Autore Topic: Dopo 6 mesi, parla Paolo Maldini  (Letto 542 volte)

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Offline MCM

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Dopo 6 mesi, parla Paolo Maldini
« : Venerdì 1 Dicembre 2023, 22:06:17 »
Parole al vetriolo contro la dirigenza milanista.
Che ne dite? Ha ragione o rosica e basta?

Paolo Maldini, dopo 6 mesi, ha rilasciato un'intervista a La Repubblica. Queste le sue parole:

"Ho aspettato a parlare tutti questi mesi perchè avrei parlato di pancia, il tempo permette serenità. Ci sono persone di passaggio, senza un reale rispetto di identità e storia del Milan. E ce ne sono altre legate ai suoi ideali. Converrebbe tenersele strette. Se il Club è stato venduto a 1.2 Miliardi e la nuova Proprietà vuole cambiare, ne ha tutto il diritto. Ma vanno rispettati persone e ruoli. Ho dovuto trovare un accordo per i miei diritti. L’amore per il Milan rimane incondizionato. Da figlio di Cesare. Da ex capitano. Da papà di Christian e Daniel. E da dirigente in 5 anni fantastici. L’informazione non viene indirizzata verso la verità: chi dice il contrario sa di mentire a se stesso. Per fortuna mi pare che il pubblico non si faccia condizionare.

Con Cardinale, in un anno, solo una chiacchierata, più 4 suoi messaggi. Diceva che dovevamo fidarci l’uno dell’altro. Io l’ho fatto: come sia andata, è noto. Credo che la decisione di licenziarci fosse stata presa mesi prima e c’era chi lo sapeva. Il contratto, 2 anni con opzione di rinnovo, mi era stato fatto il 30 giugno 2022 alle 22: troppo impopolare mandarci via dopo lo Scudetto. Cardinale mi chiedeva di vincere la Champions. Spiegai che serviva un piano triennale. Da Ottobre a Febbraio l’ho preparato con Massara e con un mio amico consulente: 35 pagine di strategia sostenibile e necessità del salto di qualità, mandate a Gerry, a due suoi collaboratori molto stretti e all’ad Furlani. Non mi diedero risposta, mentre credo che il confronto quotidiano sia una benedizione.

Un ex calciatore di alto livello è abituato al giudizio ogni 3 giorni. Come Dirigente sono cresciuto, nei primi 6 mesi mi sentivo inutile. Leonardo mi diceva: stai solo imparando. Non è facile interloquire con un fondo americano o un Ceo sudafricano. Niente di più lontano dal vero che io e il DS Massara non condividessimo obiettivi e strategie. Mai avuto, né voluto, potere di firma: nemmeno per i prestiti. Ogni acquisto era avallato da Ceo e Proprietà. I giocatori li abbiamo scelti noi, a volte spariva il budget. E normale a volte l’interferenza nelle scelte sportive, che spostano equilibri finanziari. È ingiusta l’accusa di non averle condivise. A Giugno, improvvisamente Cardinale mi disse che io e Massara eravamo licenziati. Gli chiesi perché e lui mi parlò di cattivi rapporti con l’ad Giorgio Furlani. Allora io gli dissi: ti ho mai chiamato per lamentarmi di lui? Mai. Ci fu anche una sua battuta sulla Semifinale persa con l’Inter, ma le motivazioni mi sembrarono un tantino deboli. Le cosiddette assumptions, gli obiettivi stagionali, erano: ipotizzando l’eliminazione dalla Champions, un turno passato in Europa League e la qualificazione alla Champions League successiva. Quella Semifinale ha portato almeno 70 Milioni di introiti in più e l’indotto record di Sponsor e Ticketing. Vogliono riprendere Ibrahimvocic? Gli posso suggerire che all’inizio sarebbe logico osservare e imparare.



