialità della Lazio costante nell'ultimo decennio, anzi con un incremento di competitività secondo solo a quello dell'Atalanta.



Negli ultimi dieci anni, infatti, fatto 100 l'ammontare complessivo degli ingaggi dei primi dieci club della Serie A, la Lazio ha incrementato la percentuale di sua partecipazione del 2%. Solo l'Atalanta ha fatto di più (3,85%), riducendo peraltro di solo il 40% in dieci anni la differenza nel monte ingaggi con la Lazio (oggi 75,2 milioni contro 58,6, dati di settembre al termine del mercato estivo).
Incrementi e decrementi relativamente contenuti, come relativamente modeste sono le variazioni nel tempo dei ricavi fissi (leggi diritti televisivi). Quindi TUTTI, al netto delle strisciate le cui politiche di mercato sono sostenute anche da un marchio più importante, seguono lo stesso metodo, indipendentemente dalle proprieta. Il budget per stipendiare i calciatori (spesa corrente) è ancorato al livello dei diritti televisivi. Tutti, rosticcerie e non.

Quindi è perfettamente possibile che la Lazio li spenda in pippe, ed è altrettanto sicuro che, per esempio, Bologna e Atalanta li stiano spendendo meglio in questo periodo. Ma dal punto di vista di poter capire le potenzialità future ("ci sono o non ci sono soldi..." per esempio), i dati ci dicono che le potenzialità sono le stesse di ieri, dell'altro ieri e di dieci anni fa. E che la proprietà è un fattore importante per competenza e strategie, irrilevante o quasi per accrescere o abbattere la competitività potenziale di un club di Serie A. In particolare di quelli "storici", categoria alla quale fortunatamente la nostra Lazio appartiene.

Quindi sotto con le ultime partite, bisogna andare in Europa perché se il prossimo anno la stagione la dovessimo indovinare è opportuno che la circostanza ci veda presenti in competizioni stimolanti. 

Sigh... ce so' cascato pure io... 

Ma tu hai fatto un lavoro interessante e significativo.

Peraltro, hai ribadito esplicitamente due punti fermi ben noti a chi analizza realmente i dati storici:

- è il monte ingaggi (e quindi i ricavi) che fa la potenzialità tecnica di un club: e in questo senso la Lazio ha spalle robuste, come dimostrano i numeri da te pubblicati;

- le proprietà non cambiano un quadro che in Italia è lo stesso da Superga in poi, cioè ormai tre quarti di secolo.

D'altra parte, l'unica "eversione" degli ultimi venti anni è stata rappresentata da un club di proprietà nazionale, uno dei pochissimi rimasti, gestito con grande oculatezza (più di 100 mln di accantonamenti a un certo punto, in barba alla logica dell'all-in).

Moriremo lotitiani? No, prima o poi avremo un altro proprietario. Ma, salvo qualcuno non decida di fare di noi un altro PSG o ManCity, anche se non vedo per quale motivo qualcuno pensi di utilizzare come snodo di giochi finanziari il club meno popolare di una città che a livello di finanza internazionale conta zero, il quadro non cambierà molto.

Ma la prossima stagione vedrà una Lazio ai nastri di partenza con il suo ruolo, come sempre. I catastrofismi non hanno alcuna base sensata.