Autore Topic: Qualificazioni mondiali Russia 2018  (Letto 6237 volte)

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Offline Frank 73

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Re:Qualificazioni mondiali Russia 2018
« Risposta #20 : Domenica 9 Ottobre 2016, 22:49:01 »
Grande Ciro! Doppietta e salvatore della Patria! 😅
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Online Ataru

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Re:Qualificazioni mondiali Russia 2018
« Risposta #21 : Domenica 9 Ottobre 2016, 22:52:33 »
Grande Ciro! Doppietta e salvatore della Patria! 😅
senza parolo non si sarebbe mai ribaltato il risultato.

Imbarazzo totale per i commentatori rai assolutamente  privi di professionalità. Praticamente hanno (rac)contato anche quante volte de rossi si è infilato le dita nel naso
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline AlenBoksic

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Re:Qualificazioni mondiali Russia 2018
« Risposta #22 : Lunedì 10 Ottobre 2016, 08:37:35 »
Immagino quindi non abbiano parlato d'altro
 ;)
Voglio 11 Scaloni

Offline zorba

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Re:Qualificazioni mondiali Russia 2018
« Risposta #23 : Lunedì 10 Ottobre 2016, 09:33:33 »
Anche il gol di Marco Parolo, dunque, era regolare e non sarebbe stato da annullare per fuorigioco.

Che colpo sarebbe stato per i commentatori "neutrali" dover sparare titoli in prima pagina con i goleador biancocelesti in azzurro.

 :P :P :P
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Er Matador

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Re:Qualificazioni mondiali Russia 2018
« Risposta #24 : Lunedì 10 Ottobre 2016, 11:16:57 »
senza parolo non si sarebbe mai ribaltato il risultato.
Anche il gol di Marco Parolo, dunque, era regolare e non sarebbe stato da annullare per fuorigioco.
Come non essere d'accordo, aggiungendo che anche il cross per il terzo gol è partito da un fresco ex come Candreva.
La partita degli Azzurri è cominciata di fatto quando il nostro ha restituito una fisionomia verosimile al reparto centrale: soffermiamoci un attimo sulla gestione di quest'ultimo nelle due gare del turno di qualificazione.
Contro la Spagna serviva qualità in costruzione bassa per ripulire i palloni in uscita ed evitare che il tiki-taka si trasformasse, come è invece accaduto, in un monologo senza tregua: dentro due interditori spuri, come De Rossi e appunto Parolo, non molto portati ad alimentare la manovra.
Contro la rappresentativa della FYROM, una squadra abituata a proteggere la difesa con un centrale basso si è ritrovata coi seguenti attori non protagonisti.
Verratti, ruolo diverso e inizio di stagione assai tribolato sul piano fisico, quindi con una condizione al minimo.
Bernardeschi, che nella viola gioca come esterno difensivo nel 3-4-2-1 di Sousa: oltretutto, la sommatoria fra i suoi movimenti centripeti - per guadagnare la palla sul piede buono - e la ricerca della linea laterale da parte di Candreva ha creato una voragine fra i due.
Bonaventura, che ha importato in azzurro il ruolo di corpo estraneo nel nuovo progetto di Montella.
Completiamo con le distanze abissali fra le due linee più basse ed ecco un assetto che, a un avversario più forte e convinto, avrebbe regalato una goleada già nel primo tempo.
E invece sono serviti un doppio harakiri - del quale le palle sanguinosamente perse rappresentano solo la premessa - e un risultato temporaneo equivalente a un piede fuori dai Mondiali perché l'ex tecnico del Giarre si decidesse a intervenire.
In più urge una considerazione sul top player collettivo che Juventus e Nazionale schierano in difesa.
Barzagli mostra palesemente la corda e le conseguenze del non imprevedibile infortunio di Benatia, che gli ha tolto la possibilità di rifiatare, ma appare sempre concentrato e sul pezzo.
Buffon e Bonucci, al contrario, sono entrati in una dimensione nella quale pretendono di vincere le partite giocandone al massimo un quarto d'ora in piena intensità.
Poteva funzionare nel calcio di una volta, quando tecnica e qualità incidevano in maniera assai diversa; non in quello di oggi, nel quale corsa, applicazione e determinazione permettono a una qualsiasi banda di ragazzotti di rovesciare gerarchie apparentemente scolpite nella pietra.
Si è sfiorato il disastro contro la Nazionale numero 140 e spiccioli del ranking FIFA - anche se con un valore leggermente superiore rispetto a quanto indicato dalla grottesca graduatoria -, figuriamoci con avversari meno sprovveduti.
Il portierone bianconero ha incassato in 180' due gol e mezzo per i quali, con un nome meno prestigioso del suo, si sarebbe invocata l'esecuzione sul posto: se già appare lento e in ritardo sulla conclusione di Nestorovski - un giorno Zamparini ci spiegherà dove trova tutti questi talenti in erba -, il sottopancia su Hasani è addirittura imbarazzante.
Altrettanto vale per la marcatura confidenziale proposta dal centrale difensivo, che pure non era stato preso d'infilata sul piano della velocità pura.
Nel suo caso incideranno anche vicende private, ma che non diventino un alibi: se un singolo ha la testa altrove, sia pure per i motivi più legittimi, gioca un altro.
E qui emergono tutti i limiti di Ventura, cui una collocazione scellerata impedisce di far valere le proprie migliori qualità, a partire da un gioco spettacolare e caratterizzato da una forte identità.
La modestissima credibilità personale di chi ha allenato al massimo Bari e Torino e il pochissimo tempo per lavorare lo hanno spinto, invece, a procedere sulla falsariga di Conte.
Lavorando su un 3-5-2 solo omonimo del suo, che quindi non conosce, e con una pressione psicologica sul gruppo inversamente proporzionale a quella esercitata dal leccese: e si sa il gioco dell'ex Ct, senza la feroce applicazione da lui richiesta, vale quanto la sua capigliatura senza parrucchino.
Tornando a "Lazio salva Italia": qualcuno ha adocchiato le reazioni dei media di regime?
Per Immobile, già decisivo contro Israele, era saltata fuori la definizione di "fedelissimo di Ventura".
Per Parolo cosa dobbiamo aspettarci? Ex cesenate, oggetto volante non identificato o che altro?