Offline MCM

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Re:Dopo 6 mesi, parla Paolo Maldini
« Risposta #1 : Venerdì 1 Dicembre 2023, 22:07:11 »
CONTINUA

Su 35 acquisti ci contestano De Ketelaere, che aveva 21 anni. Se si scelgono ragazzi di quell’età, la percentuale d’insuccesso è più alta. Vanno aspettati, aiutati, coccolati, ripresi. D’altronde, dopo tre mesi di lavoro, Boban ed io fummo chiamati a Londra dalla Proprietà e Ceo e praticamente delegittimati: i vari Leao, Bennacer e Theo Hernandez non piacevano. Ma spiegammo che serviva un percorso. Ricordo sempre da dove siamo partiti. Nel 2018-'19: Squadra non giovane e poco performante, da sei anni senza Champions, rosa da circa 200 Milioni, monte ingaggi di 150. In quattro anni di ristrutturazione coi giovani: spesa di Mercato al netto delle cessioni 120 Milioni, 30 l’anno e 15 a sessione, valore della rosa salito a circa 500, stipendi scesia 120 e poi per 3 anni a 100, senza avere potuto rinnovare con Calhanoglu e Kessiè. E a fine stagione scorsa: tre Champions giocate di fila, Scudetto dopo 11 anni, semifinale di Champions dopo 16, bilancio in attivo dopo 17. Il budget per il Mercato 2023-24 non lo conoscevamo, a Marzo non se n’era ancora parlato e non si può aspettare Giugno per programmare il Mercato. Poi, quattro giorni prima del licenziamento, Furlani mi comunicò molto imbarazzato un budget basso: io ne presi atto. Strano come dopo la nostra partenza, il budget sia addirittura raddoppiato, al netto della cessione di Tonali, e il monte ingaggi è diventato finalmente in linea col nostro piano, evidentemente deve essere diventato fonte di ispirazione. Tonali? Avremmo fatto il possibile per non lasciarlo andare. Non siamo mai stati contrari a una cessione importante, ma non c’era necessità di venderlo. Per Sandro spendemmo un quinto del valore di dominio pubblico e dovemmo discutere animatamente con Ceo e Proprietà: non lo voleva neppure l’area scouting. Le scommesse? Una  mia sconfitta: non mi sono accorto del suo disagio. Non si fa mai abbastanza per i ragazzi.

 

Offline MCM

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Re:Dopo 6 mesi, parla Paolo Maldini
« Risposta #2 : Venerdì 1 Dicembre 2023, 22:10:06 »
CONTINUA

Gli acquisti e le cessioni sono solo una piccola parte del lavoro. Quello vero, con Leao, Theo Hernandez, Bennacer, Maignan, Kalulu, Thiaw, Tomori e molti altri, è stato supportare il loro sviluppo e la loro crescita. Pioli? Va ringraziato, è stato fondamentale per i giovani. Però l’allenatore è tra le persone più sole del calcio. Dargli compiti che esulano dai suoi, senza sostegno, lo renderà sempre più solo. Se è vera la storia di Pirlo? Il mio ruolo prevede confronti frequenti per capire se occorre cambiare per migliorare le cose, ma con Pirlo non c'erano accordi. Con Pioli stavamo programmando la stagione successiva. Aveva meritato il rinnovo al 2025. E se ci fosse stata, come in passato, unità di intenti e visioni con gli obiettivi societari, non vedo perché l’avremmo dovuto cambiare.

