www.ilmessaggero.itChi si ferma è perduto. Marco
Parolo, centrocampista della
Lazio e della
Nazionale, non vede l’ora di tornare in campo. Domenica all’Olimpico (ore 15.00) arriverà il
Genoa. Una sfida delicata per i biancocelesti che, venendo da sette risultati utili consecutivi, vogliono allungare la striscia positiva: «Non vogliamo fermarci - ha ammesso Parolo ai microfoni di Mediaset Premium -. La gara di domenica è fondamentale per noi, il mister ci ha dato nuova energia:
Inzaghi è un tecnico molto aperto al dialogo e questo ci permette di seguirlo al meglio, ma anche
Peruzzi è stato fondamentale, abbiamo gestito bene diversi casi».
Obiettivi. La Lazio sogna ad occhi aperti, ma per Parolo è ancora presto per puntare alla
Champions League: «Bisogna sempre pensare che ciò che abbiamo fatto fino ad ora non è sufficiente. Bisogna lottare ogni partita e non mollare mai, così si può arrivare in fondo. Tutto passa dal lavoro quotidiano. Anche a gennaio lo spirito deve rimanere quello di adesso. Poi è normale che, se rimangono i giocatori con più qualità e che fanno la differenza, è meglio per noi, altrimenti l’importante è che arrivino altri con le stesse caratteristiche, rimpiazzandoli al meglio».
Leader e ruolo. Considerato un uomo simbolo dello spogliatoio biancoceleste, Parolo ha ammesso: «Sono contento di essermi ritagliato il mio spazio, son felice di essere qua e faccio il massimo per questa maglia. Sono convinto che si possa aprire un ciclo, traendo insegnamenti dagli errori commessi in passato. Se posso aiutare i giovani sono lieto di farlo, è un modo per crescere tutti quanti». Sul suo ruolo ha poi aggiunto: «Nasco mezzala, ma giocherei anche in porta, contano il gruppo e lo spirito».
Pioli e la Nazionale. L’ex centrocampista del
Parma ha commentato l’arrivo di
Pioli all’Inter: «E’ molto competente e ha ottime idee, può portare entusiasmo all’
Inter, perché vorrà rimettersi in gioco: se la squadra lo seguirà sin dal primo momento, allora potranno togliersi grandi soddisfazioni. Gli faccio un grosso in bocca al lupo. Chi vincerà il derby di Milano? A Milanello si respirava aria buona, speriamo in un pareggio perché per noi è il risultato migliore». Infine, sul momento che sta vivendo la Nazionale ha dichiarato: «Abbiamo sbagliato solo il primo tempo con la
Spagna e qualche minuto in Macedonia, per il resto è normale che ci sia uno scetticismo iniziale, c’era anche con
Conte. Anche con la Francia abbiamo fatto bene, la squadra è solo all’inizio, il traguardo è tra due anni, passerà tutto da questi mesi».