www.corrieredellosport.it/L'attaccante della Lazio si gode il primato in classifica: «Non siamo nelle condizioni di dire che siamo da scudetto ma qui nessuno gioca a nascondersi. Ricordiamo la vecchia Samp, abbiamo giocatori di valore e una mentalità importante, però di strada ancora ne dobbiamo fare»FIRENZE, 6 ottobre - «Non siamo nelle condizioni di dire che siamo da scudetto ma qui nessuno gioca a nascondesi: sappiamo di essere una squadra attrezzata anche se un po' ci sta sorprendendo vederci lassù pur sapendo che quanto fatto finora è tutto ampiamente meritato». Sergio Floccari è l'emblema di una Lazio che si sta godendo un momento magico: neo convocato in Nazionale e primo in classifica. «Ma nel calcio di oggi - osserva il ventinovenne attaccante - è difficile che si ripeta la favola del Verona di Bagnoli, magari noi un po' ricordiamo la vecchia Samp, abbiamo giocatori di valore e una mentalità importante, però di strada ancora ne dobbiamo fare. Diciamo che siamo una squadra in crescita».
ROMA - Intanto Floccari e compagni guardano tutti gli altri dall'alto in basso compresa la Roma in zona-retrocessione: «In effetti i giallorossi stanno vivendo un momento difficile ma nel calcio le cose cambiano in fretta e poi loro sono una formazione attrezzata, in questi anni ha dimostrato di far parte delle prime tre-quattro del nostro campionato. Mentre noi non facendo le coppe dovremo approfittare di chi magari è meno abituato a convivere con più impegni. Certo - aggiunge sorridendo - non potrà mai esserci indifferenza fra Lazio e Roma e per i nostri tifosi vedere i giallorossi là in fondo è una soddisfazione in più e ce lo trasmettono ogni giorno. L'importante è che tutto ciò non condizioni gli atteggiamenti in campo».
RIGORE - A proposito della Roma, inevitabile rievocare a Floccari il rigore fallito il 18 aprile scorso nel derby perso poi dalla Lazio per 2-1. «Ancora ringrazio i tifosi laziali per come si sono comportati nei miei riguardi, sono stati eccezionali, speciali, ricordo che qualche giorno dopo quel derby mi fecero trovare a Formello alcuni striscioni di incoraggiamento: un gesto che mi aiutò a superare un momento davvero difficile. Se adesso ribatterei un rigore alla Roma? Lo lascio a Hernanes» sorride. Già, il brasiliano che sta contribuendo al rilancio della Lazio. «Premesso che la società in estate ha lavorato bene e Reja sta ben gestendo la rosa, la presenza di Hernanes può solo migliorare la squadra, è un bravo ragazzo e un bravissimo calciatore, è riuscito in fretta a inserirsi in campo e fuori».
AMBIENTE - Pure lo stesso Floccari ha saputo velocemente integrarsi nella Lazio dopo la sfortunata esperienza vissuta nel Genoa: «In rossoblù non feci bene ma i ricordi brutti sono solo calcistici, non legati all'ambiente. Comunque quando si fece avanti la Lazio non ci pensa due volte, sapevo che sarei andato in un grande club che mi avrebbe permesso di rilanciarmi. Se sono arrivato in nazionale devo quindi ringraziare prima di tutti la Lazio che ha ha creduto in me fin dalla scorsa stagione». Poi la dedica: «So bene di essere qui per il forfait di Gilardino ma è comunque un sogno, specie per chi come me a 16 anni giocava ancora in Promozione. La dedica è per i miei genitori, la mia ragazza e per il mio piccolo paese natio, Nicotra, che amo ricordare ogni volta che posso. Perché so che lì in tanti stanno gioendo per me»
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