Scaroni ha detto che senza di me il gruppo di lavoro è più unito? Mi dà fastidio come si raccontano le cose. Il Milan merita un Presidente che ne faccia solo gli interessi e Dirigenti che non lascino la Squadra sola. Lui non ha mai chiesto se serviva incoraggiamento a giocatori e gruppo di lavoro. L’ho visto spesso andare via quando gli avversari pareggiavano o passavano in vantaggio, magari solo per non trovare traffico, ma puntualissimo in prima fila per lo Scudetto. Ho un concetto diverso di condivisione e di gruppo. Posso dire lo stesso anche rispetto ai due Ceo, Gazidis e Furlani.
Gli algoritmi? Non ce n’è bisogno, per prendere Loftus-Cheek, Pulisic e Chukwueze: basta usare i soldi che merita una Società che finalmente fattura 400 Milioni. Non si possono paragonare i quattro mercati precedenti con l’ultimo, avevano armi diverse che a me non hanno dato. La sostenibilità? Con Boban e Massara è stato stimolante tagliare del 30% gli ingaggi, rinnovare la Rosa e aumentare il valore con Scudetto e 3 anni di Champions, dopo 7 senza. Il nuovo Stadio è stato uno dei motivi maggiori di scontro: Non potevo mettere la faccia su un progetto da 55-60 mila posti. Lottavo per uno Stadio più grande e con parte dei posti popolari. Vista la media di oltre 70 mila a San Siro, avevo ragione. Con un nuovo San Siro, e con più verde, si rivaluterebbe una zona a rischio abbandono. Milano è trainante in Europa.
Dobbiamo temere il degrado, non il futuro. I grandi campioni hanno reso lo Stadio iconico. Ma è passato, Milano ha sempre guardato al futuro. Messi? Dopo il Barça era libero e secondo proiezione sull’indotto ne valeva la pena, col decreto crescita. Leonardo ci spiegò che il Psg era già avanti, così è rimasta un’idea. Se andrò in Arabia? Le alternative al Milan sono limitate: mai un’altra italiana, eventualmente solo una straniera di alto livello. A me piace vincere e costruire. L’Arabia? Chissà, potrebbe essere un’idea. La mia storia al Milan non so se si è fermata al 5 Giugno...Non lo so, un legame di 36 anni è troppo forte e resterà per sempre: la Storia non si cancella. Dico grazie alla vita e al Milan. Vedo rappresentata una nuova era, a chi c'è adesso l’ho detto prima del mio congedo: oggi comandate voi, ma per favore rispettate la storia del Milan".

Offline Frusta

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Re:Dopo 6 mesi, parla Paolo Maldini
« Risposta #3 : Venerdì 1 Dicembre 2023, 22:12:14 »
Non seguo squadre che non si chiamino Lazio, ma l' arrivo di Maldini al Milan ha coinciso con quello dei risultati. Qualche merito deve averlo per forza avuto.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Ataru

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Re:Dopo 6 mesi, parla Paolo Maldini
« Risposta #4 : Sabato 2 Dicembre 2023, 09:07:43 »
io aspetto il riassunto di gasco, non ce la faccio a leggere tutto
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Online Gasco luis veron

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Re:Dopo 6 mesi, parla Paolo Maldini
« Risposta #5 : Venerdì 8 Dicembre 2023, 18:42:23 »
io aspetto il riassunto di gasco, non ce la faccio a leggere tutto

Ho letto tutto ma e' difficile fare un riassunto poiche' Maldini ha cercato di spiegare tante situazioni.

Difficilmente avevo letto delle dichiarazioni cosi' trasparenti: certo per dare un parere servirebbero anche le dichiarazioni della controparte ovvero, dell' attuale proprieta' del Milan.

In atto pratico, Maldini dice che al Milan ha portato risultati, ha ringiovanito la rosa, ha alzato il valore economico della squadra, ha abbassato il monte-ingaggi, Pioli per lui e' un grande allenatore con cui avrebbe continuato il percorso per arrivare a vincere la Champions, hanno dovuto cedere Kessie per situazioni economiche e non tecniche, Maldini stava spingendo per uno Stadio da almeno da 70.000 posti (la media secondo lui del tifoso milanista), mentre la proprieta' pensava ad uno stadio piu' piccolo.

Maldini ha detto che e' attualmente disoccupato ma che non accetterebbe una proposta dall' Italia perche' si sente ancora milanista e legato al Milan (inserendo nell' ontervjsta anche la storia milanista della sua famiglia che ormai si tramanda da generazioni. Accennando al papa' Cesare Maldini).

Di fatto si e' tolto dal mercato dei Ds (in Italia), lui stesso volutamente per non tradire il suo cuote milanista.

Chiede all' attuale proprieta' d' aver rispetto non per lui ma per la storia del club: semmai, Maldini andrebbe ad iniziare una storia all' estero (ha specificato che lui vorrebbe sololamente progetti ambiziosi dove potrebbe arrivare a costruire per vincere qualcosa di importante).

