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L'allenatore della Lazio dopo la vittoria sul Cagliari: "Se vogliamo essere una squadra di rango non possiamo subire reti come quella di Matri". Poi elogia la sua squadra: "Stiamo attraversando un ottimo momento, ma lo scudetto non ci riguarda"ROMA, 24 ottobre 2010 - "Il gol preso nel secondo tempo ci ha complicato le cose". Edy Reja non si culla sugli allori per il primato blindato, ma si concentra sulle cose che non hanno funzionato nella vittoria per 2-1 sul Cagliari. "C'è stata deconcentrazione in occasione del gol subìto e questo non deve succedere ad una squadra di rango come siamo. Preso il gol c'è stata apprensione e paura, il Cagliari si è portato avanti e non abbiamo giocato bene come nel primo tempo, anche se su Rocchi c'era un rigore".
VALORI IMPORTANTI — Reja critica i suoi, ma subito dopo esalta i valori della Lazio: "La squadra ha dimostrato carattere e determinazione, ha lottato su ogni palla e merita solo complimenti perché giocare contro il Cagliari non è mai facile, visto anche i risultati che i sardi hanno ottenuto in questo inizio di stagione". Reja però non soffre di vertigini e non fa caso al record di punti appena ottenuto dalla Lazio, 19 in otto partite, meglio delle squadre dello scudetto di Maestrelli ed Eriksson. "Lo scudetto non ci riguarda - è il pensiero del tecnico friulano -. Noi stiamo attraversando un momento felice sia dal punto fisico che morale. Oggi siamo stati fortunati? La fortuna può capitare qualche volta, non per otto partite consecutive. E poi se sei lì che pressi con continuità ci sta che creando occasioni qualcuna la metti dentro, anche con un rimpallo. La Lazio ha ottimi valori e quando ne ha la possibilità, sa giocare un bel calcio".
NESSUN CALO — Reja, infine, assicura che alla Lazio non capiterà il flop di quel Napoli che allenò alla grande per metà campionato per poi sgonfiarsi nel ritorno: "In quell'occasione ci furono problematiche tra società e giocatori per situazioni contrattuali difficili. Nella Lazio questo tipo di discussioni non ci saranno, nemmeno dopo le vacanze natalizie, quando i giocatori stranieri tornano e ci mettono un po' a ritrovare la forma".
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