Autore Topic: I bilanci dei club di Serie A: crescita Inter col dubbio Oaktree. Crisi Juve  (Letto 282 volte)

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ECCO LA SITUAZIONE DI TUTTE E VENTI LE SOCIETÀ DI SERIE A

ATALANTA - Sette bilanci consecutivi in attivo e anche nell'ultimo è stato registrato un +5,6 milioni. Incide come sempre un player trading da +83,5 milioni e il prossimo bilancio si profila in equilibrio.

BOLOGNA - L'ultimo bilancio è stato in miglioramento con un +30 (anche se ancora negativo) rispetto alla stagione precedente. Crescono i ricavi, stabile il monte ingaggi, ma la grande rivoluzione economica arriva dal mercato portato avanti da Giovanni Sartori. Il 2023-24 sarà ancora in perdita, ma il patron Saputo continuerà a ripianare aspettando la svolta sullo stadio.

EMPOLI - Due anni di fila di bilanci in piccola perdita che però per un piccolo club possono diventare un problema. Il player trading è da sempre il toccasana del bilancio, ma nel bilancio chiuso al 30 giugno 2023 l'indebitamento finanziario ha segnato un +20 con non fa sorridere. Il 2024, con la cessione già chiusa di Baldanzi si prospetta in linea, ma la permanenza o meno della Serie A potrebbe cambiare e di tanto la voce introiti commerciali.

FIORENTINA - Niente iper-cessione (Chiesa e Vlahovic) e bilancio che torna in rosso per la Fiorentina. Crescono gli stipendi e gli ammortamenti, così Commisso si è visto costretto a ripianare il -19,5 milioni. La buona notizia è che il club è libero da rapporti con le banche, ogni investimenti è ricaduto sul gruppo Mediacom.

INTER - Il rapporto costi-ricavi in casa nerazzurra è in miglioramento e di tanto rispetto al 2021 dove il rosso arrivò a -245 milioni. In crescita tutte le voci dei ricavi da match (stadio e tv) e il calo del monte ingaggi e della quota ammortamenti aiuta la gestione. L'indebitamente al 20 giugno 2023 era di 437 milioni, ma il dubbio più grande restano i 350 milioni (interessi compresi) da ridare a Oaktree a fine maggio 2024.

JUVENTUS - Il terzo aumento di capitale dal 2019 ha fatto storcere il naso alla proprietà con il debito aggregato degli ultimi 5 anni arrivato a 722 milioni. Ferrero e Scanavino hanno imposto riduzione di monte ingaggi e ammortamenti e il trend andrà avanti anche per i prossimi anni con il bilancio al 30 giugno 2024 atteso ancora in forte rosso.


LAZIO - Quinto bilancio di fila in passivo con un rosso da -29,5 milioni e con monte ingaggi arrivato e quota ammortamenti che rimane molto alta rispetto a soltanto 5 anni fa. Il bilancio che si chiuederà al 30 giugno 2024 tonrerà in attivo grazie agli introiti Champions e alla cessione di Milinkovic Savic.



LECCE - Conti in attivo per i salentini con il ritorno in Serie A e senza ricorrere al player trading. Il bilancio è in perfetto equibrio con il costo della rosa (ingaggi+ammortamenti) che incide soltanto sul 64% dei ricavi. La previsione è di chiudere il bilancio al 30 giugno 2024 con un attivo di altri 10 milioni. Si avvicina anche il ripianamento del debito covid con lo stato.

MILAN - Primo bilancio in attivo dopo un grandissimo periodo grazie alla politica di Elliot e anche con RedBird il 30 giugno 2024 è prevista una chiusura in utile. Dal 2020 al 2023 sono triplicati i ricavi commerciali e la posizione finanziaria netta è positiva. Rimane da gestire, per Cardinale, il "vendor loan" da 550 milioni che dovrà ridare ad Elliott.

MONZA - Volano i costi del club nelle due stagioni di Serie A che, per mantenere la categoria hanno visto la dirigenza investire circa 140 milioni al 30 giugno 2023. Brillante la raccolta commerciale, ma fondamentale è da sempre il supporto della famiglia Berlusconi che ha sempre ripianato le perdite evitando il ricorso al debito bancario.

NAPOLI - La stagione dello scudetto è stata anche quella dell'utile record da 79,7 milioni di euro, in controtendenza rispetto alle tre annate precedenti in negativo. Fondamentale il player trading e il crollo del monte ingaggi (addii di Mertens e Insigne su tutti) con il boom dei ricavi soprattutto in chiave merchandising che ha concesso al club di non utilizzare il prestito da 50 milioni concesso da Unicredit. Anche il bilancio al 30 giugno 2024 sarà in attivo grazie ai ricavi Champions e alle plusvalenze.


roma - Anche i conti della roma migliorano di tanto rispetto al 2021, ma fondamentale e necessario è stato l'apporto economico della proprietà. Al 30 giugno 2023 il dato migliore è quello dei ricavi da stadio e da player trading con un grosso taglio al monte ingaggi. Anche per la stagione 2023-24 è previsto un miglioramento, ma l'indebitamento finanziario è in negativo di 448 milioni (130 senza i prestiti social).


SALERNITANA - Bilancio in forte negativo nella stagione chiusa al 30 giugno 2023 con un -29,6 milioni. I ricavi sono aumentati, ma meno dei costi su cui pesano stipendi e ammortamenti. La nota negativa? Già anticipato l'incasso dei diritti tv,  e per il 30 giugno 2024 il bilancio è previsto ancora in perdita.

SASSUOLO - Il club neroverde ha ancora il bilancio sfalzato con chiusura a dicembre e l'equilibrio è la parola chiave con le plusvalenze a generare valore e i costi sotto controllo. Per il bilancio 2023 le cessioni di Traoré e Raspadori garantiranno il trend positivo.

TORINO - Anche il Torino chiude il bilancio sfalzato al 31 dicembre e i conti granata restano in sostanziale equilibrio anche in questo caso frazie al mercato. Leggero il passivo, più importante l'indebitamento finanziario con le banche, ma che consente di avere maggiore liquidità in cassa. La cessione di Buongiorno, se si concretizzerà, garantirà il segno + al 31 dicembre 2024.

UDINESE - Lo stadio è il business più importante che permette al club benefici economici duraturi. La rivalutazione del marchio post covid ha "sterilizzato" le plusvalenze del 2022. Anche per il 30 giugno 2024 la previsione, al netto di eventuali cessioni è di un bilancio in pareggio.

VERONA - Due bilanci di fila in rosso nonostante plusvalenze e diritti tv. Il problema resta enorme con monte ingaggi e ammortamenti che superava il giro d'incassi. La mossa disperata è stata l'anticipo dei crediti da player trading fino al 30 giugno 2026. I debiti sono saliti a 46,5+23,6 milioni.

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