Quindi, ha escluso progetti meno ambiziosi: a priori!

Pero' non si ha la risposta della controparte: non ho seguito la vicenda, quindi non so' se poi c'e' stata una risposta da parte della proprieta' dopo le sue dichiarazioni.

Nell' intervista, Maldini dice che lui era stato accusato d' esser un elemento di disturbo all' interno dello spogliatoio: a quanto pare era un Ds ma che poteva muoversi a 360' gradi anche come un Dg.

Nell' intervista specifica che lui faceva le scelte che poi dovevano pero' esser sempre avallate e approvate dalla Societa' che quindi sapeva tutte le strategie di Maldini: qui si potrebbe approfondire il discorso perche' se le scelte erano avallate dalla Societa' perche' poi le colpe sono ricadute su Maldini?

Forse, Maldini alludeva ad una cosa del genere.

All' inizio, la Societa' era scettica nei suoi confronti poiche' Maldini voleva lavorare sui giovani ma dopo poco tempo le sue scelte (afferma, sempre Paolo Maldini), si sono rivelate tutte azzeccate al progetto di Pioli dopo anni in cui il Milan veniva da scarsi risultati se non addirittura, nulli.

Ma la Societa' invece d' apprezzare il suo operato non gli ha passato l' acquisto sbagliato di De Kaetelere (o, come cavolo si scrive), purvtrattandosi di un giovane di soli 21 anni.

Afferma che era riuscito a sistemare gran parte dei conti, rispetto a dove si era partiti quando era arrivato lui nel Milan a livello di situazione economica non certo buona.


Online Gasco luis veron

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Re:Dopo 6 mesi, parla Paolo Maldini
« Risposta #6 : Venerdì 8 Dicembre 2023, 18:45:18 »
Chiaramente, fa' intendere che non si e' sentito trattato nella giusta maniera (dall' attuale proprieta' milanista), in base al lavoro che secondo lui "avrebbe", svolto!

La nuova proprieta' voleva vincere la Champions: Maldini gli aveva chiesto un piano trienbale per arrivarci.

Alla fine della Storia e' stato esoneratl dal suo incarico anche se lo aveva ofmai intuito da tempo: in un piccolo passaggio afferma anche che quando si trattava di far mercato, a volte i soldi "sparivano", ma non da ulteriori spiegazioni in merito a questo tema.

Sfiora solamente l' argomento, forse togliendosi un sassolino.

Devo dirti la verita' Ataru:

ad ognuno il suo campo!

Io, di Ds e del ruolo di Ds non me ne' intendo molto: ad esempio parlando con Giamma mi sono accorto che lui ne' sa' piu' di me (ha seguito Giuntoli, Maldini ed altri).

Anche Frusta e' addentrato.

A me, intriga piu' la parte tecnico-tattica relativa al campo (come sai'!), quindi quando non sono abbastanza informato e preparato preferisco sempre ascoltare gli altri: in questo senso, mi fido molto di Giamma, di Frusta ma credo che anche tu sia molto piu' addentrato di me nel mondo dei Ds.

Certamente, ho letto tutta l' intervista e mi e' piaciuta proprio per la sua lunghezza: ripeto, raramente ho visto delle dichiarazioni cosi' dettagliate.

Se e' vero quel che dice, Maldini ha fatto un grande lavoro tecnico nel Milan stando attento sempre ai conti della Societa' oltre che alla parte tecnica: pero' queste sono le dichiatazioni di Maldini.

Non seguendo il Milan, bisognerebbe sentire anche la risposta (se c'e' stata), da parte della controparte.

Grazie per avermi chiamato in causa ma su questi temi penso che voi possiate saperne piu' di me.

Giamma, e' molto informato: idem, Frusta.

Ad esempio e' stato per me un piacere ascoltare Giamma sul mondo dei Ds (pure su Fabiani che io non conosco affatto ma lui, si).

Ciao, grande Ataru.



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Re:Dopo 6 mesi, parla Paolo Maldini
« Risposta #7 : Venerdì 8 Dicembre 2023, 19:05:31 »
De Ketelaere: pardon.