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(20 dicembre 2016 ore 10.15)1: VINCERE: È nel destino della Lazio di Sim…one Inzaghi (etichettato dopo il suo insediamento sulla panchina biancoceleste, piccolo uomo, servo di Lotito, ecc. ecc. quanti dovrebbero chiedere scusa in ginocchio…) quello di continuare a vincere per il semplice motivo che con questa Lazio non si può fare altrimenti. Anche in una gara difficile come quella di Milano contro un Inter costruita a suon di milioni di euro per vincere lo scudetto, l’obiettivo biancoceleste è tornare a Roma con tre punti che proietterebbero la Lazio al momentaneo secondo posto in classifica a cinque punti dalla capolista Juve. Non bisogna provarci, bisogna crederci!!!
2: DOGO: Ma quale principito… Lucas Biglia, il capitano biancoceleste, è un vero e proprio dogo argentino. Ha retto in maniera tostissima il centrocampo della Lazio contro la viola azzannando chiunque passasse dalle sue parti. Prestazione da capitano vero e poi quel rigore bomba sotto la traversa ricorda a tutti che un capitano vero i rigori li batte così. Altro che cucchiaio…
3: DIFESA A TRE: Lo staff di Simone Inzaghi è all’avanguardia al mondo sia sotto il profilo tattico che psicologico. La scelta di giocare alcune gare con la difesa a tre è il frutto di ore ed ore di studi accurati e approfonditi. Alcuni osservatori dissentono. A loro consiglio vivamente di tornare a scuola e studiare.
4: CURVA NORD: Tornata ai livelli di tifo da scudetto. Mancano ancora un po’ di migliaia di tifosi nel settore, ma la voglia dei ragazzi di ricreare il clima di entusiasmo allo stadio è massimale. Il percorso intrapreso dalla curva è virtuoso e fondamentale per aiutare la Lazio a raggiungere obiettivi che ad inizio stagione sembravano impossibili.
5: SCUDETTO SPEZZATO: Emiliano Foglia, storico autore di testi biancocelesti, e l’avv. Mignogna, parte istante nel procedimento straordinario incardinato in Federcalcio e punto di riferimento di tutta la vicenda, presentano un’opera eccezionale per oggettività e rigore scientifico. Lo scudetto spezzato del 1915 viene analizzato partita per partita con dovizia di immagini inedite. È questo libro l’ultimo tassello che dovrebbe portare la Lazio a fregiarsi ex aequo col Genoa dello scudetto 1915, una vicenda paradossale che solo grazie all’impegno di insigni storici e giuristi è venuta a galla nella sua interezza. Per chi vuole leggere questo illuminante squarcio di storia può richiedere il libro alla goalbook edizioni oppure acquistarlo nelle migliori librerie. L’incasso sarà devoluto in beneficenza alle vittime del terremoto di Amatrice.
6: COPPA ITALIA: Il 18 gennaio entra in scena la Lazio nell’ottavo di finale secco da giocare a Roma contro il grifone genoano. Molti tifosi ce lo hanno chiesto: perché non far giocare la Lazio con la tanto amata, e forse troppo presto accantonata, maglia bandiera? In una competizione storica come la Coppa Italia in cui la Lazio cercherà di andare avanti il più possibile giocare con una maglia storica come quella con l’aquila sul petto sarebbe davvero un bel regalo per i tifosi…
7: SOSTA DI NATALE: Ma è giusto non giocare a Natale? Me lo sono chiesto più volte ed alla fine credo che la risposta più logica sia no. No, per un’enormità di motivi che vanno dalla perdita di consistenti introiti economici all’ingiustificata privazione di uno spettacolo proprio nel periodo in cui un tifoso vorrebbe vedere la propria squadra cimentarsi nel campionato. Chissà se un giorno questa anacronistica consuetudine verrà spazzata via…
7-1: NIHIL NOVI SUB SOLI: Nulla di nuovo sotto il sole. Basta una Juventus a mezzo servizio per spazzare via una roma come al solito strombazzata prima e bastonata dopo. Certo, i titoloni con cui è stata presentata questa gara (sfida totale, sfida da scudetto, sfida mondiale) sono la testimonianza di quanto sia patetico il tentativo di creare artatamente una realtà che non esiste. L’unica realtà è che tra Juve-roma e Juve-Crotone non esiste differenza: da una parte la squadra che vince, dall’altra la squadra che perde. Sempre.
