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di Edoardo Zeno
Piovono critiche sulla Nazionale e sulle scelte di Mancini. La mancata qualificazione ai Mondiali ancora pesa e la sconfitta contro l'Inghilterra aggrava la situazione. Dietro il fallimento azzurro però c'è la Serie A più straniera di sempre. Nelle 27 giornate sin qui disputate della stagione 2022/23, si registra una presenza in campo di calciatori italiani al 33,6%, mentre le presenze di stranieri sono al 66,4%.
Basti pensare che nel 2006, l'ultimo anno che l'Italia salì sul tetto del mondo, gli stranieri nella massima serie erano solo il 30%. Nel 2009-2010, anno dell'ultima Champions vinta da una nostra squadra, le presenze italiane in A erano al 59,6%. Oggi su 561 giocatori tesserati, 352 sono stranieri.
Sono pochi i club che puntano sui talenti della Penisola. Primatista il Monza col 70,7%. A completare il podio Cremonese e Lazio col 48% di italiani in campo. Numeri che per i biancocelesti potrebbero aumentare se dovesse trovare continuità e minutaggio. Seguono la Roma con il 39%, il Napoli col 24, il Milan 16 e il Torino col 13. Serve un cambiamento radicale per tornare a fare la voce grossa al livello mondiale.
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