Online Ataru

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Re:Qualificazioni mondiali Russia 2018
« Risposta #25 : Lunedì 10 Ottobre 2016, 14:30:29 »
Per Immobile, già decisivo contro Israele, era saltata fuori la definizione di "fedelissimo di Ventura".
Per Parolo cosa dobbiamo aspettarci? Ex cesenate, oggetto volante non identificato o che altro?

La parola Lazio non appare in nessun giornale, la vittoria non è di immobile ma del gallo e di immobile. parolo è entrato forse nel secondo tempo e ha segnato un gol che è stato annullato ingiustamente, ma niente di che.

ah, il gallo è un grande amico di frocenzi.
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Offline DinoRaggio

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Re:Qualificazioni mondiali Russia 2018
« Risposta #26 : Lunedì 10 Ottobre 2016, 16:03:30 »
Tornando a "Lazio salva Italia": qualcuno ha adocchiato le reazioni dei media di regime?
Dal blog di Fabrizio Bocca sull'ASRepubblicadalfegatospappolato

http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/lazio/2016/10/10/news/immobile_nazionale_rinascita_gol-149476792/
(l'hanno pure messo nella sezione della Lazio)

Immobile, il centravanti già rinato tre volte

Dalle gioie del Pescara di Zeman e al Torino, alla Lazio e Nazionale, passando per le delusioni con Borussia Dortmund e Siviglia

di FABRIZIO BOCCA

ROMA - "Ciro! Ciro!" (Sandra Milo's feat, Rai TV1990). E poi ancora "San Ciro" - che un po' è una parodia di San Siro, ma ci sono anche un San Ciro martire, un San Ciro patriarca di Costantinopoli, e un San Ciro vescovo di Cartagine - il fumettistico "SuperCiro" e "Ciro il Grande", addirittura l'imperatore persiano. Si potrebbe aggiungere ancora il barzellettistico "Ciro a papà" e parodiando un famoso spot pubblicitario con Gerard Depardieu: "Ciro! Tengo 'o core italiano".

Insomma oggi c'è soltanto lui o quasi. Campeggia da tutti i siti, le tv, i giornali italiani. Tanto, tantissimo, un diluvio di Ciro Immobile, 26 anni di Torre Annunziata, uno che dal calcio della costiera amalfitana (Salernitana, Sorrento) è passato a quello della Juventus - chiamato guarda caso da un altro Ciro, Ferrara - senza averla quasi mai vista, cominciando a rimbalzare da una società all'altra, facendo gol, attraversando parecchie crisi d'identità, e spesso moltiplicando i guadagni non solo per se stesso ma soprattutto per i club che lo hanno comprato, preso in prestito e rivenduto,  come un pacchetto di azioni di borsa, giocando su rialzi e ribassi. La Juve è da anni alla ricerca di un grande attaccante italiano, alleva giovani italiani in varie squadre italiane (Zaza, Immobile, Berardi solo per citarne alcuni recenti), ma poi alla fine la selezione è terribile, e nessuno può reggere il confronto con Tevez o Higuain. E dunque il sole della Juve è tramontato presto, è stata quasi solo un'illusione.

