www.corrieredellosport.itdi Daniele Rindone
Ha vinto Champions, Supercoppa ed Europa League. Esordirà in Conference, l’unica mancante ROMA - Mister Europa è Pedro Eliezer Rodriguez Ledesma, 35 anni e mezzo, 25 titoli europei e mondiali in bacheca, una carriera che è una road-map internazionale. Ha giocato in tutte le competizioni Uefa e le ha vinte: 3 Champions League, una Europa League, 3 Supercoppe Uefa, ora prepara l’esordio in Conference League. A questa età, Pedrito, s’appresta a intraprendere un nuovo cammino, lo farà nell’unica Coppa mancante. E’ un viaggio infinito la carriera di Pedro, serial winner della Lazio, tra i giocatori più medagliati in attività. Inverte il tempo, fa invidia a chi a dieci anni in meno. Il segreto è mai dire “basta”, è continuare a dire “ancora”.
I numeri
Pedrito vanta 119 presenze nelle competizioni Uefa, ha segnato 27 gol: 16 in Champions, 9 in Europa League, 2 in Supercoppa Uefa. Un gol in Conference migliorerebbe la collezione, la completerebbe. Chissà se Pedrito è o non è all’ultima edizione di una competizione internazionale, il suo futuro si deciderà nei prossimi mesi. Può sempre scegliere di restare nella Lazio, una qualificazione in Champions sarebbe un motivo in più per legarsi per un altro anno. Giocatori come Pedro, anche alla soglia dei 36 anni, non sono più gli intramontabili, sono gli indispensabili per come vivono la quotidianità della squadra, per quello che riescono a dare nello spogliatoio e in campo. Quando guardi Pedro sprintare, slalomeggiare, pressare in avanti, pensi a come faccia a mantenere fiato, muscoli e voglia intatti. Un filo di vecchiaia scende su tutti, è normale, l’autonomia si riduce, si perde il ritmo della partita ogni tre giorni. Ma Pedro conosce l’elisir, guarda all’infinito, non guarda indietro. E’ il segreto della capacità di durare e di resistere. Sarri benedice l’acquisto di Pedro un anno e mezzo dopo il suo arrivo. E’ una variabile, è un jolly di lusso, chiave da utilizzare dall’avvio e in corsa. Con Zaccagni squalificato a Salerno tocca a Mau decidere se sganciare Pedro subito contro il Cluj o dopo. Lo spagnolo sarà titolare all’Arechi, questo lo spinge a partire dalla panchina stasera.
Il conto
Pedrito quest’anno ha garantito due gol in Europa League e tre in campionato. In Coppa ha colpito contro Sturm Graz (al ritorno) e Midtjylland. Inter, Cremonese e Verona (quel golazo) sono le squadre colpite in serie A. E’ stato decisivo in altre occasioni, servendo cinque assist, quattro in campionato e uno in Coppa Italia (agli ottavi contro il Bologna). Il gol di Felipe nel derby nasce da un suo assalto a Ibañez, palla strappata e porta spalancata. Sarri, a totem come Pedrito, chiede di decorare la stagione spingendo la Lazio oltre i limiti, avvicinandola ad un trofeo, spingendola oltre i confini raggiunti nell’era Lotito. E chiede la qualificazione in Champions. Mau ha bisogno di avere tutti gli attaccanti al top da qui a giugno, pieni di slancio e di furore. Con Immobile condizionato o imbottigliato servono altri uomini-gol.