Autore Topic: Cori razzisti: Roma e Lazio adesso rischiano  (Letto 197 volte)

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Cori razzisti: Roma e Lazio adesso rischiano
« : Lunedì 3 Aprile 2023, 22:02:04 »
www.gazzetta.it



di Emanuele Zotti

I biancocelesti sono sotto la lente per i ripetuti cori antisemiti e potrebbero veder chiusa la curva mentre gli attacchi a Stankovic potrebbero costare una multa pesante o una giornata di chiusura (con sospensiva) della curva per i giallorossi

I cori discriminatori intonati da alcuni tifosi potrebbero costare cari a Roma e Lazio. A rischiare di più in questo senso è il club di Lotito, a causa dei cori antisemiti reiterati nel tempo dai sostenitori biancocelesti. Ad essere finito nell’occhio della Procura Federale è l’ormai noto “In sinagoga vai a pregare, ti farò sempre scappare, romanista va***” rivolto ai rivali giallorossi durante il derby andato in scena prima della sosta. Il Giudice Sportivo infatti si era riservato di decidere entro domani, 4 aprile, dopo aver predisposto un ulteriore approfondimento in merito al coro intonato dal pubblico laziale durante la Stracittadina del 19 marzo. Adesso però è possibile che il Giudice Sportivo chieda, come fatto in precedenza, un ulteriore approfondimento alla Procura Federale prima di pronunciarsi. Secondo il rapporto redatto dagli ispettori federali presenti all’Olimpico e consegnato al Giudice Sportivo, il coro è stato cantato per tre volte nel pre-partita e per altre tre (ai minuti 20’, 66’,69’) durante la partita dall’intera Curva Nord (7.500 persone).

Recidiva— Adesso però ad aggravare la posizione della Lazio si aggiunge il comportamento tenuto da alcuni occupanti del settore ospiti durante la sfida disputata ieri a Monza. Nonostante l’indagine in corso e il rischio di veder chiuso nuovamente il settore più caldo del tifo biancoceleste, c’è ancora (più di) qualcuno che continua a perseverare in manifestazioni antisemite. Stavolta sul rapporto degli ispettori federali si legge che il coro incriminato è stato intimato dalla porzione dello stadio riservata agli ospiti in due momenti: al 37’ del primo tempo lo ha cantato circa il 20% dei presenti nel settore (2.197 persone), mentre al 42’ del secondo tempo lo ha cantato circa il 10% ed è stato percepito dai due ufficiali più vicini. In più è stata segnalata la presenza dello striscione “Ultras Lazio” - presente solitamente nella Curva Nord dell’Olimpico durante le partite della squadra di Sarri - e sono state sventolate due bandiere, anch’esse presenza fissa nella curva laziale. Va ricordato inoltre che, nel corso dell’attuale stagione la Curva Nord era stata oggetto d’indagine - per lo stesso coro - in occasione del derby di andata. Lo stesso settore è stato anche chiuso per un turno, in seguito ai “buu” razzisti rivolti dai tifosi laziali a due giocatori del Lecce, durante il match disputato allo stadio Via del Mare lo scorso 4 gennaio.

Roma— La Roma invece potrebbe incorrere in una pesante sanzione o, nel peggiore dei casi, in una giornata di squalifica (con sospensiva) della Curva Sud. Gli ispettori federali presenti ieri allo Stadio Olimpico per Roma-Sampdoria, hanno segnalato il coro di discriminazione razziale rivolto a Dejan Stankovic all’8’ del secondo tempo, subito dopo l’espulsione di Murillo e le successive proteste del tecnico blucerchiato (nel rapporto è stato scritto “Stankovic zingaro”, in realtà è stato cantato “sei uno zingaro”). Gli ispettori però hanno anche sottolineato come José Mourinho abbia tentato “invano” di stoppare il coro, con un gesto rivolto alla curva giallorossa. Il coro è stato attribuito alla Curva Sud (6.302 presenti) senza indicare la percentuale di tifosi che lo hanno intonato.

Solidarietà— In merito al coro rivolto a Stankovic dai tifosi della Curva Sud, l’Opera Nomadi Nazionale ha pubblicato un comunicato di solidarietà nei confronti dell’allenatore serbo: “Era già accaduto con l'altro nostro fratello Rom Sinisa Mihajlovic, anni addietro all’ingresso dell’Olimpico ed anche in quel caso il grande orgoglio dei nostri Rom Dasikhanè (Serbi) portò alla rivendicazione della propria identità Rom. In quel caso si trattava della cosiddetta tifoseria della Lazio, peraltro connotata a destra ed il caso più grave furono i volantini antiromanisti con l’immagine della martire Anna Frank. Ma ormai anche la tifoseria della Roma è scivolata nel degrado, se migliaia di sedicenti tifosi urlano all’unisono “zingaro” ad uno sportivo in uno stadio e si fermano soltanto quando l’allenatore della loro squadra, un portoghese forse più sensibile perché nel suo paese vivono, integrati, i gitani dal 1400. Invitiamo il phral-fratello Rom Dejan Stankovic a farci visita quanto prima, con la parte sana dei tifosi romanisti che comunque ieri pomeriggio non si è opposta ai cori razzisti”.

SOLIDARIETÀ — In merito al coro rivolto a Stankovic dai tifosi della Curva Sud, l’Opera Nomadi Nazionale ha pubblicato un comunicato di solidarietà nei confronti dell’allenatore serbo: “Era già accaduto con l'altro nostro fratello Rom Sinisa Mihajlovic, anni addietro all’ingresso dell’Olimpico ed anche in quel caso il grande orgoglio dei nostri Rom Dasikhanè (Serbi) portò alla rivendicazione della propria identità Rom. In quel caso si trattava della cosiddetta tifoseria della Lazio, peraltro connotata a destra ed il caso più grave furono i volantini antiromanisti con l’immagine della martire Anna Frank. Ma ormai anche la tifoseria della Roma è scivolata nel degrado, se migliaia di sedicenti tifosi urlano all’unisono “zingaro” ad uno sportivo in uno stadio e si fermano soltanto quando l’allenatore della loro squadra, un portoghese forse più sensibile perché nel suo paese vivono, integrati, i gitani dal 1400. Invitiamo il phral-fratello Rom Dejan Stankovic a farci visita quanto prima, con la parte sana dei tifosi romanisti che comunque ieri pomeriggio non si è opposta ai cori razzisti”.

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