Alla fine uno come Ciro Immobile, ex ragazzo dal gol facile ma oppresso dall'incubo di farne tanti almeno quanto è costato, diventa un assegno circolare da girare di mano in mano, magari posseduto da due club contemporaneamente, oggetto di estenuanti tira e molla che non si interessano per nulla ai suoi gol ma soprattutto ai milioni da lucrarci o almeno non perderci sopra. Quando la Juve cedette la sua metà al Torino di Urbano Cairo che poi se lo rivendette per intero al Borussia Dortmund (2014) Ciro valeva 19,4 milioni di euro. Adesso che Claudio Lotito lo ha portato alla Lazio per meno della metà - 9 milioni - il presidente già pregusta l'affare fatto per aver comprato tutto sommato un bel pacchetto di gol a basso costo. Quattro gol alla settima di campionato è sicuramente un bell'inizio. Sembrava che il destino di Ciro Immobile fosse quella della pallina da flipper, oggi la Juve, domani il Siena, il Grosseto, il Pescara, il Genoa, il Torino, il Borussia Dortmund, il Siviglia, la Lazio e via così. Partenza e ritorni random, gol sparsi senza una particolare strategia. Se a 26 anni hai già girato 10 squadre, un po' alla Bobo Vieri o alla Balotelli, vuol dire che il tuo destino è quello dei gol un tanto al chilo. E non è nemmeno detto che a questo destino sfugga davvero, e che metta davvero radici a Roma.

Di sicuro quella attuale è la terza esplosione o terza rinascita che dir si voglia. La prima fu con il Pescara di Zeman che nel campionato di serie B vinto quattro anni fa, lanciò appunto due ragazzi assai talentuosi: Verratti e Immobile. Che oggi si ritrovano insieme a far da spina dorsale alla nuova nazionale. In serie B Ciro arrivò a fare 28 gol. Ma mentre Verratti da lì approdò direttamente al Psg che ci investì subito sopra una dozzina di milioni, Immobile cominciò a rimbalzare come una pallina da flipper, praticamente azzeccando una sola altra grande stagione, quella dei 22 gol col Torino (2013-2014) che gli bastarono a vincere la classifica cannonieri.
Andò al Borussia Dortmund bevendo champagne sull'aereo insieme ai Moggi padre e figlio, e se ne tornò via accusando tutti - Klopp compreso - di non averlo capito: "Anche perché il tedesco è una lingua difficile". E facendo la classica figura del ragazzo italiano che vuol vivere nella bambagia, ma facendo male dà la colpa agli altri. E al Siviglia andò addirittura peggio, anche meno di una meteora. Praticamente nulla.

Nella sostanza solo il maestro Zeman col Pescara e il placido Ventura col Torino ne hanno tirato fuori il meglio. Nonché una ricca manciata di gol. Già agli Europei si vedeva però che il ragazzo aveva ritrovato un po' della vecchia e antica bullaggine, lo stesso Ventura - paradossalmente - ci ha messo troppo a capire che non c'era tempo da perdere nello smontare la vecchia nazionale e ricostruirla col meglio che passava il campionato. I gol che Ciro ha segnato in Israele e in Macedonia lo hanno salvato. E magari gettato una base un po' più stabile per il futuro.  Esattamente due anni fa, forse al momento massimo della sua ancor breve carriera Ciro Immobile faceva coppia in azzurro con Zaza. Come del resto adesso la fa con il Gallo Belotti. Gli fu chiesto di darsi una definizione alla Marzullo. "Beh, siamo una coppia ignorante", rispose.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Jim Bowie

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Re:Qualificazioni mondiali Russia 2018
« Risposta #27 : Lunedì 10 Ottobre 2016, 19:02:52 »
Che Ventura si vergogni! Un Armata Brancaleone buttata allo sbaraglio. Prendere due goals da fragole, pesche ed albicocche che sono piu scarsi del Lussemburgo.
Fortunatamente i due aquilotti hanno risistemato tutto.

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Ex En_rui da Shanghai

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Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

Offline Drenai

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Re:Qualificazioni mondiali Russia 2018
« Risposta #28 : Lunedì 10 Ottobre 2016, 19:20:45 »
piu che altro ventura si deve rendere conto che non può sottovalutare in quel modo una partita ufficiale. con ua squadra di club non lo avrebbe mai fatto. va bene cambiare qualche pedina, ma la squadra che va in campo deve comunque restare razionale. quella di domenica era programmaticamente senza centrocampo. spero che la lezione sia stata recepita nonostante alla fine non ci siamo fatti male.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

Offline Matita

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Re:Qualificazioni mondiali Russia 2018
« Risposta #29 : Martedì 11 Ottobre 2016, 11:45:36 »
De vrij s e riposato.

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Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)